Un giorno a Volterra. Regione-Brand internazionale, garanzia di unicità, stile e cultura, in ogni sua pietra, albero e leggenda. Di essa si è detto tutto, ma c’è una zona, la Val di Cecina, meno conosciuta. Ci troviamo a Volterra, in provincia di Pisa. Ricca di monumenti e chiese, ma non solo. Una vacanza attiva può essere anche lo studio della vita socio economica locale, per capirne meglio la storia antropologica.
Un giorno tra Learning Village e i gioielli architettonici di Volterra
E per vivere un’esperienza nuova in una Toscana meno stereotipata, quale idea migliore di alloggiare in una sede accademica? Sobrio, accogliente ed efficientissimo, il Learning Village della Scuola Internazionale di Alta Formazione (SIAF) è un Campus che ospita gruppi nazionali ed esteri in visita di lavoro o svago. Chi è in smart working e ha bisogno di staccare dalla metropoli, fra un bagno in piscina, una partita a tennis e una a biliardino, assapora la semplicità e insieme la ricchezza di un ambiente cosmopolita. Il pacchetto offerto è inedito e creativo, proponendo ai più curiosi anche un turismo esperienziale nella Toscana più autentica.
Cosa fare? Intanto un salto nel tempo, stando al centro della piazza di Volterra e voltandosi al di qua del Palazzo dei Priori. Dei tanti gioielli architettonici che custodisce gelosamente la cittadina, uno fra tutti è imperdibile: Palazzo Viti. Per soli 5 euro, si può rivivere la storia del luogo solo varcando le 12 stanze una nell’altra. Meravigliosa testimonianza dello splendore ottocentesco in cui Volterra visse grazie al commercio dell’alabastro, documentato in ogni particolare del palazzo. Palazzo incantevole ancora abitato dagli eredi, aveva anche un accesso privato direttamente al parco reale del teatro cittadino.
Un giorno a Volterra per conoscere la geotermia
A Montecatini di Cecina c’era una storica miniera di rame da cui il nome Montedison, una delle maggiori industrie del XX° secolo. Oggi è un museo che d’estate organizza visite animate e la rassegna “Musica in Miniera”. Entrandovi, si avverte forte la sensazione provata dai laboriosi minatori locali. Ma oltre al rame, il territorio è ricco di lignite, salgemma e calcedonio.
Un discorso a parte merita la geotermia, fonte alternativa di cui è ricco il territorio volterrano. Mai come ora – e in osservanza degli obiettivi dell’agenda Onu 2030 – una fonte energetica pulita e rinnovabile è preziosa. Volterra ha la fortuna di sorgere su questo tesoro naturale.
Per l’ultimo rapporto di Legambiente, nella Val di Cecina insistono almeno 6 comuni al 100% alimentati ad energia rinnovabile.
Nell’800 Francesco De Larderel sviluppò l’idea di usare il fluido geotermico come calore di processo costruendo il lagone coperto. Nei primi del ‘900 il principe Piero Ginori Conti riuscì con un motore a pistoni alimentato dal fluido geotermico ad accendere le prime 5 lampade. Dopo un po’entrò in servizio la prima centrale geo-termoelettrica del mondo. A questa ne seguirono altre, e dopo la guerra e la ricostruzione del 1950 ne erano in funzione 5, e poi 11 nel 1960.
Oggi le centrali sono 32 e in grado di produrre 5mld di kwh annui, garantendo il 27% del fabbisogno energetico toscano.
Funziona così: il vapore passa nelle tubazioni fornendo la forza per muovere le turbine. L’acqua di scarico viene reiniettata in profondità nel sottosuolo mantenendo la pressione del serbatoio ed evitando l’inquinamento di falde acquifere. Tour didattici nel parco geotermico li organizza la Bacci Travel.
A Volterra, un giorno tra scienza e arte
Continuando ad esplorare il territorio con un’ottica di studio, si vada a vedere come scienza e arte dialoghino bene insieme. Come passato e futuro, storia e tecnologia viaggino sulla stessa frequenza.
Al Poggio di Montecastelli uno scienziato visionario tedesco con la passione per il violino ha esaudito un sogno. Coniugare le sue grandi passioni, fornendo strumenti e possibilità di esibirsi gratuitamente a giovani orchestre.
di Vittoria De Matteis
INFORMAZIONI:
http://www.toscana.info
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