E’ una mattinata splendida per fare una passeggiata. Mi si prospetta una giornata tranquilla quando improvvisamente, fermo ad un semaforo, voltando la testa scorgo una figura incredibilmente bella in attesa come me del via. Lampo verde, scatto della marcia innestata, e lei che dopo avermi indirizzato un malizioso sorriso,  se ne va via, senza che io possa dire o fare nulla per trattenerla.
Sbalordito e terribilmente affascinato, la seguo con lo sguardo finchè mi è possibile, poi accelero e non senza difficoltà riesco a raggiungerla.  Inizia un gioco sottile e seducente: prima lei che si diverte a sorpassarmi tentando di distanziarmi con grinta; io la inseguo, lei rallenta, io la supero nuovamente e lei di nuovo che mi raggiunge esibendosi in un sottile gioco di raffinata seduzione.
Basta: Devo fermarla. Mi decido e rallento osservando che subito dopo inizia a rallentare anche lei. Siamo fermi entrambi a pochi metri di distanza. E adesso penso ? Un tentennamento e poi deciso mi avvicino. Sono senza parole, avvolto in un inspiegabile senso di torpore, lo stomaco si restringe ed un silenzio ovattato mi confonde. Il suo splendore vista da vicino è veramente abbagliante. La osservo con il rispetto dovuto ad una opera d’arte, lasciandomi assorbire da quella assoluta unicità data dalla sua espressione più vera e grande della libertà stessa.
Lei a quel punto, inerte, continua a guardarmi senza comprendere il senso delle mie mani che in un delicato gioco di carezze simulate e sfioramenti accennati aprono prepotentemente la porta delle mie emozioni e dei miei desideri di mille avventure da condividere insieme. Questa volta è sicuramente quella giusta: mi sto proprio innamorando.
Senza esitazioni allora, disarciono con garbata fermezza la proprietaria, consegnandole le chiavi della mia auto insieme ad un goffo sorriso e sotto il suo sguardo più inebetito che sorpreso. Cavalco dunque la “divina” e poi via verso strade senza meta, verso mute emozioni, sospese tra le vibrazioni di una profonda passione.
Era scritto nel mio destino che ti avrei incontrata. Harley Davidson mia. Con te da oggi la più sensazionale delle mie avventure…

p.s.

dedicato con amichevole ironia a tutte le donne, mogli,fidanzate,mamme & affini che sopportano (non sempre) stoicamente la passione esagerata di tanti mototuristi.

 Stefano Cannas