Viaggio in Bretagna. Fascino di terre e tempi lontani. Profumo di Oceano e scogli battuti dalla marea. Clima dolce mitigato dalla corrente del Golfo. Natura rigogliosa con campi fioriti e numerosi parchi naturali. 4000 castelli, manieri e case gentilizie, un patrimonio religioso originale e diffuso. Tutte queste cose costituiscono solo alcune delle tante fonti di interesse di un viaggio in Bretagna. Senza dimenticare le coste frastagliatissime che si sviluppano per quasi 2800 km. I numerosi fari alti sulle scogliere come l’imponente torre di Cap Fréhel alta più di 50 metri.
I forti a strapiombo che presidiano il mare come Fort La Latte ancora su Cap Fréhel o il Fort National a Saint-Malo. E ancora le sfumature di verde smeraldo delle acque della Côte d’Emeraude, la costa di Smeraldo. Questa costa conta località balneari famose come Saint-Malo, la città corsara, Cancale, porticciolo celebre per le sue ostriche. Dinard, stazione balneare belle époque dalle sontuose ville e dai grandi alberghi con le tipiche tende a righe bianche azzurre sulla spiaggia per ripararsi dal vento.
Cattedrali di Bretagna, viaggio nella cristianità
Non vi è paesaggio marittimo o dell’interno della regione che non sia segnato qua e là da una croce di pietra, una statua religiosa, un campanile di una chiesa o di una cappella. Sono testimonianza di un’antica tradizione di cristianità. Ha origini antiche con sette santi fondatori. Tra questi il gallese Mac Law, latinizzato in Maclovio, che nel sesto secolo attraversò la Manica per raggiungere il paese di Aleth. Antica località oggi incorporata in Saint-Malo, di cui fu il primo vescovo e di cui la città oggi deriva il nome.
Questa espressione del fervore religioso del popolo bretone, ancora oggi fa risaltare le meraviglie architettoniche e artistiche che si offrono all’ammirazione dei visitatori. La Bretagna possiede nove cattedrali e splendide chiese romaniche e gotiche costruite nel cuore del Medioevo. La cattedrale metropolitana in origine si trovava a Dol-de-Bretagne. Oggi è un piccolo paese addossato alla grande chiesa, con il museo didattico CathédralOscope che spiega le tecniche costruttive delle cattedrali francesi.
Viaggio in Bretagna, regione di mare
Non basta certo una settimana per visitare tutta la Bretagna. La regione nord-occidentale della Francia, protesa nell’ oceano Atlantico, è infatti molto vasta con numerose attrattive sia culturali, sia paesaggistiche. Serve tempo per visitare i musei e centri storici ben conservati dei paesi e delle cittadine. Serve tempo per godere di passeggiate a piedi o in bicicletta in mezzo alla natura, tra spiagge atlantiche, o delle discese in canoa lungo i fiumi.
L’alternativa è trascorrere una lunga vacanza in Bretagna girando sull’ottima rete stradale. Offre ovunque autostrade gratuite regionali. Oppure si può scegliere una destinazione urbana raggiungendola dall’Italia in aereo o in treno, visto che le città sono ben collegate con Parigi con treni TGV ad alta velocità. In ogni caso il clima della Bretagna è dolce. E’ un clima oceanico per un territorio circondato da due mari, la Manica e l’oceano Atlantico. La potenza delle sue maree regola anche il tempo. L’aria è ricca di iodio e già respirarla costituisce una cura di benessere.
Lo spettacolo delle maree, viaggio in Bretagna
Modellando il paesaggio costiero, il mare copre e scopre spiagge e scogli del litorale due volte al giorno. E’ mosso da una forza di cui sole e la luna gestiscono lo spettacolo, mettendo in atto una vera e propria metamorfosi quotidiana. Il flusso a marea ascendente copre la sabbia gli scogli annegando il paesaggio sotto un’immensa coltre azzurra. Il riflusso a marea discendente segna il ritiro del grande blu abbandonando alghe, ciottoli, conchiglie e gusci di crostacei sulla sabbia striata dall’ondulazione delle onde.
Le maree puliscono la battigia e ricaricano di ossigeno le acque del litorale. Questo è elemento essenziale per la vita marina e per lo sviluppo di ostriche di qualità eccezionale, note in tutta Europa. L’alta marea è la mecca dei bagnanti e terreno privilegiato per gli sport nautici. La bassa marea invece è occasione per scoprire una fauna solitamente nascosta dal mare, paradiso dei pescatori e piedi bardati di panieri e contenitori alla ricerca di conchiglie, gamberetti e altre ricchezze naturali.
Viaggio in Bretagna: i pescatori a piedi nudi
A marea bassa la battigia pullula di vita. Gabbiani e gabbianelli si contendono i molluschi con le beccacce di mare e altri pennuti tra cui il grande e timido cormorano nero. Nella grande baia che si estende da Cancale al Mont-Saint-Michel, le maree sono le più forti d’Europa anche a causa della poca profondità del fondale. Il grande rimescolamento delle acque favorisce lo sviluppo del plancton e fa prosperare ostriche e mitili allevati su filari. A Cancale, a bordo del mare, coloratissimi banchetti di ostriche offrono prodotti freschi da consumare a tutte le ore del giorno.
Quando la marea si ritira la sua velocità è percepibile anche a occhio nudo. E’opportuna la prudenza perché si dice che la marea salga al ritmo di un cavallo al galoppo. Con un’escursione che va fino a 15 metri nelle grandi maree equinoziali gli scogli spariscono allora sotto i flutti e le rive sono bagnate da spruzzi d’acqua di mare. Le barche arenate finalmente si alzano dai fondali e possono lasciare i porti. Quando arriva il riflusso, le acque se ne tornano da dove sono venute. La spiaggia ritrova i suoi enormi spazi. La sabbia umida e ondulata viene percorsa da pescatori a piedi nudi.
Burro salato e galette, viaggio nel gusto in Bretagna
Se le ostriche sono il più celebre dei prodotti bretoni, un ingrediente ineludibile della cucina bretone è il burro salato. I ricchi pascoli verdeggianti della Bretagna hanno la particolarità di dare un latte profumato e un burro cremoso, salato di sale marino. La sua presenza è obbligatoria sulla tavola dove il burro è compagno inseparabile del pane specialmente quando si mangiano frutti di mare. Anche i dolci ne traggono ricchezza con un sapore autentico e caratteristico di una lunga tradizione pasticciera.
Crêpe e galette fanno parte del patrimonio culinario bretone. La principale differenza tra loro risiede nella composizione dell’impasto. La galette viene preparata a base di farina di grano saraceno ed è una preparazione salata. Si accompagna normalmente con prosciutto, formaggio e uovo. Questa è la tipica galette detta “completa”. Nella Bretagna orientale e a Rennes, capoluogo amministrativo della regione e città ricca di arte e architettura, sono usuali le particolari galette-salsicce.
Crêpe e dolce al burro
Le crêpe invece sono preparate con una pasta dolce a base di farina di frumento. La più classica è quella al burro e zucchero, ma ci sono molte varianti: al Grand Marnier, alla Nutella, etc. Un altro noto prodotto bretone è il far, un flan morbido, dorato, tipico come dessert di famiglia. La preparazione si basa su farina di frumento, zucchero, uova, latte e burro. A volte si incorporano uva secca, pezzetti di mela o prugna perché la loro acidità ben si accompagna con il sapore cremoso della pasta alla cannella. Un pizzico di vaniglia aggiunge un tocco di esotismo a questo dessert locale.
Ricorda la tradizione dei viaggi lontani fin nel mar dei Caraibi dei marinai bretoni. E poi c’è un tipico dolce bretone di pasta lievitata cui si aggiunge burro salato di fattoria su una pasta sfoglia. In lingua locale ha un nome impronunciabile, kouign-amann, ma significa dolce al burro. La qualità del burro salato e il tempo di riposo della pasta sono essenziali per la sua riuscita.
In Bretagna, la tradizione del sidro
I dolci bretoni che si degustano idealmente nel pomeriggio accompagnati da sidro o da thè, introducono in maniera naturale il tema delle bevande tipiche. Viste le estese coltivazioni di meleti, il succo di mela è la prima bevanda che non manca mai sulla tavola. Ma chi desidera qualcosa di alcolico deve assaggiare il sidro, un fermentato di mele o talvolta di pere, con gradazione alcolica da 2 a 7 gradi. Il sapore acidulo viene conferito dalla presenza di acido malico.
La tradizione di questa bevanda si è sviluppata nel Medioevo, ma è ancora molto presente sulle tavole bretoni e si accompagna particolarmente bene sia alle crêpe sia alle galette. Come il vino, ogni sidro possiede i suoi aromi, il suo bouquet e il suo corpo. Infine il pommeau di Bretagna DOC è un aperitivo o digestivo liquoroso da 17 gradi alcolici con denominazione di origine controllata. Si produce con due terzi di succo di mela non fermentato e un terzo di acquavite di sidro invecchiato in botti di rovere per almeno 14 mesi. Si degusta a 8-10 gradi e presenta un bel colore ambrato e un profumo floreale.
di Leonardo Felician