CON ORTICOLA, 160 ESPOSITORI RENDONO MILANO GREEN

Vivaismo di ricerca, piante e fiori insoliti, rari e antichi, nella mostra mercato milanese ora alla sua XXIIIa edizione

testo e foto di Maria Luisa Bonivento

Considerata una tra le più importanti vetrine internazionali, con la mission di promuovere e diffondere la cultura del paesaggio e del giardino, dei fiori e delle piante, Orticola ha avuto fin dagli esordi un profondo legame con Milano, città al cui verde ha sempre destinato i propri proventi.  Attualmente l’attenzione di Orticola, tra vari punti verdi della città, è dedicata al Giardino Perego in Via dei Giardini, a pochi passi dall’ormai storica location dell’evento, i Giardini Pubblici Montanelli http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/vivicitta/verde/parchi/giardini_pubblici_montanelli .

“Al piacer mio”, via libera all’estro

Quest’anno, dall’11 al 13 maggio, i 160 espositori tra giardinieri e vivaisti, saranno i veri protagonisti, sia che partecipino per la prima volta o vengano da paesi lontani o che ritornino ogni anno come amici affettuosi.  In quest’edizione progettata con loro, da loro e per loro, gli espositori non sono legati a un tema preciso o uguale per tutti, quindi possono confrontarsi liberamente e sotto lo slogan “Al piacer mio” illustrare ai visitatori per quali piante abbiano provato più attrazione e soddisfazione. Siano piante insolite frutto di esplorazioni geografiche o di esperienze di laboratorio, di coltivazioni particolari o di esigenze commerciali, di curiosità o semplicemente di affezione. Si tratta comunque di un giardino delle meraviglie, con piante insolite o particolari, dalle nuove cultivar alle specie antiche, spesso difficili da ritrovare.

Ad ogni passo una scoperta

Le atmosfere dei giardini d’inverno di fine ‘800 si vivono nel portico di Palazzo Dugnani http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00190/ all’ingresso alla mostra-mercato da via Manin, con felci antartiche e felci a nido d’uccello, kenzie e orchidee del Vivaio il Giardino, che Massimo Semola ha utilizzato per realizzare una sua scenografia ispirata alla Belle Epoque. Poco lontano, la fontana trasfigurata dall’istallazione di Julia Artico, con fiori bianchi e 5 eteree fate d’acqua con il corpo di fieno richiama invece il sapore e la semplicità dei prati. Una piccola serra accoglie i visitatori all’entrata da piazza Cavour con la festosa allegria di fioriture primaverili, opera di “I Giardini e le Fronde” e di Gheo Clavarino che ha creato l’allestimento. All’entrata da via Palestro, si devono a Cristiana Serra Zanetti ed ai Vivai Fratelli Ingegnoli le spettacolari “Morbide accoglienti sculture” impersonate da eleganti piante di gardenia, rigorose opere topiarie, addolcite dal profumo del gelsomino.

Tra cultivar e alberi di farfalle

Impossibile enumerare le piante esposte, dalle palme da 10 cm a 10 metri di altezza resistenti ai climi freddi, al cultivar di erbacee perenni non ancora in commercio in Italia, dalla collezione di Fuchsia botaniche e ibridi, alle Azalee del Diavolo, dalle Tillandsia che per vivere non necessitano di terra alle orchidee esotiche colombiane, ai Notocactus con fiori rosso, viola e gialli alle felci arboree, fino all’albero delle farfalle.

Orticola Arte e GymGiardino le novità

All’interno di Orticola, per la prima volta una sezione sarà dedicata all’arte. L’idea è rinverdire il binomio natura e arte con interventi per la città. Così Claudia Losi ha realizzato il mosaico “Dove sei? Dove abiti?”, un geco in resina e metallo a tessere irregolari, installazione permanente nella facciata della scuola dell’infanzia di via Savona 30, e, visibile alla mostra, l’opera “Untilted Animals”. Nella sezione GymGiardino, che richiama il concetto di movimento, Gabriele Corradi e il suo staff insegneranno a creare sinergia tra movimento e pratica del giardinaggio, aiutando a scegliere posture corrette per evitare di farsi male e di stancarsi, mutuando insegnamenti dall’antica disciplina del Thai chi. Quale utile supporto alla palestra del movimento open air, si presentano attrezzi naturali di semplice realizzazione.

Fuoriorticola, avventura oltre i giardini

Il biglietto d’ingresso di Orticola comprende la partecipazione a numerose conferenze, laboratori e percorsi guidati. Fuoriorticola continua poi nei nove Musei già utilizzati negli anni scorsi e nelle tre nuove mete culturali. La prima è l’Università degli Studi di Milano, che ospita una mostra lunga tredici tappe dedicate alla bellezza dei fiori e al loro uso, mutato nei tempi. La seconda è il Castello Sforzesco, con il suo ciclo di dodici arazzi raffiguranti le stagioni esposto nella Sala della Balla. Il terzo è  il Museo Aurelia Josz, progetto di riqualificazione di un’area adibita a vivaio comunale che ora ospita il Labirinto dei Cereali, il Frutteto dei Patriarchi e il Percorso di Acqua e di Terra. Da non perdere le visite alle serre della biodivarietà a Villa Lonati, agli Orti Fioriti a Citylife ed alla collezione di vasi antichi e piccoli oggetti per giardino siciliani nello Studio del paesaggista Antonio Perazzi.

Orticola sbarca in Cina

Grazie all’accordo con Shenzhen Huatou Investment Co.LDT, importante società di investimenti che spazia dai fiori, alla moda, dall’arte alle proprietà immobiliari, sarà possibile diffondere in Oriente la cultura del giardino e del paesaggio Orticola Style. Ad Orticola sembra non mancare nessuno. Tutte le istituzioni sono presenti, dimostrando rara sinergia per la cultura delle piante. Dall’Associazione per la Diffusione di Piante Amatoriali A.Di.P.A. all’Associazione Botanica Amatoriale A.B.A., dal Garden Club alla Società Ortoflorifrutticoltura Italiana S.O.I., dal Dipartimento di Scienza per gli Alimenti, l’Ambiente e la Nutrizione dell’Università degli Studi di Milano alla Società Italiana Amici dei Fiori, da Italia Nostra a Bosco in Città e finanche Hortives, l’avveniristica banca semi di piante ortive e alimentari.

testo e foto di Maria Luisa Bonivento

Info generali: http://www.orticola.org/orticola/

Info biglietti:  http://www.orticola.org/orticola/?p=10553