AUVERGNE: LA FRANCIA CHE NON TI ASPETTI
AUVERGNE: LA FRANCIA CHE NON TI ASPETTI
La Francia non è fatta solo da grandi destinazioni, icone da cartolina frequentate da una clientela cosmopolita come Parigi, Le Mont Saint-Michel, la Provenza e la Costa Azzurra. Per chi ama scoprire itinerari e luoghi nuovi, è capace di riservare sorprese inaspettate. Una regione facile da raggiungere dall’Italia anche per un week end e capace di riservare sorprese di questo tipo è l’Auvergne, in italiano Alvernia, nota per i suoi numerosi coni vulcanici trasformati in verdi colline.
La cittadina che meglio rende questa storia è il capoluogo del suo dipartimento più meridionale, l’Alta Senna. Chi arriva per la prima volta a Le Puy-en-Velay resta stupito da un paesaggio inconsueto, con qualcosa di lunare. Una cittadina di 20 mila abitanti, che salgono a 70 mila con l’agglomerato dei comuni vicini, dominata da due alti roccioni contrapposti, sopra uno dei quali campeggia un’enorme Madonna alta 23 metri con il piedistallo, mentre sull’altro la cappella medioevale di San Michele.
La bellezza dei merletti chiamati “dentelli”
Ai piedi della statua bronzea di Notre-Dame de France da 835 tonnellate, fusa a metà Ottocento con il bronzo dei cannoni russi che l’esercito francese conquistò nella guerra di Crimea, sulla rupe basaltica abitata fin dall’epoca gallo-romana si trova la Cattedrale di Le Puy-en-Velay con il suo splendido chiostro dei canonici gestito da Monuments Nationaux.
Ampliata più volte dall’XI al XIII secolo la chiesa fin dall’alto medioevo era luogo di culto e di devozione per la piccola statua della pellegrini. Qui si radunavano i pellegrini per proseguire poi nel cammino di Santiago e per questa ragione la Cattedrale è iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una lunga scalinata discende dalla cattedrale e porta nel centro storico del paese, in cui si ammirano piazze di impianto medioevale, bei palazzi rinascimentali e tortuose viuzze con negozi di artigianato locale tra cui raffinati merletti, qui chiamati dentelli.
Anche a Polignac i rilievi di origine vulcanica
La cappella piccola di San Michele costruita originariamente intorno al 950, si trova in cima a un alto camino vulcanico scalzato dall’erosione. A differenza del terreno circostante portato via a poco a poco dai due fiumi della vallata, affluenti della Loira, la roccia basaltica di origine vulcanica è rimasta al suo posto. Oggi costituisce questo spettacolo naturale del tutto inconsueto in Europa.
La chiara origine vulcanica dei rilievi della regione si può osservare anche a cinque chilometri da Le Puy-en-Velay, dove si trova il paesino di Polignac. Poche case tra cui la suggestiva parrocchiale di San Martino, monumento romanico in stile dell’Alvernia con un portico gotico.
Una fortezza abbarbicata a 700 metri di altezza
Il paese si trova sulle pendici di una collina ai piedi di un roccione basaltico sopra il quale si eleva una vasta fortezza che risale al periodo dal XII al XV secolo e che vale assolutamente la deviazione.
La fortezza medioevale di Polignac è infatti un’altra scoperta d’eccezione. Abbarbicata a 700 metri di altezza, con pareti a strapiombo per 100 metri sopra le case del villaggio offre un magnifico panorama a 360 gradi su tutti i dintorni.
Il “donjon” simbolo del potere temporale dei visconti di Polignac
I suoi 800 metri di spalti, il tortuoso cammino di accesso in salito difeso da 6 ordini di porte e il suo massiccio torrione alto 32 metri raccontano un’antica storia medioevale. Durante le numerose guerre, l’intero paese si ritirava a cercar difesa tra queste mura e l’ampiezza dell’altopiano permetteva non solo cinte di difesa e alloggi, ma anche botteghe, una cappella e spazio per coltivare l’orto. L’acqua era assicurata da pozzi di oltre 80 metri di profondità. Curiosamente il torrione, in francese donjon, simbolo del potere temporale dei visconti di Polignac, si trova in posizione molto eccentrica rispetto alla spianata della fortezza. Fu costruito in questo modo per un motivo specifico, e cioè mantenersi in linea di sguardo con la Cattedrale di Le Puy, sede del vescovo e simbolo del potere religioso.
Paradossalmente la rovina di questa fortezza, costruita per i tempi di guerra, fu la pace raggiunta sotto i re di Francia. La fortezza fu abbandonata fino a quando nell’800 la famiglia Polignac procedette a un parziale restauro. Oggi la visita delle rovine e il percorso didattico che è stato costruito intorno ad esse sono certamente di interesse per adulti e ragazzi.
Info: www.auvergne-experience.fr – www.lepuyenvelay-tourisme.fr – www.france.fr
Leonardo Felician
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