Viaggio nelle Isole Faroe. Nella prestigiosa classifica Best in Travel 2021 di Lonely Planet si sono guadagnate un posto anche le selvagge e remote Isole Faroe. Un immenso arcipelago di 18 isole nel bel mezzo dell’Atlantico del Nord. Grazie al prezioso contributo della comunità locale, sono state scelte come uno dei luoghi del mondo da non perdere. Ma non solo, giocano addirittura un ruolo chiave nel settore dei viaggi per il prossimo anno. Cosa aspetti, quindi, a segnarle nella travel wish list?
Viaggio nelle selvagge Isole Faroe con Lonely Planet
Ci sono molti modi per realizzare delle classifiche. Se si pensa ai viaggi in giro per il mondo e si vuole andare sul sicuro, un’ottima idea è quella di affidarsi a Lonely Planet. Casa editrice australiana ormai molto nota, diffonde guide turistiche in tutto il pianeta, affinché nessuno possa perdersi l’occasione di esplorare le bellezze che ci circondano. La classifica annuale compilata dai loro esperti di viaggio è sempre più attesa e comprende una lista di destinazioni fiabesche. In quest’anno molto particolare, le scelte si sono orientate verso mete capaci di incarnare il concetto di viaggio come esperienza formativa e occasione di crescita.
Per il 2021, la sfida accolta dalla classifica di Lonely Planet è quella di rispondere a importanti cambiamenti in atto a livello globale. Per questo motivo, ha premiato non solo luoghi e città, ma anche realtà e persone impegnate a favore della comunità, della diversità e della sostenibilità. Come conseguenza, l’idea di viaggio nelle Isole Faroe è stata riconsiderata e, per di più, inserita nella Best in Travel 2021.
Isole Faroe, viaggio in un piccolo territorio con un grande cuore
“Community connection” è il nome di una delle categorie della classifica di Lonely Planet. Questa, include tutte le destinazioni capaci di offrire esperienze indimenticabili, con un impatto forte e positivo sulle comunità locali. Al suo interno, grazie alla sua piccola ma affiatata comunità, si trova l’arcipelago in questione. Si consiglia un viaggio dentro la natura selvaggia delle Isole Faroe, all’insegna dell’esplorazione.
Le Fær Øer, in italiano Isole Faroe o Feringie, si trovano tra il Mare di Norvegia e l’Oceano Atlantico, in mezzo tra Islanda e Scozia. Gli abitanti che vi risiedono sono poco meno di 53.000 e sono incredibilmente cordiali, moderni e dinamici. La superficie totale delle Isole è di 1.399 km2 e ciò le contraddistingue come la più piccola tra le destinazioni incluse nella classifica. Un territorio piccolo sì, ma con un grande cuore.
Progetti originali per rafforzare il senso di comunità
Grazie al sostegno del governo, le Isole Faroe hanno messo in campo una serie di strategie originali per costruire e rafforzare il senso di comunità. Tra queste, emerge un’iniziativa in collaborazione con Google, per inserire l’antica lingua locale tra quelle tradotte da Google Translate. Altro progetto degno di nota prende il nome di “Sheep View 360” e serve per mappare e inserire le Isole su Google Maps.
Nell’ultimo weekend di aprile verrà messo in atto un altro importante progetto, forse addirittura il più utile e vantaggioso. Il suo nome è “Isole chiuse per manutenzione” e consiste in tre giorni in cui l’accesso alle Isole sarà vietato ai visitatori stranieri ma consentito esclusivamente a 100 volontari provenienti da tutto il mondo. Un modo straordinario per ringraziare la comunità della sua ospitalità, restituendole un servizio. Questo perché i volontari lavoreranno assieme ai residenti in progetti volti a preservare le ricchezze naturali del territorio. Alcune attività riguardano, infatti, la segnalazione di nuovi sentieri e la ricostruzione di percorsi che necessitano di manutenzione. Una trovata estremamente d’impatto per la comunità, che ha rafforzato il suo legame con i viaggiatori.
Ólavsøka: Festa nazionale delle Isole Faroe
Nell’arcipelago delle incontaminate Isole Faroe esiste una prassi per celebrare la cultura faroese. Si chiama “Ólavsøka” ed è il più grande festival estivo delle Isole. Considerato anche come Festa nazionale delle Isole Faroe. Un’occasione speciale per gli abitanti di tutte le Isole, che si riuniscono nella capitale Tórshavn e si divertono in balli di gruppo e festeggiamenti. Essendo l’ospitalità una caratteristica essenziale della vita locale, i turisti che vogliono partecipare alla grande festa sono naturalmente i benvenuti.
È indubbio che il miglior modo per vivere qualsiasi cultura sia integrarsi con la gente del posto. E perché non farlo davanti a una specialità culinaria tradizionale? A Velbastaður, sull’isola di Streymoy, è possibile prenotare un posto a casa di Anna e Óli, gentilmente predisposti a chiacchierare e offrire un pasto a base di piatti della cucina locale. Ovviamente, preparati con prodotti della loro fattoria e annaffiati da ottima birra tipica.
Viaggio nelle Isole Faroe a contatto con la comunità locale
Rimanere fuori dai circuiti del turismo di massa e dei soggiorni di breve durata. Proprio questi sono i due aspetti che più hanno colpito i giudici di Lonely Planet. Un’idea di viaggio diversa, più autentica, personale e caratterizzata dal contatto con la comunità locale. L’affiatata comunità delle Isole è riuscita a trasformare il suo territorio in una meta davvero unica. Come? Grazie alle numerose iniziative che danno l’opportunità di interagire a tu per tu con i locali.
Sull’importante traguardo è intervenuto anche Guðrið Højgaard, direttore di Visit Faroe Islands: “Il riconoscimento di Lonely Planet è motivo di grande orgoglio per noi, perché la comunità è al centro della nostra vita quotidiana. Siamo un piccolo territorio con un grande cuore, e lo dimostrano iniziative come Heimablídni, in cui le famiglie locali invitano nelle loro case i turisti per cene a base di piatti tradizionali, o lo HOYMA, un festival acustico che si svolge nei salotti delle nostre case. Questo 2020 ha messo a dura prova le comunità di tutto il mondo e siamo orgogliosi che la nostra si sia dimostrata così resiliente, non vediamo l’ora di accogliere viaggiatori da ogni parte del pianeta nel 2021.”
