Calabria da scoprire. La Calabria è una terra antica e generosa che offre itinerari e paesaggi incantevoli, acque pulite e trasparenti che hanno valso a molte delle sue spiagge la Bandiera Blu di Legambiente. E se ciò non bastasse sfoggia spettacolari paesaggi montani, splendide architetture, tradizioni centenarie e una gastronomia ricca e deliziosa. Tutto questo permette una vacanza a 360° anche ai viaggiatori più esigenti in cerca di luoghi magici e intatti. Come la Riviera dei Cedri, una lingua di terra nell’Alto Tirreno Calabrese, un angolo stretto tra gli aspri monti di Orsomano, nel Parco Nazionale del Pollino, e il mar Tirreno, che prende il nome dalla coltivazione dell’omonimo agrume. Gli 80 chilometri di fascia costiera della Riviera dei Cedri ospitano 15 località di rara bellezza: Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro, Grisolia, Diamante, Belvedere Marittimo, Sangineto, Bonifati, Cetraro, Acquappesa, Guardia Piemontese, Fuscaldo e Paola.
Da scoprire la Riviera dei Cedri in Calabria
Ed ecco l’itinerario perfetto per andare alla scoperta di queste perle ricche di fascino partendo da Tortora, una delle città più antiche della Calabria da scoprire, protetta da colline e montagne e inclusa per buona parte nel Parco Nazionale del Pollino. Il suo centro storico racchiude storia, arte, artigianato ed è un autentico gioiello dalle viuzze talmente strette che un’auto fatica a passare. Proprio qui ha sede il Museo di Blanda. Minuscolo e poco pubblicizzato, attraverso diversi reperti archeologici di rilievo e un filmato, lo spazio espositivo offre un tour museale interessante sulle civiltà che si sono succedute negli anni. Da qui si raggiunge in breve il lido “Il Gabbiano” che coniuga professionalità dei gestori con ottimi servizi anche per l’intrattenimento dei bambini. Proseguendo lungo la strada costiera si raggiunge Praia a Mare conosciuta per la lunga spiaggia e le sue acque turchesi nella magnifica Calabria da scoprire.
Il patrimonio architettonico di Praia a Mare da scoprire in Calabria
Qui è d’obbligo andare al Santuario della Madonna della Grotta per ammirare il panorama mozzafiato su tutto il Golfo di Policastro e per scoprire sempre di più la Calabria. . Il santuario si trova all’interno di tre cavità rocciose a 90 metri sul livello del mare ed è raggiungibile attraverso una serie di scalinate. Pur essendo conosciuta per il mare e le spiagge, Praia a Mare conserva nel centro storico un notevole patrimonio architettonico. Perdetevi nelle vie della città e fate visita alla bella chiesa di San Paolo Apostolo.
Molto interessante è la Torre di Fiuzzi, nella contrada omonima, situata su un faraglione alto 15 metri e costruita per difendere la costa dalle incursioni saracene. Anche le casematte, costruzioni in cemento con feritoie e cupola, servivano per difendere la fascia costiera dalle incursioni dei nemici. Gli amanti dell’arte non debbono mancare una sosta al Museo di Arte Moderna e Contemporanea che espone oltre 200 opere di artisti italiani e stranieri.
Passeggiata all’isola di Dino nella Calabria da scoprire
E chi ama la natura qui trova stupendi sentieri per semplici passeggiate o per impegnative escursioni. Vale la pena dedicare una mezza giornata alla visita dell’Isola di Dino facilmente raggiungibile da Praia a Mare con una barca. L’isola è un piccolo paradiso terrestre coperto di vegetazione lussureggiante e delimitato da scogliere in cui si aprono grotte millenarie. Riprendete il vostro viaggio in direzione di San Nicola Arcella, sull’orlo di uno strapiombo sul mare. Incantevole il paesaggio dominato dai profumi regalati dalla natura e dai colori intensi. Il centro storico è fatto di vicoletti con portali e gallerie. Meritano una visita Il Palazzo del Principe di Lanza, costruito con tufo, roccia e pietra. Sempre nel centro storico si erge la chiesa omonima, costruita nel XVII secolo. Dal belvedere, conosciuto come La Villa, si gode di una vista spettacolare sul Golfo di Policastro.
Le suggestive baie di San Nicola Arcella per scoprire la Calabria
Tra le molte spiagge di San Nicola Arcella segnaliamo quella del Carpino, una baia che include tre suggestive discese a mare, di ciottoli o di scogli, tutte fornite dei servizi base, e la Baia Azzurra, a forma di porticciolo. Se proseguite lungo questa baia si incontra lo Scoglio delle Femmine che un tempo divideva lo spazio tra uomini e donne. Proseguendo si arriva alla spiaggia Marinella e, proprio al confine con Praia a Mare, la spiaggia dell’Arco Magno. Se si oltrepassa la parte rocciosa della costa, si raggiunge la grotta che porta lo stesso nome e che include una sorgente di acqua dolce. È un vero spettacolo: i raggi del sole che filtrano creano scenografici giochi di ombre.
Scalea: borgo a picco sul mare
È il momento di andare alla scoperta di Scalea. A picco sul mare, il borgo è caratteristico per i tetti rossi che fanno ombra agli angusti vicoli medievali. Il centro storico si trova su una collina a ridosso della pianura ed è visitabile solo a piedi perdendosi nelle viuzze, tra le abitazioni decorate con affreschi bizantini e i palazzi storici. Il dedalo di vicoli conduce a uno sperone roccioso che domina il centro abitato e ai ruderi del castello. Costruito dai normanni e trascurato per anni, del maniero rimangono oggi solo i muri perimetrali e una torretta. A Scalea il mare è spettacolare e la scogliera è un’alternanza di grotte e piccole baie incantevoli. Gli 8 chilometri di spiaggia sono interrotti solo dallo scoglio su cui si erge imponente la Torre di Talao, fatta costruire da Carlo V nel XVI secolo.
Il relitto del mercantile “Lillois” al largo della costa della Calabria da scoprire
Qui, soprattutto al tramonto, è d’obbligo scattare foto alla costa e al bellissimo panorama di questa Calabria da scoprire. Tra i lidi più belli e interessanti ci sono la spiaggia d’a Sicculilla e la spiaggia D’Acque Duci. Al largo del litorale, a circa 60 metri di profondità, giace il relitto del mercantile “Lillois”, affondato nel 1943.
Si prosegue alla volta di Santa Maria del Cedro per assaporare il frutto da cui il borgo prende il nome e che rappresenta una delle eccellenze della località e della Calabria. E per sapere tutto ma proprio tutto su questo agrume, si fa tappa al Museo del Cedro. Al suo interno le postazioni multimediali permettono di accedere a una piattaforma GIS che spiega nel dettaglio il territorio. Anche Santa Maria del Cedro ha il suo castello o ciò che ne rimane. È il Castello Normanno-Aragonese di San Michele che domina la piana del fiume Abatemarco.
Grisolia: entroterra punteggiato da splendidi sentieri
La costruzione è stata restaurata in alcune parti e per visitarla è meglio chiedere prima informazioni. Per un po’ di relax c’è il grande arenile della spiaggia di Santa Maria del Cedro Marina. Grisolia è abbarbicata a una roccia protetta alle spalle dai monti Carpinoso e Cozzo Pellegrino. È una località molto conosciuta e frequentata in estate grazie alle splendide spiagge e al suo entroterra punteggiato di sinuosi sentieri ideali per fare escursioni. Il centro è una bomboniera con vicoletti di varie misure sormontati da archi e raggiungibili con scale.
Diamante, la regina del peperoncino
Ancora qualche chilometro ed ecco Diamante, la regina della Riviera dei Cedri, una vera gemma incastonata sulla costa della Calabria da scoprire.Lo storico Attilio Pepe la descrisse come… una fanciulla coricata sulla spiaggia coi piedi verso i colli, abbandonata al bacio dell’onda e dell’abbraccio della mareggiata. Diamante è nota per essere la capitale dei murales che decorano le facciate delle case e delle botteghe artigiane del centro storico. Da vedere la Torre costiera, la chiesa dell’Immacolata e l’accademia del peperoncino. Fondata nel 1994 da un calabrese doc, Enzo Monaco, l’associazione ha lo scopo di diffondere la cultura di questo prodotto rosso e piccante. Iscrivendosi si può ottenere il titolo di Accademico. Dopo due anni si diventa Maestro Accademico, poi Cavaliere e Commendatore di Sua Maestà il Peperoncino e infine il collare Tutta una vita piccante.
La produzione del cedro liscio di Diamante per scoprire la Calabria
Diamante inoltre vanta un altro primato: la produzione del cedro liscio di Diamante, una particolare varietà di questo frutto. Il litorale diamantese sfoggia spiagge variegate, di sabbia fine e dorata verso nord, fine e di ciottoli e ghiaia verso sud. Da visitare la suggestiva isola di Cirella coperta da una fitta flora selvatica. Non resta che mettersi in viaggio alla volta di Belvedere Marittimo nota come “la Città dell’Amore” perché qui, da oltre 300 anni, nel Convento dei Cappuccini sono conservate alcune parti del corpo di San Valentino. Recatevi alla Chiesa del Santo Rosario di Pompei con la pavimentazione in pietra viva e mattoni rossi e, tutt’intorno, palazzi gentilizi del Settecento. Anche il centro balneare non è da meno spiagge con sabbia e sassi e un mare con acque cristalline da fare invidia ai Caraibi.
Il centro storico si Sangineto arroccato sulle montagne
Ed eccoci giunti a Sangineto un piccolo comune di soli 1.500 abitanti, composto da due nuclei. Un centro storico molto caratteristico ubicato in montagna a 275 metri sul livello del mare che fa parte del Parco Nazionale del Pollino e un bel lido vicino al mare. Al lato si erge il Castello del Principe, del XV secolo con pianta quadrata, quattro torri e un loggiato, che è l’attrazione principale di Sangineto. Merita una visita la Chiesa di Santa Maria della Neve del 1200. Si giunge a Bonifati che ha solo un breve tratto lungo la costa, il resto del suo territorio è collinare e montuoso. Anche qui c’è un castello, conosciuto come il Forte, riconoscibile per una grande croce alla sua sommità. Sono diversi i luoghi storici da visitare come ad esempio il Palazzo De Aloe (oggi Palazzo del Capo), la Torre di Parise e la Torre di Fella.
Cetraro, il paese dei cedri
Altra località interessante della riviera è Cetraro, conosciuta come il paese dei cedri, abbracciato ad uno sperone roccioso. Da vedere nel borgo il Museo dei Brettii e del Mare e il Palazzo Ciro del Trono. Lungo la costa, davanti al borgo, spunta dal mare lo Scoglio della Regina e preannuncia le spiagge tra cui quella attrezzata del Lido Termale. Il viaggio prosegue verso Acquappesa, conosciuta soprattutto per le Terme Luigiane, il più antico centro termale della Calabria. La località vanta origini molto antiche. Alcuni reperti rinvenuti nell’area e risalenti al V secolo a.C. testimoniano che la zona fu abitata dai greci e dai bruzi. L’attuale nome deriva dal fatto che in zona c’è una cascata. Per alcuni invece il toponimo deriverebbe dal latino “acqua pensa” ossia acqua pregiata facendo riferimento con questo alle acque sulfuree che sgorgano nella zona.
I tornanti di Acquappesa
Da vedere nel borgo la Chiesta di Santa Maria del Rifugio, con doppia cella campanaria quadrilatera e un interno ricco di statue lignee, la piazza intitolata a Carlo Alberto dalla Chiesa, realizzata nel 1993, e i caratteristici “tornanti di Acquappesa” una tortuosa strada provinciale che collega il paese con la SS18. Scendendo verso sud si incontra Guardia Piemontese inserito in un paesaggio di mare e monti ricoperti da fitti boschi. Non perdetevi lo Scoglio della Regina con le sue grotte. Non limitatevi alla vita da spiaggia perché Guardia Piemontese è uno dei luoghi dove ancora oggi si parla l’antica lingua occitana e si conservano usi e tradizioni. A testimoniarlo c’è il Museo della Civiltà Contadina, situato in centro storico e allestito all’interno di una antica casa.
Il Museo della Civiltà Contadina di Guardia Piemontese
Il museo è composto da cinque stanze arredate con antichi mobili con vari oggetti e utensili di lavoro. Le stradine di sassi si inerpicano tra case di pietra fino alla torre di guardia e l’antica cinta muraria. Un paesino molto gradevole dove scoprire la quiete e panorami indimenticabili. Indispensabile una visita al Museo Multimediale Occitano con ingresso gratuito. Sempre lungo la strada SS18 si incontra Fuscaldo conosciuto come “il paese di pietra e di vento” perché gli stretti vicoli, le abitazioni, le chiese e le opere del centro sono tutte in pietra. Un vero museo a cielo aperto.
Paola, 6 chilometri di sabbia fine
Belle le spiagge che offrono oltre 6 chilometri di sabbia fine punteggiati da un lungomare ricco di chioschetti. Ed eccovi all’ultima località di questo itinerario, Paola chiusa alle spalle dalla catena costiera che corre parallela al mare. È considerato il centro più importante della Riviera dei Cedri e conserva una parte medievale con un pittoresco centro storico, i resti di un castello aragonese. Meritano una visita la Chiesa di Sotterra e il Santuario di San Francesco di Paola. Vi lasciamo con una ricetta che vi ricorderà, attraverso l’intenso profumo, il vostro viaggio in terra calabrese: la marmellata di cedro. Semplice, veloce e …buonissima
La marmellata di cedro
Ingredienti:
1 kg di cedri biologici
600 gr di acqua
½ kg di zucchero di canna
½ kg di zucchero bianco
Iniziate preparando i cedri. Lavateli accuratamente sotto l’acqua corrente e metteteli in una capiente pentola a cui dovrete aggiungere acqua sino a copertura dei cedri. Portate a bollitura e abbassate la fiamma al minimo. Proseguite la cottura per circa 1 ora. Scolate i cedri e conservate l’acqua di cottura. Quando i cedri si saranno leggermente raffreddati tagliate gli agrumi a metà ed eliminate i semi. Raccoglieteli in una garza che chiuderete bene con dello spago da cucina.
È il momento di tagliare a pezzetti piccoli i cedri che dovrete poi riposizionare nella pentola con l’acqua di cottura alla quale dovrete aggiungere lo zucchero di canna e quello semolato. Mescolate molto bene e aggiungete ora il sacchettino dei semi. Iniziate una cottura molto lenta per circa 2 ore. Una volta raggiunta la giusta consistenza togliere il sacchetto e invasarla ancora calda. Chiudete ermeticamente il vasetto e mettetelo capovolto. Dovrete sentire a mano a mano che le conserve si raffreddano un click questo significa che si è creato il sottovuoto. Da gustare semplicemente a colazione, per farcire un dolce o accompagnata a formaggio calabrese.
di Anna Maria Terzi