COSA VEDERE AD AUXERRE
Auxerre

Viaggio ad Auxerre. Paradossalmente è forse più nota per quello che non c’è piuttosto che per quello che c’è. Questo il curioso destino di Auxerre, a cui tutti associano la celebre statua greca di epoca arcaica, appunto nota come Dama di Auxerre. Oggi uno dei capolavori assoluti del museo del Louvre a Parigi, è stata scoperta e un tempo ospitata nel museo di questa cittadina francese. Situata nel nord-ovest della regione Borgogna-Francia Contea nella Francia centrale, vanta una bella posizione sulle rive del fiume Yonne. Si trova infatti tra Parigi e Digione, sul percorso dell’autostrada A6, il principale asse viario francese ad appena due ore dalla capitale. E’ per questa ragione una tappa utile per i turisti italiani che viaggiano in macchina alla volta delle mete molto frequentate della Ville Lumière o più oltre della Normandia.

Di origini antiche, il suo piccolo centro storico in parte pedonale si trova un po’ alto, su una collina che digrada verso il fiume Auxerre. Possiede un caratteristico patrimonio storico medievale, la cui impronta è assai ben preservata. La città vecchia è ricca di case a graticcio, alcune decorate con figure scolpite. Antica città episcopale carica d’arte e di storia, ospita diversi imponenti edifici religiosi e numerosi musei che riuniscono collezioni di belle arti, archeologia, scienze naturali, storia del territorio e tradizioni locali.
Il Museo Saint-Germain, ad esempio, nell’abbazia omonima, racconta la storia della città e della regione. Ospita mostre importanti temporanee di arte moderna e contemporanea con prestiti anche dal Centro Pompidou di Parigi e inconfondibili sculture di Alberto Giacometti.

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Case a graticcio di Auxerre

Viaggio ad Auxerre, terra di grandi vini

La regione circostante, lontana dal mare, è contraddistinta principalmente da pianura e modeste alture collinari. Fortemente legata all’attività agricola, è una delle più note zone per la produzione e l’esportazione di vini famosi. Nei pressi di Auxerre si trova il paese di Chablis e i 17 comuni del suo circondario dove viene prodotto l’omonimo vino bianco secco. Vino rinomato per la purezza del gusto e dell’aroma, uno dei più pregiati della Borgogna. Gode della Denominazione di Origine Controllata poiché la tradizione vinicola ha origini antiche, si estende dappertutto ed è un vanto di tutta la Borgogna. Nei restanti comuni intorno alla città di Auxerre che non possono usare denominazione della DOC si trovano i vigneti dell’Auxerrois.

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Vigneti in Borgogna

A Chablis chi si interessa di vini troverà piacevole e interessante la visita al Museo Vinéa Passion. Il sito racconta tutto lo scibile su questi grandi vini a partire dal terroir. Con un terreno ricco di conchiglie di ostriche, bivalve e ammoniti, perché il mare ricopriva questa regione in ere geologiche passate. Ma per la produzione di ottimi vini conta il climat, che è la combinazione di terroir, altitudine e orientamento dei terreni di coltivazione. Determina infatti l’insolazione, i venti e il grado di maturazione delle uve chardonnay monovitigno coltivate sul territorio.

Nello spazio enoculturale del museo sono raccolti strumenti agricoli tradizionali, manifesti pubblicitari, ricordi ed esempi di una storia contadina. Tutto ciò che ha fatto grande questa terra, nonché un resoconto dell’epica, e per certi versi emozionante, battaglia combattuta contro la filossera. Guerra che nel 1863 ha minacciato di distruggere un patrimonio vitivinicolo coltivato nella regione per molto più di 1000 anni, fin dall’epoca dell’ingresso dei romani nella Gallia.

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Auxerre di notte

Viaggio alla scoperta della Cattedrale di Saint-Etienne di Auxerre

La cattedrale di Saint-Etienne e l’abbazia di Saint-Germain si innalzano da lontano sui tetti ocra. Sembrano due fari che catturano lo sguardo e colpiscono la fantasia anche del viaggiatore meno sensibile. Il punto migliore per godere di questo panorama è dal fiume che passa sotto la collina cittadina. Oppure anche dall’arcuato ponte Pont-Paul Bert sulla Yonne o dal lungofiume. Le banchine lungo la Yonne sono state attrezzate per offrire un luogo piacevole per rilassarsi, passeggiare o andare in bici. Si può anche scegliere di salire a bordo di una barca da crociera per scoprire navigando la città e i suoi dintorni da un’altra prospettiva.

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Cattedrale di Saint Etienne, foto di Cinthya Beccari

Su un declivio in posizione dominante il fiume sorge la grande cattedrale. Tecnicamente una ex-cattedrale perché la città non è più sede vescovile. Lo stile è gotico fiammeggiante con la sua imponente facciata e la torre alta 65 metri. Classificata da tempo come Monumento Storico di Francia, svelta e leggera si apre su una piazza che ne mette in risalto la suggestiva scenografia. Fu costruita tra il XII e il XVI secolo sui resti di numerosi edifici precedenti che datano indietro fino al IV secolo dopo Cristo.

La chiesa, lunga quasi 100 metri, racchiude tre navate cinque campate ciascuna, transetto poco sporgente e coro con deambulatorio circolare. Sono notevoli le sculture, le vetrate e l’affresco di Gesù Cristo a cavallo dell’XI secolo conservato nella volta della cripta romanica ornata da affreschi antichi. Vanno ammirati anche i notevoli portali scolpiti e le vetrate con medaglioni.

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Cripta di Saint Germain, foto di Cinthya Beccari

Abbazia di Saint-Germain, viaggio ad Auxerre

Non lontano dalla cattedrale si trova l’abbazia di Saint-Germain e l’antico palazzo episcopale, oggi sede della prefettura. Questa chiesa fu costruita intorno alla tomba di San Germano, originario proprio di Auxerre dove nacque verso il 378.

L’antica abbazia benedettina fondata nel V secolo venne profondamente trasformata già durante il periodo romanico, per poi venire completamente riedificata in stile gotico. I lavori lunghi un secolo dal 1277 al 1398 e mai completati lasciarono l’opera incompiuta. Fino alla parziale distruzione da parte degli Ugonotti nel 1567 durante le guerre di religione. Venne poi restaurata e completata in stile neogotico soltanto nel 1817. Nell’abbazia si può visitare la sala capitolare, il chiostro, la cantina, la torre della prigione e la splendida torre Saint-Jean sfuggita alla distruzione.

Vista così dall’esterno la chiesa certamente non può competere con l’architettura ardita della cattedrale. Ma la sorpresa e il motivo che merita assolutamente la visita è la cripta di straordinaria importanza. Da un lato per l’originaria architettura carolingia, tra le meglio conservate di Francia. Dall’altro per il ciclo di affreschi ancora ben visibili che decorano le Grotte Sacre e risalgono addirittura al IX secolo.

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Torre dell’Orologio

Affreschi delle Grotte Sacre

Scoperti nel 1927, gli affreschi delle Grotte Sacre sono i più antichi del Paese. L’abbazia fu infatti splendido luogo di culto già in tempi antichissimi per la devozione al sepolcro di San Germano. Con la porta che scende nella cripta si apre un mondo di emozioni rare, una macchina del tempo che catapulta il visitatore in un’epoca lontana e non molto conosciuta, di cui è rimasto poco in Francia come in Italia. Gli affreschi carolingi della cripta dipinti con ocra proveniente dalla vicina regione rappresentano il martirio di Santo Stefano.

Le pareti sono trattate con decorazioni di finti elementi architettonici come volte a crociera e fregi all’interno dei quali sono disegnate alcune lunette istoriate con scene di santi: oltre a colpire per la loro vividezza e potenza, queste pitture hanno grande rilevanza per gli storici dell’arte perché permettono di studiare l’aspetto delle arti figurative dell’Alto Medioevo. Nella scena della lapidazione di Santo Stefano l’ignoto pittore di più di 1000 anni fa ritrae con drammatica verosimiglianza la dinamica delle figure con gesti ed espressioni facciali assai precise, lasciando invece lo sfondo vagamente indeterminato.

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Viaggio dentro le mura di Auxerre

Il centro della città di Auxerre si è mantenuto all’interno dei limiti segnati dalle mura costruite tra il 1166 e il 1292 da Pierre de Courtenay. Si possono scoprire molte altre curiosità che la cittadina offre ai suoi visitatori, come la torre dell’orologio del XV secolo in stile gotico fiammeggiante, circondata da facciate tipiche di hotel particulier, come i francesi chiamano i palazzi privati, o la piazza Charles Surugue con le sue affascinanti case colorate e la fontana decorata con la statua di Cadet Roussel, un personaggio emblematico della città noto in Francia per una fortunata canzone.

E’ piacevole ammirare le numerose case a graticcio del centro storico con i dettagli scolpiti, i palazzi privati, le case rinascimentali e anche alcuni edifici Art Decò. A due passi dal fiume, ai piedi dell’abbazia di Saint-Germain si trova l’imperdibile Place Saint-Nicolas, punto di riferimento del quartiere di Marine con belle residenze, una fontana affascinante, bar, negozi e ristoranti.

Centro città, foto di Cinthya Beccari

Suggerimenti per un viaggio ad Auxerre

Per fermarsi ad Auxerre e godere dello spettacolo delle guglie della cattedrale illuminata che si stagliano nel buio del cielo di notte l’Hotel Normandie è un tre stelle da 48 camere sul viale di circonvallazione appena fuori le mura. E’ un piccolo albergo indipendente e fa parte della catena The Originals. In dieci minuti si raggiunge il centro a piedi senza muovere la macchina. Le camere sono distribuite su due piani, con biliardo nel sottosuolo, bella sala bar a fianco della reception entrando sulla destra, che fa anche da sala ristorante, tavolini all’esterno sotto grandi ombrelloni piacevoli nella bella stagione, parcheggio e garage coperto con ricarica di auto elettriche, giardino sul davanti e anche sul retro.

Il nome non deriva dalla regione, ma dal transatlantico francese Normandie, sul quale navigò un cuoco che poi si trasferì a Auxerre acquistando la palazzina di mattoncini rossi che ora è albergo. Per mangiare il ristorante Maison Fort è un piccolo edificio a un solo piano, anch’esso con la tipica facciata color ocra e grandi finestre dalle persiane rosse, che si trova in pieno centro a cinquanta metro dalla cattedrale. E’ un locale alla moda, frequentato da giovani e con una corte esterna molto apprezzata d’estate. Ci sono altre possibilità di pernottamento e ristorazione, ma la cittadina non è grande, perché conta oggi meno di 40 mila abitanti.

di Leonardo Felician

Hotel Normandie, foto di Cinthya Beccari

INFORMAZIONI:

https://it.france.fr/it/dove-andare

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