Scala elicoidale dell'Ospedale- Tresigallo - Fotoclub Ferrara
Scala elicoidale dell’Ospedale- Tresigallo – Fotoclub Ferrara

“Queste città in Stile Razionale non parlano alla ragione, bensì all’immaginazione, con il loro fascino melanconico che si fonde meravigliosamente con il paesaggio di bonifica”. Così Alberto Moravia descriveva le cosiddette Città di Fondazione dell’Agro Pontino ma le sue parole si adattano bene anche a Tresigallo. Eccola, fra Ferrara e Comacchio, la città nata negli anni ’30 come creatura di Edmondo Rossoni, ministro del Regime, certo, ma anche Tresigallese doc. Il sogno rossoniano è quello di trasformare il borgo. Fatto di poche case di contadini e braccianti e sperduto sul Po di Volano, vuole essere trasformato in una vera città dell’utopia. Il ministro pensa che la nuova città debba diventare un luogo centrato sulle persone. Sui loro sogni e sui loro bisogni e basato sulla cooperazione tra padroni e lavoratori.

Tresigallo, insomma, deve essere la città dove, grazie soprattutto all’architettura, si genera un impatto sociale positivo. Dove le differenze di classe vengono abbattute e le case degli operai e degli industriali sono costruite le une accanto alle altre. Senza soluzione di continuità. Ed ecco che, tra il 1935 e il 1939, si attua la piena rifondazione del paese. Tutto con un impianto urbanistico, industriale e architettonico nuovo e rivoluzionario. In puro Stile Razionalista, ovvio, visto che quello è lo stile che furoreggia in quegli anni. E non solo in Italia, perché Le Corbusier in Francia e Gropius in Germania sono tra i principali portavoce del nuovo Stile.

Tresigallo -Scorci
Tresigallo

I due volti di Tresigallo, città metafisica e polo industriale

Rossoni si dedica senza tregua alla sua città pensando a ogni singolo dettaglio: primo fra tutti una strada di collegamento con Ferrara, poi il resto. La città è, come si diceva, un prezioso gioiello dell’architettura Razionalista. Piazze squadrate e oversize, forme architettoniche lineari, viali larghi come boulevard e affiancati da giardini e parchi. E, ancora, contrasti cromatici, verticalità, geometrie pure, dettagli ricchi di fascino. Negli edifici che si allineano lungo le strade, il lavoro di anonimi muratori, falegnami, marmisti, scultori, ingegneri combina policromia e polimateria nell’ocra delle mattonelle di ceramica. Si nota nel rosso pompeiano delle facciate, nei bianchi lattiginosi del travertino e del finto marmo, uniti all’uso sapiente di linee curve e rette che sottolineano i caratteri aerodinamici delle costruzioni. 

Fontana di PIazza della Repubblica Manlio Castagna - Tresigallo
Fontana di PIazza della Repubblica Manlio Castagna – Tresigallo

Il progetto di Rossoni, poi, prevede che Tresigallo diventi indipendente ed autonoma economicamente. Per questo la città diventa un polo industriale all’avanguardia con l’apertura di nuove imprese a vocazione agricolo-industriale e, soprattutto, autarchica. Uno zuccherificio, una fabbrica di macchine agricole, un canapificio. Uno stabilimento per la cellulosa e uno per il Lanital (la fibra sintetica derivata dalla caseina del latte). Un impianto di lavorazione dei prodotti di allevamento, un mulino per la produzione di energia elettrica…

Ingresso al Cimitero - Tresigallo
Ingresso al Cimitero – Tresigallo – Fotoclub Ferrara

Tresigallo, città  a misura di cittadino

Ma la città è anche altro e a Tresigallo è possibile individuare aree funzionali, rioni e quartieri destinati ad uno specifico utilizzo. Spazi che si diramano dalla monumentale Piazza della Rivoluzione (oggi Piazza della Repubblica). Emiciclo a forma di teatro romano  impreziosito da una fontana dove quattro gazzelle in bronzo ricordano le conquiste coloniali del Regime. Ed ecco lo  spazio civico con la monumentale Casa del Fascio (oggi Caserma dei Carabinieri), collegata visivamente ad un bassorilievo dedicato ai Caduti. Proprio sopra al portone d’ingresso dell’Asilo parrocchiale. Poi c’è lo spazio religioso. La chiesa romanica di Sant’Apollinare che viene riveduta e corretta da una facciata di travertino e bassorilievi in marmo e che viene anticipata da un lungo porticato in cemento armato rivestito di intonaco in graniglia (per suggerire l’effetto marmo).

Casa della Cultura, ex sede del GIL Gianluca Pollini -Tresigallo
Casa della Cultura, ex sede del GIL Gianluca Pollini – Tresigallo

Non mancano i luoghi pensati per il tempo libero dei lavoratori (la sala da ballo e il cinema-teatro). E non mancano quelli destinati alla istruzione e alla formazione ginnico-militare (la Casa della Gioventù Italiana del Littorio, oggi Casa della Cultura, con a fianco l’edificio utilizzato un tempo come bagno e spogliatoio e oggi Urban Center, la Scuola Elementare e il Campo Sportivo introdotto da un arco di trionfo razionalista).  A Tresigallo si pensa  anche alla salute dei cittadini. Ecco un ospedale a cinque piani (conosciuto ai tempi  come Colonia post-sanatoriale) e la sede dell’Opera Nazionale per la Maternità e l’Infanzia.

Tresigallo, città dove anche le donne hanno un ruolo

Infine, nell’utopia rossoniana anche le donne hanno un ruolo: non sono solo madri e casalinghe ma possono contribuire allo sviluppo della loro città, lavorando e specializzandosi. Per loro viene aperta, in via Verdi (l’asse urbano che ospitava le funzioni per i cittadini) la Scuola del Ricamo e del Merletto, vera e propria antesignana degli istituti professionali femminili, destinata a ragazze madri, vedove e signorine di buona famiglia che imparavano a cucire e ricamare corredi, a fare le sarte o le modiste. Ma case, porticati, piazze, tutto, ancora una volta, evoca la tipica astrazione metafisica che connota le città razionaliste, nella sapiente unione di un passato a carattere rurale con un presente rivolto alla crescita e allo sviluppo.

Portico davanti alla chiesa di Sant'Apollinare - TresigalloPortico davanti alla chiesa di Sant'Apollinare - Tresigallo
Portico davanti alla chiesa di Sant’Apollinare – Tresigallo- Fotoclub Ferrara

Città d’Arte sulla Rotta del Consiglio d’Europa

E oggi? Negli anni, miracolosamente, Tresigallo si è cristallizzata come in un fermo immagine e le sue eccellenze artistiche e architettoniche non hanno subito alterazioni particolari. Proprio per questo, per la sua evidente unicità legata ad un periodo storico preciso ha ottenuto il riconoscimento di Città d’Arte ed è entrata nel circuito di ATRIUM, la Rotta del Consiglio d’Europa sulla Architettura di Regime che intende illustrare criticamente e storicamente le eredità urbane ed architettoniche di tutti i regimi dittatoriali, catalogando e restaurando un patrimonio che, spesso, è andato perduto.

Tresigallo rappresenta una tappa importante della Rotta Culturale in quanto qui, prima che altrove, la propensione per la demolizione dei simboli di un passato non accettato è stata lentamente sostituita da una presa di coscienza dell’unicità architettonica ed urbanistica della città. Ed è per questo che, con le sue atmosfere sospese, gli scorci che sembrano usciti da un quadro di De Chirico, le simmetrie sovrapposte, la città diventa una meta turistica intelligente grazie, anche, agli interventi dei narratori storici di Tresigallo La Città Metafisica, pronti a guidare visitatori attenti alla scoperta di questo gioiello del Basso Ferrarese.

Enrico Saravalle

Arco monumentale del Campo Sportivo - Tresigallo
Arco monumentale del Campo Sportivo – Tresigallo -Fotoclub Ferrara

INDICAZIONI:

http://www.tresigallolacittametafisica.it

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