Valle d’Aosta cosa vedere. Pont Saint Martin è una piccola località situata allo sbocco della Valle di Gressoney, attraversata dal torrente Lys. Siamo in Valle d’Aosta e questo luogo fatto di torrenti, boschi, prati, vallate e montagne è il posto ideale per rigenerarsi a stretto contatto con una natura incontaminata e per ricongiungersi con essa. Una vacanza per chi cerca tranquillità lontano dal caos cittadino. E per chi vuole anche un po’ di divertimento, le località vicine a Pont Saint Martin garantiscono svago e movida.
Il “Pont Saint Martin”, nome nato per indicare il ponte romanico che permette di attraversare il torrente Lys, è conosciuto anche come “il ponte del diavolo” per via di un’antica leggenda. Si narra infatti che in tempi passati attraversare il Lys per raggiungere l’altra parte del borgo fosse un’impresa ardua a causa delle sue acque impetuose che mietevano anche delle vittime.
SAN MARTINO E L’INCONTRO CON IL DIAVOLO. VALLE D’AOSTA COSA VEDERE
Un giorno San Martino, bloccato dalla piena del fiume che aveva spazzato via la traballante passerella in legno, incontrò e scese a patti con il re degli inferi, il diavolo in persona.
Lucifero promise a San Martino di costruire durante la notte un ponte in muratura, sicuro, durevole e in cambio chiese al santo l’anima del primo che avesse attraversato il ponte. San Martino acconsentì ma non avendo specificato che l’anima dovesse appartenere a un umano fece attraversare il ponte a un animale. Il diavolo buggerato si arrabbiò e l’ira funesta di Lucifero non si fece attendere. Sotto il ponte fece esplodere fuochi e fiamme. La leggenda è così sentita dagli abitanti che ogni anno, durante il carnevale, si svolgono manifestazioni in maschera legate a tale leggenda con la rappresentazione dell’astuto San Martino e di Lucifero.
IL PONTE SIMBOLO DEL PAESE. ANDARE IN VACANZA IN VALLE D’AOSTA COSA VEDERE
Uno dei momenti più interessanti è quando viene appeso un fantoccio, che rappresenta il diavolo, sotto l’arco del millenario ponte romano e poi dato alle fiamme. Il ponte è diventato il simbolo di Pont Saint Martin. Fu costruito nel 25 a.C., restaurato nell’800 e sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Per conoscere meglio la storia della costruzione vale la pena fare un salto al Museo Ponte Romano, in Piazza IV Novembre 16, aperto tutti i giorni dell’anno dalle 9 alle 18. Al museo si ha inoltre l’opportunità di conoscere la storia della cittadina di Pont Saint Martin attraverso un filmato. Pont Saint Martin, perlopiù montano, è attraversato da diversi corsi d’acqua e ospita spettacolari castelli come il Castello Vecchio, detto anche Castellaccio, edificato nell’XI secolo. Bellissima la sua posizione su un’altura morenica da cui domina l’intero borgo.
I CASTELLI DI PONT SAINT MARTIN IN VALLE D’AOSTA. COSA VEDERE
Utilizzato e costruito in passato per la posizione strategica e difensiva oggi è in rovina ma vale veramente la visita. Per raggiungerlo si dovrà camminare un po’ ma la passeggiata sarà piacevole e sarete immersi nei vigneti. Lasciatevi alle spalle il Ponte Romano e salite lungo la mulattiera per Perlaz e il Santuario di Notre Dame de Garde, svoltate a destra e percorrete il ripido sentiero sino ad arrivare al castello. Anche il castello Baraing, costruito intorno al 1883, sovrasta il vecchio borgo. L’antica dimora del dottor Baraing è in stile neogotico e guarda sulle vecchie case nobiliari della cittadina, molte delle quali in rovina. Altro luogo di interesse è la Casaforte, conosciuta anche come El Castel. Si tratta di una fortificazione rurale con scopo difensivo.
LA CHIESA DI FONTANEY IN VALLE D’AOSTA . COSA VEDERE
Questa casaforte si sviluppava su 4 piani. Il seminterrato era usato come magazzino per la conservazione dei raccolti, nei due piani sovrastanti il magazzino vi erano le abitazioni dei signori e l’ultimo piano le abitazioni più modeste. Oggi la casaforte è un museo e ospita permanentemente i disegni del maestro Corni e opere dello scultore Nicoletta oltre agli arredi d’epoca. Un’altra perla della cittadina è l’antica chiesa di Fontaney che si trova lungo la strada per Perloz. La chiesa è immersa tra cipressi e bossi e tutta la zona è circondata da sorgenti. La costruzione, voluta dal barone Pierre di Vallaise che la fece edificare tra il 1590 e il 1595 su un suo terreno, è a pianta rettangolare, ha tre navate illuminate da quindici grandi finestre e molti affreschi che decorano i pilastri ripercorrendo la vita dei santi. Abbandonata per anni fu dichiarata monumento nazionale nel 1910.
ANCHE LA CUCINA NON DELUDERA’ IL PALATO
Non lontano dal centro del borgo, nella frazione Ivery, si erge il Castello di Suzey risalente ai secoli XII e XIII. La costruzione offre una spettacolare veduta sulla bassa Valle d’Aosta. Per raggiungere il castello percorrete la strada che porta a Gressoney e proseguite sino alla frazione di Ivery, dopo qualche chilometro incontrerete la Riserva Naturale dello stagno di Holey. Proseguendo per una stretta stradina vi troverete davanti a ciò che rimane del castello di Suzey. Anche la cucina di questa piccola località non deluderà il vostro palato. È una cucina ricca di ingredienti dall’alto contenuto calorico e dai sapori intensi: selvaggina, polenta, formaggi D.O.P. La Valle d’Aosta non delude nessun viaggiatore. Pronti dunque alla vostra vacanza di passeggiate, relax e buona cucina?
DOVE DORMIRE E MANGIARE:
Hotel Ristorante Ponte Romano P.zza IV Novembre 14 Tel. 0125 804461
di Anna Maria Terzi