Tour a Merano e dintorni. “Il più bel paesaggio che io abbia mai visto! Cielo, Milena, se solo lei fosse qui…” affermava entusiasta Franz Kafka, che a Merano soggiornò nel 1920 per curarsi, rivolgendosi all’amica Milena Jesenskà.

Aria buona senz’altro, ma forse anche con un tocco di magia e di romanticismo, verrebbe da aggiungere… Già, perché il fascino di Merano ha sempre colpito artisti, letterati, esponenti di sangue blu (e, naturalmente, comuni mortali). Basti pensare all’Imperatrice Sissi. È il 16 ottobre 1870 quando gli “Schützen” in costume del Burgraviato fanno ala lungo le vie del centro, i bimbi sventolano bandierine, mentre l’intera città di Merano attende l’arrivo dell’imperatrice d’Austria, alla sua prima visita in Tirolo.

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L’imperatrice Elisabetta trascorre quattro soggiorni a Merano, due dei quali, la prima volta nel 1870 e la seconda nel 1889, a Castel Trauttmansdorff. I suoi meravigliosi Giardini e il Touriseum, il museo provinciale del turismo ospitato all’interno del castello, attirano ogni anno tantissimi visitatori. Molti di questi, attratti dal luogo e dagli appartamenti in cui un tempo soggiornò Elisabetta d’Austria. In memoria dell’illustre ospite, dal 2008 Castel Trauttmansdorff ospita una piccola mostra permanente con oggetti appartenuti all’imperatrice. Anche nel giardino non mancano i ricordi legati a Sissi, che amava fare lunghe passeggiate ed escursioni. Nel bosco di Roverelle, Elisabetta fece realizzare dei sentieri cosparsi di ghiaia che gli ospiti di Trauttmansdorff possono percorrere ancora oggi.

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Panorama di Merano, foto di Hannes Niederkofler

Tra architetture e passeggiate, tour a Merano e dintorni

Un tour a Merano e dintorni è garanzia di una vacanza indimenticabile. Complici il clima mite (un unicum nella regione, che consente la presenza di vegetazione mediterranea e alpina) e le specialità eno-gastronomiche. E ancora le terme e la posizione strategica, ottima per organizzare escursioni di grande interesse. Chi la chiama “Nizza del Sudtirolo”, chi “terrazzo al sole dell’impero austro-ungarico”; quel che è certo è che si trova immersa in un paesaggio e in un ambiente particolarmente gradevole. Tra castelli e residenze nobiliari, frutteti, vigneti e cime che la proteggono dai rigori invernali.

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Duomo di S. Nicolò, Merano

Un tour a Merano e dintorni inizia dalla sua parte più antica, il centro storico della città, una vera perla situata sulla destra del fiume Passirio, che conserva notevoli monumenti antichi. Tra questi spiccano: il Duomo, dalla facciata merlata, e il Castello Principesco, eretto dall’arciduca Sigismondo d’Austria nel XV secolo. La Via dei Portici è l’ideale per dedicarsi allo shopping e alle meraviglie architettoniche da scoprire, come i bei cortili interni aperti. Realizzato verso il 1860, corso Libertà è l’arteria che attraversa la città longitudinalmente, mentre le porte fortificate – ne rimangono tre – risalgono al 1300. Ma se sono la tranquillità e il contatto con la natura ciò che si cerca, ecco che ci si può dedicare a delle fantastiche passeggiate.

Tour mediterraneo e alpino a Merano e dintorni

Il Lungopassirio è la “promenade” meranese per antonomasia, cui si collega la Passeggiata d’Inverno, all’altezza del Ponte della Posta. Sulla sponda opposta del fiume, nacque la Passeggiata d’Estate che, con la sua gemella, raggiunge il “ponte romano” e conduce alla gola della Gilf. Questo è una cosa che si può vedere a Merano e dintorni. Per finire, da provare anche la “Tappeiner”, come viene familiarmente chiamata da tutti: cinque chilometri lungo le pendici del Monte Benedetto, incorniciati da una bellissima vegetazione mediterranea.

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Passeggiata Lungopassirio, Merano

La montagna a due passi. Sì, è proprio lì, basta alzare lo sguardo. A Merano e nei suoi dintorni un’altra cosa da vedere è la neve. Merano 2000, la terrazza sopra la città. Con la cabina Vip si può immergersi nei boschi per respirare la sana aria frizzante d’alta quota. La funivia grande, invece, in soli 20 minuti porta alle piste, dove si può praticare sci di fondo, scendere con lo slittino oppure con l’AlpinBob. In alternativa, ci si può dedicare a salutari ciaspolate, a contatto con la natura.

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Pianta delle piste di Merano 2000

Coccole e benessere nel tour a Merano e dintorni

In un tour a Merano e dintorni non si può non concedersi qualche ora alle Terme Merano: tappa obbligatoria per rigenerarsi in un’oasi per il corpo e per la mente. Qui si trova l’acqua oligominerale di Monte San Vigilio, contraddistinta dalla presenza di gas radon, fluoro e metalli rari, utilizzata per scopi terapeutici, soprattutto per le vie respiratorie e i disturbi articolari. Le Terme, inoltre, sono state ampliate di recente e offrono anche diverse chicche pensate per le coppie.

Terme Merano, foto di Alfred Tschager

Da non perdere la rinnovata linea cosmetica, impreziosita dall’acqua termale da un lato, dalle eccellenze del territorio dall’altro. I sali minerali dell’acqua fungono da agenti naturali anti-età, mentre le delizie altoatesine vedono protagoniste la mela, la stella alpina, l’olivello spinoso, il pino mugo, l’uva, il marmo della Val Venosta, usato in particolare per il peeling. La mela, per esempio, rigenera e reidrata la pelle, è ricca di vitamina C e B, di potassio per rassodare i tessuti e zinco per la struttura cellulare; contiene polifenoli che proteggono e rigenerano l’epidermide e la rendono più giovane e fresca. La stella alpina stimola il metabolismo cellulare, mentre l’oliveto spinoso migliora l’elasticità e il tono della pelle. Il pino mugo della Val Sarentino, chiamato “la forza dei monti”, ha un effetto rivitalizzante (tanti e vari i pacchetti a disposizione).

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Linea cosmetica alla mela di Terme Merano

Presi per la gola nel tour a Merano e dintorni

L’Oscar dell’alta cucina per l’Alto Adige, l’ambito premio Godio, è stato assegnato per il 2020 a Philipp Hillebrand. Il giovane chef è alla guida del Ristorante Eden’s Park di Villa Eden Leading Park Retreat di Merano. E anche la struttura medesima ha appena ottenuto un riconoscimento, ossia il prestigioso Best European Health Retreat 2020.

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Villa Eden Leading Park Retreat di Merano

La storia di Hillebrand

Hillebrand, originario della Val d’Ultimo, vanta una lunga esperienza a fianco di chef pluristellati tedeschi e internazionali. La serie di menu proposti partono da un’attenta selezione delle materie prime. “La ricerca è fondamentale – spiega -, acquistiamo quasi esclusivamente prodotti di provenienza regionale, dalle carni al pesce, e le verdure arrivano direttamente da orti e coltivazioni bio di contadini dell’Alto Adige. L’utilizzo di sapori, erbe, condimenti che vengono dai nostri boschi regala un carattere speciale alle preparazioni, e con i menu degustazione proponiamo un vero viaggio nel territorio”.

Lo chef sceglie personalmente gli animali da allevamenti di qualità e gli ortaggi di stagione provenienti da permaculture, vale a dire orti che non sfruttano il terreno con monoculture ma nei quali verdure diverse crescono insieme, una accanto all’altra. Si tratta di una tecnica molto antica, che consente di utilizzare al meglio gli elementi nutritivi della terra e poter così cogliere prodotti eccezionali.

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Chef Philipp Hillebrand

La giuria del Premio Godio

Della giuria che ha assegnato il noto premio fanno parte i rappresentanti dell’Accademia della cucina italiana, Helmut Köcher del Merano Winefestival, l’Associazione cuochi altoatesini e l’Associazione cuochi italiani. Sul sito di The WineHunter Award, è stata pubblicata da poco la nuova edizione del premio e la guida dedicata alle eccellenze vitivinicole e culinarie italiane, che assegna il Premio ufficiale di Merano WineFestival 2020. Racchiude tutte le eccellenze selezionate nel corso di un anno da Helmuth Köcher, soprannominato The WineHunter, e dalle sue commissioni di assaggio.

Un utile supporto per tutti gli amanti dei vini di qualità e un caposaldo per i futuri incontri a tema: “Un momento di rinascita che vorremmo vivere insieme con i produttori e con tutti gli amici ed estimatori di Merano WineFestival – ha commentato Köcher -che aspetto dal 26 al 30 marzo a Merano”.

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Carote preistoriche con salsa

Tour a Merano e dintorni con tappa alla Strada del Vino

I dintorni di Merano incantano con il loro paesaggio e offrono, in qualsiasi stagione, l’opportunità di escursioni all’aria aperta. Regalatevi qualche salutare passeggiata in luoghi incantevoli, tra borghi e laghetti che punteggiano la Strada del Vino dell’Alto Adige, la più antica Strada del Vino italiana. Itinerari adatti a tutti, che consentono di sposare attività all’aria aperta, soddisfazioni per la gola e brevi vacanze ecosostenibili.

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St. Jakob Tramin

Per esempio, ci si può dedicare a tre percorsi per tre vitigni autoctoni. Quello Nord, conduce attraverso la zona storica del Lagrein, l’itinerario Centro porta lungo il Lago di Caldaro, territorio tradizionale dell’uva Schiava. Il Sud, infine, si snoda attraverso l’area del famoso vino bianco Gewürztraminer, dal gusto delicatamente speziato. Se ci si spinge sino a Magré, si trova la vite più antica della regione, piantata nel 1601. Poi tappa a Egna, coi suoi portici imponenti, e a Termeno, culla del Gewürztraminer, dove si trovano le tenute Hofstätter.

Martin Foradori Hofstätter: un secolo di esperienza alle spalle

Proprio al centro di Tramin-Termeno, tra le spesse mura di un’imponente costruzione del XVI secolo, ecco una realtà simbolo della passione per il territorio. Arrivata alla quarta generazione con Martin Foradori Hofstätter, figlio di Paolo Foradori, riconosciuto come il padre del Pinot Nero altoatesino. Martin ha alle sue spalle oltre un secolo di esperienza nella cura di vitigni esigenti come Pinot Nero e Gewürztraminer, ma anche di varietà come Lagrein, Pinot Bianco e Schiava.  Il Pinot Nero di Riserva Mazon di Hofstätter nasce dalle uve dell’altopiano di Mazon, sul versante est della vallata. Questi filari guardano a ovest, verso il sole del tramonto, e al vento “Ora“, che soffia fino a tarda serata: clima ideale per questo vitigno.

Martin Foradori Hofstätter, foto Stefano Lisi

Per chi ama i bianchi, da provare “Joseph”, il Gewürztraminer classico della tenuta, dalle note speziate-affumicate, di fiori secchi e di rose. Visitando l’azienda, ci si può anche addentrare tra i filari del Giardino-Vigneto, alle spalle della cantina, adiacente all’enoteca. Si tratta di un vero “laboratorioall’aperto: qui sono state impiantate oltre 30 tipologie di Gewürztraminer, con diversi cloni, mutazioni e incroci. In questo eden verde ci si può rilassare su comode panchine ammirando un altro splendido angolo di natura. L’azienda propone anche una serie di visite e degustazioni guidate prenotabili scrivendogli una e-mail.

Gewürztraminer

Tour a Merano e dintorni durante le feste di Natale

Un Avvento più intimo, caldo, sentito. Questo Natale non sarà
caratterizzato dalla consueta presenza dei Mercatini di Merano, ma migliaia di luci coloreranno la cittadina e daranno un’atmosfera di festa. Un modo per abbellire la città, affinché tutti possano assaporare appieno il periodo. Inoltre, sarà possibile percorrere la Passeggiata Tappeiner anche di sera, grazie al nuovo sistema di illuminazione da poco installato. 

Si potrà anche passeggiare a lume di torcia. Sono stati pensati, infatti, degli itinerari, le Passeggiate di Natale, che permetteranno a tutti di camminare all’aria aperta, andando a scoprire anche gli angoli meno noti della città. Presso l’Azienda di Soggiorno sarà possibile prendere in prestito una lanterna con candela per godersi la camminata romantica. E da metà gennaio, se le disposizioni lo consentiranno, si terranno anche visite guidate con le lanterne e letture d’autore.

Quest’anno saranno i Mercatini di Natale a “muoversi”

Visto che quest’anno non è possibile andare ai mercatini, saranno i mercatini a “muoversi”. Per soddisfare il desiderio di regalarsi e regalare ai propri cari delle chicche tipiche del territorio, ecco l’iniziativa dell’azienda Pur Südtirol. Nata proprio a Merano nel 2010 e attenta a promuovere esclusivamente le eccellenze regionali e sostenibili. Pur porta i profumi delle feste nelle case di tutti: nel sito dell’azienda è possibile curiosare tra le diverse “casette”, ricche di prelibatezze cento per cento made in Alto Adige.  Non solo delizie per la gola, ma anche artigianato, prodotti bio e stagionali che è possibile far recapitare dove si desidera.

Tour a Merano e dintorni con sosta di relax

Al primo posto Villa Eden Leading Park Retreat, tra i primi Covid-Safe Hotel del nostro Paese, il posto giusto per rimettersi in forma. All’interno della sua Medical Spa, medici e nutrizionisti sono a disposizione per creare percorsi personalizzati, dal dimagrimento al detox, passando per l’anti-age e l’anti cellulite. Tra i programmi più innovativi, da segnalare l’Immunoplus, pensato per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo, e l’Ossigeno Ozono Terapia, una sferzata di energia e vitalità. Entrambi si affiancano a proposte già ampiamente sperimentate, come il Women’s Care, pensata per le donne che affrontano i cambiamenti ormonali e fisici della premenopausa e del climaterio.

Villa Eden Leading Park Retreat

Seconda sosta di relax nel tour a Merano e dintorni

A 1600 metri, nella tranquillità del bosco e affacciato sulle piste di Merano 2000, con splendida vista sul gruppo dell’Ortles e sulle Dolomiti, ecco lo Josef Mountain Resort. L’albergo offre uno Snow Park, un parco giochi all’aperto per la gioia dei più piccoli, un anello per lo sci di fondo di 3 km e diversi percorsi per escursioni con le ciaspole e nordic walking. Tutto in sicurezza, di fronte all’hotel. E per coccolarsi, la Forest Sauna consente di rilassarsi godendosi lo spettacolo della natura. Inaugurata poco più di un anno fa, la costruzione in legno a tre piani “sconfina” nel bosco ed è accessibile attraverso una passerella direttamente dall’hotel.

La Forest Sauna dello Joseph Mountain Resort

All’interno convivono due sale relax ispirate ai quattro elementi naturali (Acqua & Cristalli e Fuoco & Legno), un percorso Kneipp, una Sky Terrace con piscina riscaldata e undici postazioni idromassaggio. Un’oasi di benessere di 1300 mq, dove eliminare tensioni e assimilare energia positiva grazie a trattamenti viso-corpo specifici e linee all’avanguardia (Methodist e Piroche) a base di benefici ingredienti locali, cristalli di montagna compresi.

Piscina

Consigli di lettura prima del tour a Merano e dintorni

Alto Adige Südtirol

Tra masi e castelli, laghi e cime alpine, strade del vino e sapori mitteleuropei (Touring Editore, Slow Food Editore). Paesaggi, culture, prodotti e sapori, passeggiate ed escursioni nelle valli, funivie panoramiche. Tutto questo e altro ancora in questa guida agile e ricca di informazioni.

Kafka a Merano

Proprio quest’anno ricorre il centenario del soggiorno di Franz Kafka (1883-1924) a Merano. Nella primavera del 1920 “l’impiegato di Praga”, colui che sarebbe diventato uno dei più importanti protagonisti della letteratura moderna, si trattenne per qualche tempo a Merano e Maia Bassa, per curare la tubercolosi.

Il libro Kafka a Merano, di Patrick Rina e Veronika Rieder (Raetia), ripercorre quel periodo e fa capire che significato ha avuto il soggiorno dello scrittore a Merano, che collocazione trovano nella sua opera le note “Lettere a Milena”, dedicate alla giovane traduttrice ceca Milena Jesenská, conosciuta a Praga. Colei alla quale Kafka comincia a scrivere nell’aprile del 1920, proprio sul balcone della pensione Ottoburg di Merano, suo alloggio nel corso delle settimane di cura.

Vini e cantine dell’Alto Adige

Le eccellenze di una produzione vinicola in grande crescita, di Angelica Deutsch (Morellini). Guida enologica che offre una selezione ragionata di 79 su circa 130 realtà, tra cooperative, piccoli produttori e cantine del territorio. Il tutto, tenendo in considerazione la posizione della tenuta, la presenza di una cantina storica, di un museo del vino privato, di un giardino-labirinto di viti, i servizi offerti ai visitatori come visite guidate con degustazione e vendita dei prodotti.

Guide sulle Birre dell’Alto Adige e Passione Cooking

In Alto Adige non si omaggia solo Bacco, ma ci si può deliziare anche con prelibate birre. Naturalmente c’è la rinomata Forst, “classe 1857”, che per le feste propone la 17ma edizione limitata della Birra di Natale nella bottiglia da due litri in vetro, pezzo da collezione. Per di più, recentemente ha lanciato la nuova versione a zero gradi, per chi non ama l’alcol ma non vuole rinunciare al gusto pieno e all’aroma del luppolo. Ci sono anche una serie di altre prelibatezze tutte da scoprire.

A illuminare sul tema ecco le guide: La birra in Alto Adige. Cronaca dell’arte birraria fino ai birrifici artigianali dei giorni nostri di Roman Drescher e Wolfgang Dieter Speckmann (Raetia) e Guida alle birre d’Italia 2021 (Slow Food Editore).  La prima conduce in un mondo tutto da scoprire, che vanta una tradizione di oltre mille anni e costituisce un’esauriente e interessante cronaca dell’arte birraria in Alto Adige. Nella seconda gli autori si domandano come sta la birra italiana e ne delineano un quadro, regione per regione, aggiungendo anche un’utile selezione di pub, beershop, bar dove bere o acquistare.

Tra strudel e spaghetti, la cucina di Julia Morat sposa i migliori sapori sudtirolesi a quelli mediterranei. Illustrati bene in Passione cooking… (Raetia). L’autrice, altoatesina doc, a casa parla tedesco, ma pubblica le sue ricette in italiano sul suo blog “PassioneCooking”. Un’ottima occasione di lettura, utile per cimentarsi ai fornelli e pensare a qualche gustoso piatto per le prossime festività.

Alla scoperta dell’Impero austro-ungarico

Per gli appassionati di storia, da non perdere L’Impero asburgico. Una nuova storia, di Pieter Judson(Keller). Un’avvincente narrazione di “Il nostro Impero”, come veniva chiamato dalle genti di diverse lingue e religioni che lo abitavano, dall’Alto Adige alla Moravia, dalla Galizia alla Transilvania. Pieter Judson ne racconta la storia dal Settecento fino alla sua dissoluzione, al termine della Prima guerra mondiale. Oltre alla vicenda politica, tiene sempre conto della vita quotidiana di chi viveva nelle periferie del regno. Un libro ricco e interessante, per conoscere l’Impero austro-ungarico in un modo nuovo e originale.

testo di Paola Babich

INFORMAZIONI:

https://www.meranerland.org/it/valli-di-merano/merano-e-dintorni/

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