Arte a Trevi. La città di Trevi, uno dei gioielli dell’Umbria, conosciuta soprattutto per la sua campagna ricca di ulivi, ha puntato tutto sull’arte. La bellezza delle opere presenti a Trevi, fra edifici, chiese, dipinti e sculture, ha fatto sì che gli abitanti del luogo e le autorità credessero fortemente nella magnificenza di ciò che li circondava. Senza falsi sensi di inferiorità nei confronti di centri più grandi o più noti. Così è nato e cresciuto il Complesso Museale San Francesco di Trevi, che comprende diversi aspetti dell’arte e della civiltà della città umbra.
Concepito a metà degli anni Novanta all’interno di un antico monastero francescano, il Complesso Museale si è ampliato fino a divenire un vero polo culturale multifunzionale. Comprende, infatti, anche una biblioteca storica e una ludoteca. In questo modo, il progetto ha attratto l’attenzione dei turisti. Ma anche la frequentazione degli abitanti di Trevi e di altri centri dell’Umbria. Il percorso di ampliamento e innovazione si è completato con l’inaugurazione del nuovo allestimento del polo culturale. Il 5 gennaio 2023, il nuovo polo culturale è stato aperto alla presenza del sottosegretario al Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi. All’interno di un edificio duecentesco, restaurato nel Settecento dall’architetto Giuseppe Valadier, il Complesso Museale San Francesco di Trevi comprende l’Antiquarium. E ancora: la Pinacoteca, la Chiesa di San Francesco, il Museo della Civiltà dell’Ulivo.
Trevi, arte e territorio all’Antiquarium
L’Antiquarium, conosciuto anche come Museo della Città e del Territorio apre il percorso all’interno del Complesso Museale e rappresenta uno degli aspetti dell’arte a Trevi. Nei dintorni della città, si trovano gli scavi del sito dell’antica città romana di Trebiae. E, all’interno dell’Antiquarium, sono conservate importanti testimonianze di quel periodo. Come la Stele Clodia, risalente al I secolo avanti Cristo, iscrizione funeraria di una liberta straniera. O come l’Erma Bifronte che raffigura Giano, una delle divinità più antiche del culto romano.
Il percorso del Museo della Città prosegue con il periodo medioevale. Nel 2005, nella località detta Pietrarossa di Trevi, è stata rinvenuta una necropoli altomedioevale, risalente al periodo fra il VI e il VII secolo dopo Cristo. La necropoli comprende diciassette fra tombe di adulti e di bambini. Uno degli scheletri e i reperti trovati all’interno dei sarcofagi sono in parte esposti nell’Antiquarium.
Fra gli oggetti più pregevoli del Museo della Città vi è un Crocifisso dipinto in tempera e argento, datato fra il 1290 e il 1295 e attribuito al Maestro di Sant’Alò. Il Crocifisso era conservato nella chiesa rurale di San Pietro in Pettine, uno dei numerosissimi e antichi luoghi di culto della zona. Altra incantevole testimonianza medioevale è rappresentata da un grande affresco che funge idealmente da raccordo tra la zona dell’Antiquarium e l’inizio della Pinacoteca. Si tratta di un trittico con la Crocifissione e, ai lati, l’Annunciazione e la Madonna con il bambino in Trono. L’affresco è stato attribuito al Maestro di Fossa e risale al 1300-1333. Originariamente, si trovava sulla parete dell’oratorio del convento di Santa Croce alla Piaggia. Da qui venne staccato per poi essere esposto nella chiesa della Madonna delle Lagrime e, infine, nel museo.
Arte nella Pinacoteca e Chiesa di San Francesco a Trevi
La Pinacoteca cittadina racconta quanto l’arte a Trevi abbia raggiunto eccellenze che vale la pena conoscere e apprezzare. In tre piani di allestimento, ci sono opere realizzate tra l’inizio del XIV secolo e il XX. Fra i pezzi forti della collezione, l’Incoronazione della Vergine, grande e splendida pala d’altare del 1522 di Giovanni di Pietro, detto lo Spagna.
Nella stessa sala si trova una Madonna con il Bambino benedicente, recentemente attribuita con più sicurezza a Pinturicchio (1456-1513). Il soggetto e la maniera del dipinto sono analoghi alla Madonna con il Bambino in un paesaggio, esposta a Londra alla National Gallery e opera accertata del maestro perugino. Di notevole pregio è anche il Compianto sul Cristo morto di Benedetto Coda, pittore trevigiano attivo in Romagna e nelle Marche al principio del Cinquecento. All’interno del percorso della Pinacoteca è presente anche una sala dedicata alla antica tipografia di Trevi, la prima in Italia costituita giuridicamente nel 1470.
Perfettamente inserita nel percorso del Museo, la Chiesa di San Francesco è un altro gioiello dell’arte a Trevi. Sin dal Medioevo. La chiesa faceva parte del Convento francescano che oggi ospita il polo culturale. E ancora ne presenta le caratteristiche principali. Un’unica ampia navata, il soffitto a cavalletti di legno a vista, l’abside dipinta con le storie della vita di Maria. Entrando si ha un magnifico colpo d’occhio, grazie alla maestosità dell’ambiente, affrescato da mani di varie epoche, al Crocifisso sull’altare e al prezioso organo a parete. L’organo da muro, risalente al 1504, è il più antico dell’Umbria. La Croce sospesa nell’abside è opera del Maestro del Crocifisso di Trevi e risale alla prima metà del XIV secolo.
Ulivo e arte a Trevi
Unico museo pubblico in Italia dedicato all’argomento, il Museo della Civiltà dell’Ulivo è meta di turisti e appassionati. Vi si recano anche le scolaresche interessate agli antichi processi e agli strumenti del mestiere. L’esposizione comprende, infatti, una macina in pietra, un aratro in legno, macchine dei frantoi manuali e orci per contenere l’olio di varie epoche. Il museo è legato alla fama dell’Ulivo di Sant’Emiliano. Si tratta di un ulivo millenario ancora presente nei dintorni di Trevi, censito come albero monumentale nel 1982 dal Corpo Forestale dello Stato.
Oltre che nel Museo di San Francesco, l’arte a Trevi è disseminata un po’ ovunque. Di particolare interesse sono le chiese, sia all’interno della città che nelle frazioni circostanti. Molte delle opere esposte nella Pinacoteca provengono da questi luoghi di culto: dal Duomo di Sant’Emiliano alla Chiesa della Madonna delle Lagrime (che conserva ancora pregevoli affreschi del Perugino e dello Spagna), dal Convento e la Chiesa di San Martino all’Abbazia di San Pietro.
Una volta arrivati a Trevi, non si può fare a meno di visitare uno dei tanti frantoi della zona. E magari anche fare scorta del prezioso olio DOP.