Con il Gist (Gruppo Italiano Stampa Turistica) siamo andati a scoprire un’altra meraviglia nazionale del nord Italia: i Colli Euganei.  Un motivo per scegliere questa zona come prossima vacanza, lunga o corta che sia, è rappresentato dalla “la novità”. Sì, perché la novità consiste nel fatto che pur avendo tante bellezze, non sono così reclamizzate, quindi difficilmente si troverà un turismo ineducato e di massa. L’area è conosciuta da gente del nord Europa, meno da altri. Forse perché spesso ci si accontenta di Venezia, senza addentrarsi nel territorio. Eppure le opzioni sono molteplici: dal single alla coppia, dalla famiglia con bambini al gruppo aziendale, i Colli Euganei offrono alternative a tutti.

Pianoro del Mottolone – Arquà Petrarca

Il vino dei Colli Euganei

Natura, cultura, terme o svago, qualunque sia il motivo per visitare i Colli, è buono. Certo, gli astemi si perdono un mondo: una delle cose da fare sui Colli Euganei sono le degustazioni. E che degustazioni… Seguendo l’itinerario della Strada del Vino Colli Euganei, si trova un’infinità di cantine e locali tipici dove fermarsi e fare un assaggio magari di un Fior d’Arancio, il DOCG d’eccellenza del territorio. Prendetevi un po’ di tempo e fatevi accompagnare tra i vigneti o tra gli ulivi, per conoscere i luoghi dove nascono le eccellenze ed i sapori di questa terra, incontrando i produttori che saranno felici di accogliervi.
E’ possibile percorrere questa Strada in molti modi: non solo in auto, ma anche con un approccio più lento che consente di apprezzare le bellezze del territorio, con il tempo di notare piccoli particolari che altrimenti sfuggirebbero al viaggiatore frettoloso.

COLLI EUGANEI
Castello del Catajo – Foto Enrico Paggiaro

Anello dei Colli Euganei

L’itinerario si sviluppa attorno al Parco Regionale dei Colli Euganei. Si parte da Villa Moli, capolavoro di Vicenzo Scamozzi e si prosegue con il Catajo a Battaglia Terme. Seguono Villa Selvatico-Sartori e Villa Emo con il caratteristico giardino all’italiana.

Amato dai naturalisti, il panoramico Monte Ceva è uno scrigno di biodiversitàdove convive il fico d’India Nano – notoriamente amante del caldo – con il Semprevivo ragnateloso, che è invece un relitto glaciale. 

Per chi vuole ritemprarsi, terapeutiche le passeggiate tra boschi di castagno e di quercia solcati dai raggi del sole, dove sembra di vedere spuntare – da un momento all’altro – il personaggio di una fiaba.

COLLI EUGANEI
Colli Euganei – foto di Vittorio Galuppo

Terme e fanghi nei Colli Euganei

E dopo camminate ed escursioni, si può puntare ad un Centro Benessere con possibilità di day Spa oppure entrata giornaliera alle piscine ideali dopo una giornata di visita o di trekking.  I benefici dei fanghi di Abano Terme erano noti già ai tempi dei romani, una zona termale con più di 2000 anni di storia e frequentata, secondo gli ultimi ritrovamenti archeologici, fin dall’VIII secolo. Le Terme Euganee sono la più grande stazione termale in Europa, riconosciuta internazionalmente per i trattamenti curativi e di prevenzione effettuati con le acque ipertermali e i fanghi di qualità certificata e brevettata.
Per lo scrittore francese Stendhal la stazione termale è “lo zampillio della felicità (la saillie du bonheur), della felicità conservata malgrado le circostanze ordinarie della vita”. 

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Ora di pranzo nei Colli Euganei

Andar per residenze nobiliari e castelli è d’obbligo, qui, magari prendendo parte ad un elegante “Chic-nic”. In alcune dimore storiche si può anche soggiornare. Divertente è anche inseguire le colorite sagre estive dei vari paesetti.  E se si cerca una tipica cucina, l’Osteria Volante di Torreglia “dove si sta bene e in compagnia” merita una sosta. Assaggini di prelibatezze locali serviti con calore e semplicità, con uno spazio dedicato a famiglie con neonati e una saletta riservata per piccole feste.
L’Osteria Volante è frutto di lavoro e tradizione, e il suo nome non è da meno: durante le fiere, i loro osti erano soliti rispondere con un sonoro “siamo volanti!” a coloro che agli stand chiedevano dove si trovasse l’effettiva osteria.   

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Gran Tour dei Colli Euganei

Che una delle rotte principali del Grand Tour passasse per il Veneto non può sorprendere: prevedeva un soggiorno più meno lungo qui, e se ne può capire il motivo, vista l’armoniosa bellezza dei luoghi e la dirompente forza della sua natura.Del viaggio di formazione che i giovani aristocratici e i facoltosi gentiluomini dell’Europa settentrionale affrontavano allo scopo di accrescere il proprio bagaglio culturale, i Colli Euganei erano meta ambita.
Nella seconda metà del ‘500 l’Università di Padova era frequentata da migliaia di studenti. E a Padova, Montesquieu, Stendhal e Goethe arrivarono seguendo il percorso da Verona a Venezia passando per Vicenza.

E come scrisse nel 1833 Chateaubriand, prendendo la direzione che da Padova porta verso sud con l’intento di arrivare a Ferrara: “È incantevole questa strada fino a Monselice: colline di un’eleganza estrema, giardini di fichi, di gelsi e di salici ornati di festoni di vigne, prati ameni, castelli in rovina…”  

Come oggi, anche nei secoli scorsi chi percorreva questo asse viario sostanzialmente rettilineo incontrava soltanto due punti focali: Battaglia e Monselice. Erano gli unici centri abitati di qualche rilievo tra Padova e Rovigo.
Nelle memorie dei viaggiatori passati, tra le due località Battaglia è sicuramente quella a cui è riservata l’attenzione maggiore e lo spazio più ampio.
Ciò che a Battaglia colpisce indistintamente tutti i viaggiatori è il Catajo. E’ una singolare e imponente opera architettonica innestata sul pendio del Monte Ceva  e fatta costruire dagli Obizzi nel secolo XVI.       

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Monselice

Curiosità

Nel 1941, per la prima volta vengono raccolte nel volume della nobildonna Silvia Rodella “Leggende euganee” le storie dei Colli tramandate da generazioni. Raccontano di un territorio misterioso e selvatico, ma romantico e dilettevole. Tornano così a vivere le donne leggendarie dei Colli Euganei in storie romantiche e tragiche. Ad esempio quella di Beatrice fuggita dalla corte estense, Donna Daria coraggiosa ed amorevole, Cecilia la vergine di Baone e Berta con il suo arcolaio.
Silvia, in arte Sellida Ilvaro (anagramma del suo nome) è una semplice e gentile nobildonna appassionata di letteratura, arte e cultura, fortemente legata all’ambiente euganeo.

Siti misteriosi dei Colli Euganei

La cosa più stuzzicante per la fantasia dei ricercatori dei “siti misteriosi” dei Colli Euganei è la seguente. Si narra che i monaci che abitavano nel Monastero del Monte Orbieso avessero un passaggio segreto che – partendo dalla struttura dell’edificio – arrivava a metà costa del versante settentrionale del colle, proprio sopra al Calto dee Giassate

di Maria Vittoria De Matteis

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Eremo del Monte Rua Foto Vittorio Galuppo

INFORMAZIONI:

http://www.collieuganei.it

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