Cracovia, cosa vedere e dove mangiare in tre giorni

Cosa vedere a Cracovia. Arrivare in una città con il buio e una sottile pioggia non è piacevole. Eppure Cracovia appare già bellissima, con le sue strade acciottolate, gli antichi palazzi medievali, il maestoso castello del Wawel, i parchi curati e illuminati, percorribili in totale sicurezza.

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I palazzi antichi sulla Via Grodzka

La gastronomia a Cracovia

Non c’è da stupirsi se Cracovia è diventata, negli ultimi anni, un centro gastronomico importante nel panorama polacco, tanto da essere stata eletta Capitale Europea della Cultura Gastronomica 2019. Qui si trovano ottimi ristoranti che propongono cucina locale reinterpretata e ampliata da connubi con la cucina europea e internazionale.  Si moltiplica dunque l’apertura di locali, sia in centro che in periferia: piccoli bistrot e ristoranti eleganti, che hanno come filo conduttore l’originalità, sia nell’arredamento che nella proposta culinaria. Molti chef approdano qui da tutta Europa, e dall’Italia, per sperimentare nuove frontiere, mischiare e creare. I piatti raccontano storie e tradizioni, traendo il meglio dalle cucine polacche, tedesche, italiane, mediorientali, francesi e austro-ungariche. Persino il Bajgiel (bagel), ciambella di pane simbolo di Cracovia di cui si trova la prima  traccia nel 1610, ha ora un suo museo, situato vicino a Stary Kleparz.

Polonia, Paese diVino

Cresce anche l’economia legata al vino, con aumenti di fatturato tra i più alti d’Europa. I vini sono giovani, prevalentemente fruttati, mai aggressivi e profondamente legati al territorio. I vitigni più coltivati sono il Rondo, il Regent, il Johanniter, il Muscaris, la Bianca, il Palava e il Roesler. Rafal Stec, presidente della Federazione polacca degli enologi e creatore dell’Associazione degli Enologi della Malopolska, è uno dei protagonisti dell’ascesa vinicola polacca. Possiede un’azienda incastonata tra boschi e montagne, nei pressi di Cracovia, ed è diventato l’ambasciatore dello sviluppo vitivinicolo polacco.

I ristoranti: provati per voi

La prima cena è al ristorante Wesele, al quale si arriva a piedi oltrepassando il museo archeologico, lato Grodzka. Davanti a noi si apre Rynek Glowny, la più grande piazza medievale d’Europa, proclamata patrimonio UNESCO. La cucina è tradizionale, l’ambiente è elegante e carico di particolari decorativi. Qui abbiamo mangiato il miglior gulash di sempre.

Il ristorante Szara Ges, sempre in piazza Rynek Glowny, è un luogo incredibilmente eclettico e originale. Qui ci sono molte sale in cui poter mangiare, si sceglie in base al gusto: beige e marrone al pian terreno, con il volto a stella gotico, originale. Carta da zucchero e oro nella sala contigua. Cremisi e viola al primo piano, dove si trovano anche una sala grigio-sabbia e una jungle room ispirata ai giardini di Cracovia. La cucina a vista consente di vedere la preparazione  dei piatti, fatti mescolando i prodotti polacchi con altre tradizioni europee.

Specialità della casa, il dolce a forma di nido, dove l’uovo è realizzato con tuorlo di mango e albume di cioccolato bianco. Il suo impegno, insieme a quello di altri protagonisti della crescita a doppio zero del turismo in Polonia, ha dato vita a 20 percorsi enogastronomici, molti dei quali situati in Malopolska, la regione che possiede il maggior numero di siti UNESCO e che ha come capitale Cracovia. Qui si trova un percorso enogastronomico che attraversa ben 35 vigneti regionali situati in aree di grande interesse naturalistico e turistico.

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Il ristorante Szara Ges

Ottimo cibo intorno a Piazza Mercato

Ottima fiorentina e filetto nel ristorante Fiorentina,  nome omen. Situato praticamente sotto il castello del Wawel, è rustico ma elegante, con pavimento di cotto fiorentino e pareti in pietra, oltreché un bel giardino interno. Cura maniacale dei dettagli, una carta di ottimi vini, piatti tradizionali polacchi. Il ristorante è collegato al Balthazar, design hotel 5 stelle di proprietà della Main Square Hospitality Group.

Infine il Kogel Mogel, sempre vicino alla piazza Rynek Glowny, raggiungibile a piedi dalla strada Sienna. Eccellente valutazione su TripAdvisor, premiato tra i migliori 100 ristoranti della Polonia. Qui si possono assaggiare ottime carni, zuppe e dolci. Cucina popolare in un ambiente raffinato a due passi dalla famosa piazza Rynek Glowny.

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Wesele, uno degli ottimi ristoranti di Piazza del Mercato

Cosa vedere a Cracovia, città d’arte e cultura

Il Castello Reale di Wawel, la Basilica della Santissima Vergine Maria, la Torre del Municipio, la Chiesa di Sant’Adalberto, la Chiesa di Santa Barbara, il Mercato dei Tessuti. Gli edifici più belli sono concentrati nella Città Vecchia, cuore di Cracovia circondato dal bellissimo parco Planty. A Rynek Glowny, la più grande piazza medievale d’Europa (forma quadrata, 200 metri per lato), si passeggia tranquilli nella grande isola pedonale, tra banchi di fiori e carrozze bianche trainate da bellissimi cavalli bianchi, simbolo della città.

Percorrendo poco spazio si può curiosare tra le botteghe in legno del Mercato dei Tessuti, di impianto gotico. Salire sulla Torre del Municipio per ammirare la città dall’alto, con i suoi tetti e i colori eleganti. Entrare nella Basilica e ammirare l’imponente altare alto 13 metri e largo 11, con le sue figure che raggiungono quasi 3 metri di altezza, scolpite in legno di tiglio. Visitare il museo Czartoryski, uno dei più antichi della Polonia, dove ammirare il famoso dipinto La Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci e il Paesaggio con il buon samaritano di Rembrandt. In questo momento il museo è in ristrutturazione e le sue opere sono trasferite nel Museo Nazionale di Cracovia.

Cosa vedere a Cracovia: intorno alla piazza e lungo le strade, solo bellezza. Antichi palazzi, librerie, negozi, ristoranti, caffetterie. Colori ed eleganza nelle facciate, nei portali, nelle finestre, nei tetti e nelle insegne degli antichi edifici.

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La facciata del teatro Slowackiego

Cosa vedere a Cracovia: la Dama con l’Ermellino

Eccola finalmente. La Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci, custodita temporaneamente nella sede principale del Museo Nazionale di Cracovia (Gmach Glowny), vale il viaggio. L’edificio è austero e poco invitante, architettura socialista, piazza fanée, uno dei pochi angoli della città privi di fascino. Ma la Dama è qui, una sala tutta per lei. Splendida nella sua tridimensionalità, i colori, i dettagli, la dolce espressione del viso. La contessa Cecilia Gallerani, la Dama, guarda da un’altra parte. Dicono sorrida a Ludovico Sforza, suo amante che ne commissionò il ritratto. Di fronte a questa visione si resta incantati e si perde il senso del tempo. Il consiglio è quello di prenotare la visita.

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La Dama con l’Ermellino

Cosa vedere a Cracovia: il complesso di Wawel

Cosa vedere a Cracovia: Wawel non è solo il Castello Reale che da 1000 anni domina la città dall’alto della collina calcarea che guarda la Vistola, il fiume più lungo della Polonia. L’enorme area include fortificazioni, un museo, monumenti, torri e bastioni e la Grotta del Drago. Un luogo che la leggenda narra fosse dimora del drago cattivo che divorava le vergini e che oggi è diventata un percorso turistico lungo 81 metri, che si snoda tra formazioni calcaree fino al lungofiume.

Poi la Cattedrale  con la necropoli di re, governanti e vescovi e la campana realizzata nel 1520 da Sigismondo il Vecchio. Conle sue 12 tonnellate di peso e 2,5 metri di diametro, viene azionata in rare occasioni festive da ben 12 persone.  Infine il Castello Reale, la residenza più antica dei regnanti polacchi eretta nel XI secolo, con i bastioni, la prigione, le stanze di rappresentanza, gli appartamenti reali, l’armeria e il Tesoro della Corona. Un mondo fiabesco, da scoprire sala dopo sala, scalinata dopo scalinata, loggia dopo loggia. Qui si possono ammirare 136 dei 356 arazzi fiamminghi fatti realizzare dal re Sigismondo Augusto, il famoso soffitto a cassettoni decorato con 30 teste di legno, i ricchi fregi, i portali, gli arredi e gli oggetti preziosi.

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Il complesso di Waael visto dal fiuime Vistola

Cosa vedere intorno alla Città Vecchia

Cosa vedere a Cracovia: dalla collina di Wawel si raggiunge facilmente Kazimierz, il quartiere da dove furono deportati, nella Seconda Guerra Mondiale, 68.000 ebrei. Un tempo il più importante centro ebraico della Polonia e d’Europa, dopo le deportazioni venne completamente abbandonato. Ritornato in auge grazie a Steven Spielberg, che qui girò il film Schindler’s List, Kazimierz è oggi tappa irrinunciabile del tour di Cracovia. Oggi pulsa di vita, è pieno di ristoranti, pub, caffè, negozi, gallerie, musei, chiese e sinagoghe, alcune visitabili. Un luogo interessante dove si respira cultura e memoria storica. Per la sua specificità, Kazimierz è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Imperdibile la via Szeroka, la più larga di Cracovia (in realtà una piazza lunga e rettangolare), la Sinagoga Remuh e la Vecchia Sinagoga, uno dei più preziosi monumenti di architettura sacra ebraica d’Europa.

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Il quartiere Kazimierz

Cosa vedere a Cracovia: Nowa Huta , città nella città

Cosa vedere a Cracovia: avrebbe dovuto essere il simbolo della potenza del comunismo nel mondo, che passa anche dalla riconoscibile architettura, essenziale e razionale. Ma così non è stato. Nova Huta, enorme area che ha letteralmente sostituito 30 piccoli quartieri preesistenti è nata nel 1949, quando le autorità comuniste decisero di far sorgere qui un colosso siderurgico (la fonderia di Lenin) e lo sviluppo della concezione di “unità di vicinato”. Oggi è una città nella città, la periferia di Cracovia ricca di contrasti strutturali e sociali, la zona dove si concentrano i giovani. Da non perdere: il Museo dell’Aviazione Polacca, che contiene una bellissima collezione di aerei e motori d’epoca; l’abbazia circestense del XIII secolo; il Centro amministrativo del complesso metallurgico, chiamato Palazzo dei Dogi.

testo e foto di Sabrina Talarico

INFO:

Polish Tourism Organisation (Roma) – tel. 06 4827060 – email: https://www.polonia.travel/it

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