VALPOLICELLA E DINTORNI D’INVERNO
Valpolicella in inverno? Sì, va bene. Famosa nei periodi più miti, come in primavera e in autunno, la Valpolicella, vino e dintorni, in inverno è pura poesia. La si può assaporare come un vino, lentamente, tra un salto alle terme, un giro in bici tra i vigneti e qualche passeggiata lungo il lago di Garda. La Valpolicella è quella fetta di territorio collinare che si trova a nord-ovest di Verona. Ad appena 15 chilometri dal lago di Garda, si estende per oltre 240 km quadrati.
Vigneti a perdita d’occhio in Valpolicella
Perlopiù si tratta di vigneti a perdita d’occhio. Sant’Anna d’Alfaedo, Dolcè, Marano di Valpolicella, Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano e Pescantina. Piccole realtà che si prendono la loro rivincita producendo ottimi vini come il Valpolicella, appunto, l’Amarone, il Recioto. In autunno la degustazione in cantina assume i toni giallo ocra delle foglie della vigna. In inverno l’assaggio ha il sapore di una passeggiata al sole timido per poi rientrare tra taglieri di salumi e vini rossi della tradizione.
Qui la maggior parte delle aziende agricole sono aperte tutte l’anno. Alcuni dispongono anche di vere e proprie strutture ricettive in cui soggiornare. Un ottimo aiuto per organizzare visite guidate in cantina è il sito www.stradadelvinovalpolicella.it, un interessante vademecum per gli amanti del turismo sostenibile e di qualità.
In cantina si racchiude la storia di una famiglia
Tra i tour classici annotare quello alla tenuta Tommasi Wine. Si tratta di un percorso per conoscere la storia della famiglia Tommasi. Si può capire come nasce l’Amarone e si può ammirare la bottaia Magnifica, con la botte più grande al mondo. Da vedere anche la Galleria di affinamento e la Cantina Storica. Nel tour ben 5 vini icona della Valpolicella Classica, accompagnati da prodotti tipici. Una tenuta affascinante che racchiude la storia di una famiglia e la ricerca costante del buon vino. Se avete deciso di girare questa zona in macchina, da non perdere San Giorgio in Valpolicella, uno dei Borghi più Belli d’Italia. E non si fa fatica a capire il perché.
Questa piccola frazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella sorge in una posizione che le ha fatto meritare un soprannome particolare: Ingannapoltron. Il borgo infatti si trova su un’altura difficile da raggiungere, almeno nei tempi passati. Per questo, secondo la tradizione, “inganna il poltrone”. Una volta giunti nella piazza del paese, ecco svettare la bianca torre campanaria, la stessa torre che si intravede un po’ da ogni angolo della Valpolicella. Merita una visita il complesso della Pieve di San Giorgio che risale all’ VIII sec. (712 d.C.). Fu edificato sulle rovine di un tempio pagano preesistente eretto dagli Arusnati, antichi abitanti di questo territorio.
Una visita alle cascate
Una tappa obbligatoria è quella alle cascate di Molina, all’interno di un’area protetta, il Parco delle Cascate. D’inverno è visitabile solo la domenica con visita guidata. Partenza unica alle ore 11.00 al costo di 6 euro. Molina prende il nome dalla presenza, in passato, di numerosi mulini azionati dalla forza idraulica di varie sorgenti, le stesse che danno vita alle cascate del parco. Il paese, Molina, è immerso nel verde tra boschi e roccia nuda e conserva ancora le caratteristiche di un antico borgo medievale. Dopo una visita a piedi cosa c’è di meglio di una bagno caldo alle terme?
A pochi chilometri, a Pescantina di Verona, sorge uno dei più grandi comprensori termali italiani, quello dell’Aquardens, sviluppato su un’area di oltre 5000mq. Uno spazio infinito di vasche e lagune, grotte e cascate di acqua salso-bromoiodica che sgorga purissima a 47°C da una profondità di 130 metri. Al suo interno un centro wellness che si estende su 1.500 metri quadri con cabine beauty e SPA all’avanguardia. Qui ritrovare la pace dei sensi è un attimo con tanti lettini a disposizione in cui fermarsi per qualche ora di relax.
D’inverno per assaporare meglio l’essenza della Valpolicella
Il viaggio in macchina continua alla volta di Borghetto sul Mincio, a ridosso del lago di Garda e a un passo dal famoso Parco Sigurtà (e in questo caso vi consigliamo di tornare in primavera quando è un’esplosione di tulipani e rose). Per di più, Borghetto sul Mincio è una meraviglia da godersi tutta a piedi, magari prendendo un caffè in uno dei tanti bar con terrazzino sul fiume che scorre. Inoltre, essendo un meta molto turistica ci si augura che in inverno ci sia meno folla per assaporarne appieno tutta la sua essenza.
Se invece si vuole prendere la bici per un’escursione nei dintorni (consigliatissima, visto che si tratta di territori piuttosto pianeggianti), basta rivolgersi a Bike Experience che oltre alla bici fornisce veri e propri bike tour giornalieri tra le terre del Custoza e i panorami che specchiano sul lago di Garda e sul Mincio. Tra i wine tour da segnare quello alla cantina del Bardolino: Villa Calicantus, 1,2 ettari di vigne lavorate in biodinamica, un sogno fatto di passione e amore per la terra.
testo di Marzia Caserio
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