Primo giorno sulla via Lauretana in Toscana, cammino che parte da Siena, attraversa le crete e la Valdichiana per arrivare a Cortona e proseguire fino a Loreto, nelle Marche.
Via Lauretana, strada di artisti, mercanti e pellegrini in Toscana
Si tratta di un’antica strada nata come collegamento tra Cortona e le città etrusche sul mare, che divenne cammino di pellegrinaggio ma anche di commercio e collegamento. Oggi è un itinerario turistico che vale un viaggio, 118 chilometri attraverso la campagna toscana autentica, da percorrere a piedi in 4-5 tappe. Dipende dalla preparazione fisica e dal tempo a disposizione. Le tappe lungo il percorso sono borghi, chiese, castelli, cantine, aziende agricole e fattorie. Ci si muove con un semplice zaino, perché i bagagli vengono trasportati dal personale preposto. Quindi il viaggio si può programmare come meglio si crede. Avendo solo 3 giorni a disposizione, abbiamo provato il percorso parziale di 73 km (parte a piedi e parte in auto), saltando la tappa Siena-Sinalunga.
Primo giorno sulla Via Lauretana in Toscana: da Sinalunga a Monte Sante Marie (28 km, 6 ore)
Il paesaggio è quello delle colline toscane, dei borghi, delle strade bianche, dei crinali di cipressi, delle crete senesi con vista sull’Appennino. Un’esperienza di bellezza che ci ha consentito di scoprire ciò che da sempre esiste ma che non si conosce. Monumenti in mezzo a stradine di campagna, come il site transitoire dell’artista francese Paul Philippe, collocato al bivio di tre sterrati fra Mucigliani e Leonina, nel bel mezzo delle crete senesi. Poi l’antica pieve di Sant’Ippolito, ad Asciano.
Sulla Via Lauretana in Toscana passarono i più famosi pittori del Rinascimento
Una cappella del 700 privata ma visitabile su richiesta, che in fase di ristrutturazione ha fatto emergere un prezioso affresco del 1500 che raffigura la Madonna con Bambino. E un autoritratto di Raffaello. Studiosi pensano che l’affresco sia opera di più mani, tra cui potrebbero addirittura esserci quelle di Raffaello stesso e del Pinturicchio. Tuttavia, l’attribuzione ufficiale non è ancora avvenuta. Proseguiamo fino alle biancane di Leonina, piccole colline rotondeggianti chiamate “mammellone”. Le biancane hanno un aspetto lunare, dai toni freddi che vanno dal grigio-azzurro al bianco ghiaccio e sono attraversate da caratteristici sentieri di argilla.
Degustazioni di birra, cinta senese e olio
Arriviamo all’azienda agricola Mario Vigni, vero e proprio laboratorio rurale di Asciano, nel cuore delle crete senesi. Qui la filiera produttiva di cinta senese è garantita. Dall’allevamento dei maiali allo stato semibrado alla lavorazione con metodi tradizionali, che garantiscono qualità e sapore della carne. Non poteva mancare la degustazione di salumi, dalla salsiccia fresca e stagionata alla finocchiona, dalla lombata al lardo di cinta senese, al capocollo e al prosciutto.
Monte Sante Marie, residenza dei feudatari Cacciaconti
Proseguiamo sulla Via Lauretana in Toscana, con destinazione il borgo longobardo Monte Sante Marie. Inizialmente torre di avvistamento sulle valli dell’Ombrone e del Camerone, poi castello dei Conti della Berardenga, poi comunità con tanto di statuto, oggi il borgo è diventato frazione di Asciano. In un’ampia sala arredata con un grande camino, divani e mobili originali, libri, dischi e soprammobili, il proprietario Stefano Tesi ci aspetta per una degustazione. Assaggiamo La Risalita, birra artigianale bionda non filtrata e non pastorizzata, molto corposa e dissetante, nata dalla fantasia e dalla passione per la musica. Per Lucio Battisti in particolare. Poi olive nere, pane rigorosamente toscano e pasta di grano antico. Tredici secoli di storia, ventidue case, tre cani, dodici gatti, due abitanti: Stefano Tesi e Daniela Mugelli. Il resto del borgo sono coltivazioni di grano antico biologico, olivi, tartufo, frutta e verdura. Soprattutto, passione.
Ritorno in auto alla Tenuta La Fratta, passando dal travertino e San Gimignanello
Il ritorno è in auto, nella località dove è previsto il pernottamento. Destinazione La Fratta, una tenuta di 450 ettari diventata set dell’ultimo Pinocchio di Matteo Garrone. Vero e proprio borgo dove sono nate e cresciute molte famiglie della Valdichiana senese. La Fratta significa allevamento di 500 capi di chianina IGP, locanda con 64 posti letto suddivisi in una ventina di appartamenti, ristorante La Toraia. Il locale è stato infatti ricavato nell’antica stalla dei tori. Arredi essenziali, sedute nelle ex mangiatoie, pareti dai toni beige, pavimenti grezzi, mobili e attrezzi di campagna. Qui mangiamo coccoli con formaggio fuso, selezione di cinta senese e formaggi, battuta di chianina, pici al ragù e all’aglione, filetto e un dolce di ricotta. L’ottima carne proviene dagli allevamenti della tenuta, tra le prime in Italia ad aver creduto e investito nei bovini di razza chianina.
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Tenuta La Fratta
Con una piccola deviazione di circa 7 km da Asciano, suggeriamo due tappe interessanti: le cave di travertino e la Tenuta di San Gimignanello, entrambe a Serre di Rapolano. Dalle cave, visitabili su prenotazione (francescostrigelli@travertinotoscano.it, tel. 338 8551452), viene estratto e lavorato materiale di altissimo pregio, con il quale sono stati realizzati i più importanti edifici di Dubai e Abu Dhabi, oltreché il Paul Getty Museum di Los Angeles.
La famiglia Carmi e il Chianti Docg
La Tenuta di San Gimignanello risale al 1022 e oggi è utilizzata per matrimoni e ricevimenti. In questo enorme e suggestivo castello, circondato da 600 ettari di proprietà della famiglia Carmi, si producono e si comprano olio e vini di ottima qualità. Siamo nella zona di produzione Chianti Docg, 45 ettari vitati che si sommano agli oltre a 20 ettari di oliveti e 300 di seminativo. Una fattoria fortificata, un patrimonio agricolo e storico di rara bellezza, che un tempo fu luogo di sosta per la transumanza.
Secondo giorno sulla Via Lauretana in Toscana: da Sinalunga a Torrita (10 km, 2 ore)
Prima della partenza, visitiamo Sinalunga (1 ora e mezzo di cammino), paese che sorge sulle colline che separano la Valdichiana dalle Valle dell’Ombrone. Il nome significa “lunga insenatura” e così è. Qui è molto interessante visitare il Sentiero dell’Acqua, cunicolo scavato nel 1265 per l’approvvigionamento dell’acqua e che anticamente collegava il pozzo del castello con la zona esterna. In pratica, un acquedotto sotterraneo. 170 metri di cammino che arrivano a 28 metri di profondità con un diametro di 4 metri. Poco adatto a chi soffre di claustrofobia, ma molto affascinante.
La fattoria Valcelle e le ricette antiche dello chef Andrea Cozzi
Ci avviamo a piedi attraverso un paesaggio rurale fatto di strade comunali, sterrate, ponti, canali artemisie e filari di gelsi. La prima tappa gourmet è nella fattoria Valcelle, 18 ettari di vigneto e 9 appartamenti con vista sulla suggestiva piscina a sfioro. Assaggiamo il sangiovese della casa, i formaggi caprini di Coveri, i crostini con cinta senese, le 4 zuppe dello chef Andrea Cozzi, lo zuccotto fatto secondo l’antica ricetta dei Medici con l’alchermes.
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Formaggi Coveri -
Zuccotto secondo antica ricetta
Torrita e il Teatro degli Oscuri
La Via Lauretana in Toscana prosegue per Torrita, città natale del ghibellino Ghino di Tacco e avamposto militare di Firenze. In realtà un castello fortificato che sembra Siena in miniatura. In questo borgo di forma ellittica, con 4 porte di accesso e altrettante contrade agguerritissime, ci sono tre luoghi imperdibili. Il teatro degli Oscuri, piccolo gioiello del 1700 perfettamente restaurato (130 posti), la Chiesa duecentesca di S. Flora e Lucilla che custodisce due preziosi altari con trittico e la macelleria Belli, dove acquistare ottima chianina, cinta senese, fiorentine e aglione.
Terzo giorno sullaVia Lauretana in Toscana: dalla Tenuta La Fratta a Cortona (35 km, 7 ore)
Terzo e ultimo giorno sulla via Lauretana in Toscana, destinazione Cortona. La prima tappa è Valiano (17 km, 3 ore 30 minuti), frazione di Montepulciano, un tempo castello feudale militare. Attraversiamo un paesaggio agrario tradizionale, caratterizzato da enormi fattorie chiamate leopoldine, circondate da poderi molto fitti. Ne visitiamo una davvero speciale, il Torrione della Fattoria Granducale di Abbadia, di proprietà della famiglia Ciuffi. Struttura del 1700 unica nel suo genere, con la torre colombara che sovrasta la proprietà un tempo di Bettino Ricasoli.
Laura Ciuffi ci parla del suo allevamento di chianina, tra i più antichi della Toscana, dell’alimentazione dei suoi 350 capi in selezione, delle generazioni di mezzadri che hanno vissuto nel podere, della civiltà contadina. La sua voce tradisce delusione per un mondo che non c’è più, ma passione per un lavoro che continua con le nuove generazioni.
I vini delle costellazioni e la porta maledetta
Proseguiamo per il pranzo, previsto nell’agriturismo “Via della Stella” (piccola deviazione di 5 km), vigneti a perdita d’occhio, 9 appartamenti disseminati in un vasto parco con piscina, ristorante aperto solo per gli ospiti, angoli di relax e conversazione di pura bellezza, con vista su Montepulciano. Lo chef Luca Biancucci prepara sformato di broccoli con crema di formaggi e cinghiale bagnato da Syrah e Sangiovese dell’azienda agricola di famiglia, che ha titolato le bottiglie con i nomi delle costellazioni.
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Chiara Vincerelli e i suoi vini -
Camera di “Via delle Stelle”
Chiudiamo la nostra tre giorni a Cortona (altri 13 km), ultima tappa della via Lauretana toscana. Entriamo dalla porta maledetta, la Bifora, e saliamo nella bellissima città fortificata etrusca, fino alla piazza centrale dedicata a Luca Signorelli (pittore allievo di Piero della Francesca). Da qui si dipanano le strade acciottolate che portano ad antichi palazzi, musei, conventi e chiese.
Per conoscere bene questo gioiello, visitarne il museo etrusco, i luoghi sacri con importanti affreschi, perdersi nelle viuzze e fare tappa negli ottimi ristoranti, consigliamo due giorni. Un altro consiglio per il pranzo o la cena: l’Osteria del Teatro, in via Maffei.
testo e foto di Sabrina Talarico