Dall’aspro entroterra abruzzese alle tavole di tutta Italia, gli arrosticini hanno compiuto un viaggio straordinario, conquistando palati e cuori lungo il cammino. Questo street food rustico e saporito, nato dalla tradizione pastorale, incarna l’essenza della cucina abruzzese: semplice, genuina e irresistibilmente gustosa. Scopriamo insieme la storia che ha portato questo umile piatto dalle montagne del Gran Sasso ai food truck delle grandi città, analizzando cosa rende gli arrosticini così speciali e come hanno saputo adattarsi ai gusti moderni pur mantenendo intatta la loro autenticità.

Arrosticini abruzzesi: cenni sulle origini

Gli arrosticini rappresentano una delle specialità culinarie più emblematiche dell’Abruzzo, rinomati ben oltre i confini regionali e nazionali. Questi piccoli spiedini di carne ovina sono diventati un vero e proprio simbolo gastronomico, diffusi in tutta la regione, dalle aree montane fino alla costa.

La tradizione vuole che siano realizzati con carne di pecora o castrato, alternando sapientemente cubetti di carne magra e grasso per esaltarne il sapore. Le origini di questo piatto sono avvolte da un alone di mistero e dibattito. Diverse teorie storiche, talvolta contrastanti, attribuiscono la creazione degli arrosticini a due province abruzzesi: Pescara e Teramo.

Secondo una delle versioni più accreditate, i pastori che abitavano le valli e i monti del Gran Sasso sarebbero stati gli inventori di questa prelibatezza. L’idea sarebbe nata dalla necessità di utilizzare al meglio la carne disponibile, tagliandola in piccoli pezzi e alternandola con il grasso per ottenere un sapore più ricco e variegato.

Lo storico Francesco Avolio propone una teoria che colloca la nascita degli arrosticini in un’area specifica, a cavallo tra diversi comuni della zona del Voltigno. Questi includono Farindola, Villa Celiera, Civitella Casanova, Civitaquana, Catignano e Pianella – località oggi appartenenti alla provincia di Pescara, ma storicamente legate a Teramo.

Un’altra ipotesi, invece, situa l’origine di questo piatto nella valle del Vomano e sul versante teramano del Gran Sasso, in particolare nei comuni di Tossicia, Montorio e Isola del Gran Sasso.

Indipendentemente dalle dispute sulle origini, gli arrosticini sono ormai diventati un patrimonio culinario condiviso in tutta la regione, incluse le province di Chieti e L’Aquila. Nel corso del tempo, ristoratori e produttori hanno sviluppato numerose varianti di questo piatto classico, introducendo versioni piccanti, di fegato, o arricchite con aromi particolari come l’olio di tartufo, contribuendo così all’evoluzione di questa iconica specialità abruzzese.

Se sei in visita in Abruzzo le opportunità per gustare questi deliziosi spiedini sono praticamente infinite. Puoi assaporare gli arrosticini nelle tipiche trattorie di paese, nei ristoranti più rinomati, o durante le numerose sagre estive che animano borghi e città. Ma la tradizione si è adattata ai tempi moderni: per gli amanti di questa specialità che non possono recarsi personalmente in Abruzzo, c’è una soluzione a portata di click. Numerosi produttori locali offrono infatti la possibilità di acquistare arrosticini online, come ad esempio Abruzzo Arrosticini, un e-commerce specializzato nella vendita di prodotti tipici abruzzesi e accessori per la cottura degli arrosticini.

Come si preparano gli arrosticini abruzzesi?

Nonostante la loro apparente semplicità, la preparazione degli arrosticini abruzzesi richiede attenzione ai dettagli e fedeltà alla tradizione per ottenere il risultato autentico. Il loro sapore caratteristico deriva in gran parte dal metodo di cottura unico.

La preparazione della carne segue un rituale preciso. Tradizionalmente, grandi pezzi di carne venivano infilzati su spiedini di legno (detti “cippitill” in dialetto) e poi tagliati con cura in cubetti centimetrici. Sebbene un tempo questo processo fosse eseguito interamente a mano, oggi si ricorre spesso a macchinari per il taglio e la filettatura.

Gli arrosticini vengono cotti su un braciere particolare chiamato “canalina” o “fornacell” nel dialetto locale. Questo strumento, dalla forma stretta e allungata, garantisce una cottura uniforme che conferisce alla carne una croccantezza esterna mantenendo la morbidezza interna.

La succulenza degli arrosticini è dovuta alla presenza di grasso tra i bocconcini di carne. Secondo la tradizione più purista, gli arrosticini vengono conditi solo con sale, senza l’aggiunta di salse o accompagnamenti. Tuttavia, alcune varianti prevedono una spennellata di olio d’oliva con un rametto di rosmarino subito dopo la cottura. Un accompagnamento tipico è il pane grigliato, servito a lato degli arrosticini.

I trabocchi in Abruzzo
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