Ovvero Il Rinascimento della Bicicletta è il titolo augurale scelto per la mostra visitabile all’Impluvium del Palazzo della Triennale a Milano dal 2 marzo al 2 aprile. Una celebrazione dovuta, non solo per l’importanza che “la due ruote e due pedali” ha acquisito come strumento di mobilità urbana sostenibile in città e metropoli europee ed ora sempre più anche italiane, ma come fiore all’occhiello della nostra nuova produttività all’insegna dell’evoluzione e dell’innovazione tecnologica.
“Con la nuova attenzione alla mobilità sostenibile, la bicicletta, da sempre oggetto iconico del design, torna a coprire un ruolo chiave.
Questa mostra re-interpreta il paradigma di una tradizione nazionale: la bicicletta – continua l’arch. Stefano Boeri, neoeletto Presidente della Triennale di Milano – rappresenta non solo un oggetto, ma un pezzo di storia d’Italia che, dal secondo Dopoguerra, affronta la risalita anche attraverso le due ruote. E – conclude – sport, cultura e design trovano un punto d’incontro che dimostra di essere ancora oggi insostituibile”.
Non a caso importante partner de la Triennale e main sponsor della mostra è la Banca IFIS che ha puntato sulla bicicletta come prodotto emblematico di quella rivoluzione che oggi coinvolge intere filiere produttive. Un mondo in continua espansione che conta, solo in Italia, 3000 imprese e 7000 addetti.
Il Direttore Generale Alberto Staccione sottolinea come le opportunità della manifattura digitale unite all’eccellenza del made in Italy coinvolgano anche l’economia e come sia importante creare contaminazione e scambio di esperienze tra imprenditori, istituzioni e mondo economico-culturale.
La cura della mostra è stata affidata a Paolo Manfredi, convinto che la bicicletta sia “il prodotto italiano che meglio incarna la saldatura tra tecnologia, design e stili di vita” e che quello che prima era standardizzato e seriale, oggi possa esplodere “in un enorme varietà di declinazioni, fino alla possibilità di avere una bicicletta realizzata interamente su misura che calza come un abito di alta sartoria”.
Quindici sono le bici esposte lungo tracciati che hanno per tema velocità, coraggio, piuttosto che performance, futuro, territorio, tradizione, sharing, o ancora acciaio, carbonio, titanio e quant’altro. Tra i produttori che hanno voluto esporre i loro capolavori, tutti da scoprire, ecco Cinelli Columbus, Passoni Titanio, Technogym, Fabrica Cycles, Pedemonte, Levriero TT, Taurus, giusto per citarne alcuni. Curiosità pensata per incentivare il salutare traffico su due ruote milanese, è visibile in anteprima la Betride Powered by Zeus che nel giro di poche settimane invaderà pacificamente la città come nuova protagonista del bikesharing.
A ricordare stili di vita, atmosfere, spazi, luci, ombre di un mondo che ha radici profonde duecento anni e un futuro con potenzialità tuttora inimmaginabili, una lunga serie di immagini fotografiche rigorosamente in bianco e nero si rincorrono tutt’intorno lungo le pareti dello spazio espositivo, quasi a incorniciarlo.
La mostra, quale degna ambasciatrice del made in Italy, avrà in programma la prossima tappa niente meno che a Tel Aviv, in occasione della partenza del Giro d’Italia.
Dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 20,30, ingresso libero.
Per informazioni: www.triennale.org/it/ – www.innovationandcraftsociety.com
Maria Luisa Bonivento