VOLO GRAVITAZIONALE VICINO ALL’EXPO DI MILANO
Poco prima di Milano, provenendo da Torino sull’A4, all’altezza dell’Expo, non avete mai fatto caso a un grande parallelepipedo rosso. Si staglia imponente davanti alla catena delle Alpi innevate in lontananza. Si tratta dell’Aerogravity, dove si pratica il volo gravitazionale. Vi sarete sicuramente chiesti che cos’era? E’ successo a tutti e non ho resistito a uscire dall’autostrada per andare a scoprire cosa c’era là dentro. Con grande sorpresa si scopre un mondo nuovo, impensabile. Donne e uomini volano sospesi nel vuoto in un grande cilindro di cristallo.
A bocca aperta per osservare le evoluzioni degli atleti
Si rimane letteralmente a bocca aperta nell’ammirare le evoluzioni degli atleti in tuta di volo e casco. Sospinti dal basso da una forte corrente d’aria prodotta da 6 potenti turbine, galleggiano e si muovono velocemente nel tubo. Con leggerissimi movimenti di alcune parti del corpo si permettono repentini e divertentissimi spostamenti. Hanno a disposizione un cilindro di 5,2 metri di diametro e un’altezza di 20 (i primi 8 di cristallo) per volare nello spazio. Le ascese sono vertiginose e poi c’è la caduta libera come prima di aprire il paracadute, dopo un lancio nel vuoto, da un aereo a 4.500 metri d’altezza.
D’accordo, ci vogliono ore e ore di allenamento, ma per provare l’ebbrezza del volo gravitazionale ci vuole ben poco. E così, vestita la tuta, indossati occhiali, tappi per le orecchie e casco, mi sono lanciato in un’avventura davvero adrenalinica. Cinque minuti di breafing con gli istruttori di volo, accesso alla precamera senza telefonini o fotocamere e quindivia, si vola. Basta varcare la soglia e si è subito spinti in alto da un flusso d’aria ad alta velocità. A questo punto è l’istruttore a tenerti per le due maniglie sul dorso della tuta e farti galleggiare per prendere confidenza, a spostarti e darti istruzioni mimate per iniziare a muoverti in autonomia.
Un divertimento nella sicurezza più assoluta
Un divertimento davvero unico, da provare assolutamente, senza timori, perché di rischi non ce ne sono proprio. Tutto si svolge nella sicurezza più assoluta. Dolori articolari, alla schiena, cervicale? Dimenticateli assolutamente. Galleggiare sospesi nell’aria in volo gravitazionale è più o meno come nuotare, immersi in una bellissima acqua, trasparente e leggera.
Al primo approccio bastano un paio di minuti per imparare a muoverti nell’aria, poi, ripreso fiato, l’istruttore ti fa sollevare e roteando ti fa salire in alto, verso l’estremità del tubo.
Un paio di giri in apnea e poi giù, in discesa libera, sempre roteando, con una dolce frenata prima di arrivare alla grata di base, da dove arriva l’aria impetuosa, da far pensare di essere a Trieste quando soffia la bora a 140 all’ora.
Il tutto termina quando l’istruttore ti rimette in piedi e ti accompagna all’uscita. Giusto un attimo di squilibrio per rimettere in ordine il giroscopio del tuo corpo e un grande sorriso ti fa capire di essere transitato per qualcosa di magico.
Una proposta per tutti: allenamento e divertimento nel volo gravitazionale
La struttura dell’Aerogravity è un contenitore di adrenalina, sempre pronto a far divertire, allenare sportivi e forze dell’ordine, ma anche tanta gente comune attratta o solo incuriosita dal volo e dalla potenziale assenza di gravità. Divertimento assoluto anche per i bambini che con la loro leggerezza sembrano delle piume sospinte dal vento.
Naturalmente oltre a fun e training si svolgono anche gare, la prossima delle quali l’1 e 2 maggio, quando si diputerà il 4° campionato italiano indoor nelle specialità Formation Skydiving e Vertical Formation Skydiving , con lo scopo di formare più figure possibili in un tempo stabilito.
Durante tutto l’anno vengono organizzate gare minori, anche in forma privata, da skydiver professionisti, alle quali è possibile assitere gratuitamente per constatare di persona e dal vivo le notevoli abilità dei partecipanti. Per quanto riguarda i progetti interni continuativi il team di Roberto Pacini cura il Disability Project, che permette un volo costruito su misura per le persone con disabilità, con l’aiuto di tutori o briefing personalizzati.
Kids Flight School: un progetto ambizioso per il volo gravitazionale
Molto seguita anche la Kids Flight School, l’ambizioso progetto che ha lo scopo di portare in Italia la disciplina del volo indoor sin da bambini (a partire dai 6 anni) con un corso annuale pari al calcio, al karate, alla pallacanestro, al nuoto, alla danza, e così via.
Quotidianamente vengono ospitati nell’unica galleria del vento verticale in Italia (seconda nel mondo) fino a otto persone contemporaneamente. Progettata da un team internazionale di ingegneri, permette allenamenti militari e civili di singole progressioni o di squadra.
Il team di istruttori è formato da 8 paracadustisti atterrati a Milano dai quattro angoli del pianeta. La mission per niente impossible è di “Everybody can fly”. Coppie, famiglie, gruppi di amici o di colleghi sono i principali clienti della struttura milanese. Bisogna prenotarsi in tempo per volare, vista la grande affluenza. All’interno, oltre a una tribuna circolare per assistere alle evoluzioni degli altri e alle gare, c’è perfino la comodità di un bar, ben servito.
Un fotografo professionista immortalerà le vostre evoluzioni
E siccome mentre voli non puoi farti i selfie. Per questo c’è a disposizione un fotografo professionista che ti farà tornare a casa con un’ottima documentazione foto e video delle tue splendide evoluzioni, ricordo indelebile di un sogno finalmente realizzato.
Una struttura simile (Aerodium), ma più piccola, si trova anche in Slovenia, a Logatec, a metà strada fra Trieste e Lubiana.
testo di Claudio Soranzo
INFO:
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