Bhutan con Adventure Overland. Un luogo straordinario incorniciato dalla catena himalayana. Uno dei più remoti e sconosciuti dell’Asia. Il viaggio di Adventure Overland, accompagnato dall’Italia da Daniela Pulvirenti, unisce alla visita di questo felice angolo di mondo, il trekking dell’Orchidea Reale. Con la partecipazione al Festival delle Gru dal Collo Nero, presso il Gantey Gompa, oltre alla visita della regione del Bumthang.
Una perla tra la Cina e l’India
Confinante a nord con il Tibet, regione della Cina e a sud con l’India, il Bhutan è un gioiello di rara bellezza, nodo d’unione tra due grandi nazioni. Monarchia costituzionale dal 2007, governata da Sua Maestà Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, fa capo alla capitale Thiumphu, città più popolata e sede istituzionale. Un altro centro degno di nota è sicuramente Punakha, centro agricolo e commerciale, fondato nel 1577 e capitale invernale del paese fino al 1955.
L’uccello nazionale è il corvo, che adorna anche la corona del re. L’animale nazionale è il takin, un particolare e raro tipo di bovide. Il fiore nazionale è il papavero blu e la pianta nazionale è il cipresso.
Un Paese dove la felicità degli abitanti è più importante del prodotto interno lordo, un luogo straordinario rimasto quasi completamente immune al passare del tempo. Dove l’ambiente è incontaminato, il paesaggio e l’architettura sono maestosi, la gente è ospitale e la cultura è unica nella sua purezza. Tutto questo è il Bhutan con Adventure Overland.
Il benessere dei cittadini in primis
Protetto nel grande abbraccio himalayano, il Bhutan è rimasto praticamente chiuso agli stranieri fino a metà degli anni ’70. L’isolamento forzato, la scarsità di strade e mezzi di comunicazione e la regolamentazione del flusso turistico, hanno alimentato il fascino intorno a questo piccolo regno dell’inesplorato. Qui mito e leggenda si fondono: i segreti della sua bellezza senza tempo sono i paesaggi da fiaba, le foreste di rododendri e orchidee, le vallate e i verdi pascoli ad oltre 4000 metri. E i famosi Dzong, monasteri fortezza, centri amministrativi del potere religioso-sociale, che sono anche un’incredibile espressione artistica.
Ultimo Shangri La, paradiso in terra, com’è stato soprannominato, il Bhutan misura il benessere del suo popolo in base alla felicità.
Etimologia misteriosa
Bhutan con Adventure Overland. Il paese deriva il suo nome da Druk Yul, in lingua dzongkha, un dialetto tibetano, che significa proprio “terra del drago tonante”. Oltre a quest’ultimo idioma, considerato la lingua nazionale del paese, si parlano altri diciannove dialetti. L’inglese è la seconda lingua ufficiale e in alcuni distretti si parla il nepalese.
Anticamente conosciuto come Lho Pho Mon (Terra Meridionale delle Tenebre), Lho Tsendenjong (Terra Meridionale del Cipresso), Lhomen Khazhi (Terra Meridionale delle Quattro Vie d’Accesso), questo Stato è chiamato dal mondo esterno “Bhutan”, ma il significato di questo termine non è noto. Forse il termine deriva dal sanscrito Bhota-ant (la fine del Bhot – dove Bhot è uno dei vari nomi del Tibet, e difatti il Bhutan rappresenta una delle porzioni meridionali della catena montuosa).
Gli oriundi del luogo si definiscono Drukpa, dal nome patrio Druk Yul. In voga, seppur poco utilizzata è anche la variante Druk Tsendhen, “terra del drago del tuono”. La scelta del drago non è solo un retaggio di un passato di storie mitologiche e di tradizioni filo-cinesi: il folklore vuole che il tuono sia il ruggito dei draghi. Infatti, la creatura che decora la bandiera è proprio un dragone bianco su sfondo giallo e arancione.
Bhutan, regno di spiritualità
La scuola Drukpa, braccio del Buddhismo tibetano, costituisce la religione di Stato. Il Bhutan è, infatti, l’unico paese a professare come religione ufficiale la forma del buddhismo detta Mahayana. Tale culto ha giocato un ruolo fondamentale nella storia e nello sviluppo delle strutture sociali. Tuttora riveste un importante ruolo sia per il grande peso del clero all’interno della società, sia per l’importanza assegnata ai valori religiosi anche nell’azione politica. E’ evidente che, in uno stato arretrato culturalmente ed economicamente come il Bhutan, vigesse fino a pochi anni fa l’assoluto monopolio dell’istruzione da parte dei monaci. L’induismo è la fede dominante nei territori meridionali. Infine, in alcune parti limitate del Paese si professano il Bön, l’animisimo e lo sciamanesimo, più legati al contatto con la natura, all’adorazione estatica e ai culti funerari.
Melting pot di etnie
In Bhutan si differenziano tre gruppi etnici principali. Il gruppo sharchop vive soprattutto nella parte orientale del Paese. Nella parte occidentale vive il gruppo ngalop, composto da discendenti delle popolazioni tibetane che immigrarono nel V secolo. Le popolazioni di origine nepalese, chiamate lotshampa, si stabilirono nella parte meridionale verso la fine del XIX secolo. Le divisioni etniche stanno progressivamente scomparendo a causa dell’aumento dei matrimoni inter-etnici e delle migrazioni.
La società era tradizionalmente divisa in zhung (aristocrazia e burocrazia), dratshang (comunità religiose), e misey (popolo), pur non essendoci un sistema di caste. Durante il periodo medioevale, quando prevaleva il feudalesimo, la gente che lavorava per i nobili nei diversi dzong (fortezze) era distinta secondo la professione esercitata.
Bhutan con Adventure Overland
Il tour proposto da Adventure Overland è accompagnato dall’Italia dalla tour leader Daniela Pulvirenti. Approfondisce la visita della parte occidentale e centrale del Paese, tra cui Paro, Thimpu, Punakha e la regione del Bumthang. Ad arricchire e rendere unico questo itinerario, sono il trekking dell’Orchidea Reale di 5 giorni, un percorso poco impegnativo che permette di esplorare la Valle di Probjika. Imperdibile, poi, il Festival delle Gru dal Collo Nero, uccelli maestosi fra i più longevi al mondo, che si svolge nel cortile del Gompa di Gantey.
Daniela Pulvirenti è nata a Milano nel 1956 e da sempre le sue grandi passioni sono state le montagne, i viaggi, la bicicletta e la musica classica. Ha frequentato l’Istituto per il turismo Bertarelli e ha lavorato come impiegata presso alcune società. Galeotto le fu un trekking in Nepal organizzato da Beppe Tenti. Da quel momento la sua vita è cambiata e adesso vive delle sue passioni.
Il Bumthang come non si era mai visto
Il viaggio in Bhutan con Adventure Overland, prevede l’ingresso dal Nepal. Dopo un primo assaggio di Kathmandu, si esplora la regione del Bumthang, il cui nome significa ‘luogo splendido’. L’itinerario include la visita del Kurje Lhakhang, del monastero di Tamshing e dello Swiss Project, progetto che coinvolge la popolazione locale nella produzione di formaggio, birra, succo di mela e miele. Non mancherà una visita alla valle di Tang, una delle più remote del distretto del Bumthang, attraverso foreste di pini, palazzi e monasteri. Fino al profondo canyon scavato dal fiume, noto come ‘lago infuocato’, dal grande significato religioso per il buddhismo.
Il trekking dell’Orchidea Reale
Da Trongsa, che si raggiunge attraversando lo Yotong La, un passo a 3.600 metri, ha inizio il trekking di 5 giorni dell’Orchidea Reale. Un percorso non impegnativo, grazie a cui è possibile ammirare il tempio di Khasiphey e il tempio di Drongthang, recentemente rinnovato.
L’opportunità è di esplorare, in cinque giorni, la Valle di Probjika, detta anche dell’Orchidea Reale, a stretto contatto con la popolazione che ci vive. Come dice il nome, l’Orchidea Reale è famosa in tutto il Bhutan per essere il luogo dove crescono le orchidee del re. I diversi tipi di orchidea vengono utilizzati dai bhutanesi nella preparazione di due piatti locali noti come “Olatsey” e “Olatcho”. I fiori vengono fatti bollire in acqua per renderli morbidi, per poi aggiungerli ad un mix di spezie varie, tra cui l’immancabile peperoncino e del formaggio fuso.
Il Festival delle Gru dal Collo Nero: una tradizione per la conservazione ambientale
La Valle di Probjikha, con i suoi campi terrazzati circondati da foreste di pini, è la casa invernale delle gru dal collo nero. Al suo centro si erge il Gangtey Gompa, uno dei più antichi e privati monasteri del Bhutan. Qui ogni anno, l’11 di novembre, si svolge il Festival delle Gru dal Collo Nero che, oltre ad essere una celebrazione religiosa, ha anche un forte significato simbolico perché è dedicato alla conservazione ambientale in Bhutan. Infatti, suo scopo è quello di far comprendere l’importanza di proteggere questi uccelli in pericolo di estinzione. Quindi, in Bhutan, nel regno del Drago Tonante con Adventure Overland, i viaggiatori avranno la possibilità di partecipare a un evento unico per la salvaguardia dell’ambiente.
Il viaggio prosegue con una visita del Tempio dal Tetto Giallo di Chimi Lhakhang e della Valle di Punakha, con l’impressionante fortezza-monastero Dzong a Punakha costruita in spettacolare e strategica posizione alla confluenza dei fiumi Pho e Mo (Padre e Madre). Dopo uno sguardo alla capitale Thimpu, si raggiunge il monastero di Taktsang, il Nido della Tigre, costruito su di una parete a picco di 800 metri sulla valle di Paro. Da ultimo, il viaggio in Bhutan con Adventure Overland, propone una visita più attenta di Kathmandu.
Informazioni tecniche:
Bhutan con Adventure Overland. Dall’1 al 18 novembre. 17 giorni, 15 notti. Accompagnato dall’Italia dalla guida Daniela Pulvirenti.
Itinerario: Milano, Muscat, Kathmandu, Paro, Bumthang, escursione nella Tang Valley, Bumthang, Trongsa (inizio del trekking di 5 giorni), Khasiphey, Drongthong, Bemji, Kakaling chorten, Gangtey (fine trekking) e partecipazione al Festival delle Gru dal Collo Nero, Chimi Lhakhang, Punakha, Thimphu, Paro, Taksang, Paro, Kathmandu, Milano.
Quota individuale di partecipazione: a partire da 3.973,00 euro a persona con accompagnatore dall’Italia (per min. 15 pax) – volo intercontinentale incluso
Trekking dell’Orchidea Reale, nel dettaglio: poco impegnativo, si svolge a quote relativamente basse e per una media di 4 h al giorno tra villaggi e monasteri. Ci sarà modo di incontrare la popolazione locale intenta nella lavorazione dei campi, nella preparazione del tè, del burro o della farina.
Highlights dell’itinerario: valle di Tang, una delle più remote del distretto del Bumthang, trekking dell’orchidea reale, attività con la popolazione in villaggio rurale nella valle di Drongthong, Festival delle Gru dal Collo Nero, visita al tempio Chimi Lhakhang e al Punakha Dzong, Taksang, il Nido della Tigre, Kathmandu city toure city sightseeing.
testo di Emma Dalla Libera
INFORMAZIONI:
www.overland-viaggi.com/destinazioni/asia/bhutan/102-bhutan-nel-regno-del-drago-tonante
www.polariseditore.it/autori/daniela-pulvirenti/
ARTICOLI CORRELATI:
www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/dal-nepal-al-bhutan-con-isabella-pratesi/
www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/nepal-piccolo-mondo-ai-piedi-himalaya/
www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/bhutan-srilanka-buddha/