Musei e teatri protagonisti della rinascita milanese
Milano riparte dalla cultura, che gioca decisamente un ruolo fondamentale nella rinascita della città. Dai musei alle mostre, dal teatro al cinema, dai festival letterari alla musica, l’estate milanese si anima grazie a un ricco cartellone per tutti i gusti, sempre nel rispetto della sicurezza. Un importante passo avanti per riprendere, per nutrire i sensi e lo spirito, con tanti spunti per famiglie, bambini, giovani e adulti.
Teatro e dintorni, Milano riparte dalla cultura
Lo storico Piccolo Teatro di Milano ha ripreso le sue attività con una serie di spettacoli all’aperto diffusi in tutta la città, dal centro alle periferie. Spazi di teatro: è questo il nome della stagione estiva che si concluderà il 20 settembre e che fa parte del palinsesto Aria di Cultura, progettato dal Comune di Milano. In programma circa 50 recite e dieci dirette video, con artisti del calibro di Marco Paolini, Stefano Massini, Sonia Bergamasco, Paolo Rossi, Michele Serra, Lella Costa, per citarne solo alcuni.
Cuore dell’iniziativa, il chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro Grassi, cui si aggiungono altri luoghi, anche simbolici: Casa Jannacci, storico dormitorio per senzatetto, Casa Chiaravalle, bene confiscato alla criminalità organizzata, divenuto centro di accoglienza, il Chiostro Certosa, la Biblioteca Cassina Anna, Mare Culturale Urbano, che ospiterà le dirette video degli spettacoli del chiostro. E proprio lo spazio Mare Culturale Urbano propone Il Lungomare di Milano: spettacoli teatrali, cinema all’aperto in cuffia, concerti, dj set e karaoke, il tutto in un’ambientazione da “spiaggia in città” con tanto di sabbia, ombrelloni e sdraio.
Rappresentazioni nei cortili e nelle case di ringhiera
Sono previsti solo posti a sedere (circa 70) con servizio al tavolo o in spiaggia e un doppio spettacolo nelle fasce orarie di prenotazione (ingresso gratuito, prenotazione consigliata). Le proiezioni degli spettacoli teatrali per la rassegna Spazi di teatro e dei film per la rassegna Cinema all’aperto in cuffia si terranno in Piazza Cenni di Cambiamento. È possibile acquistare i biglietti per il cinema in loco oppure online sul sito http://www.movieday.it Per saperne di più https://maremilano.org/
Teatro nei cortili è una rassegna nata nel 2008, che viene ripresa dal Teatro della Cooperativa, in collaborazione con Abitare Società Cooperativa e l’Associazione Insieme nei cortili, per riproporre agli abitanti delle storiche case di ringhiera di Niguarda, Dergano e Affori una serie di spettacoli.
Alcuni degli attori comici che da tempo collaborano con il Teatro della Cooperativa hanno deciso di offrire la loro personale visione di quanto è successo in questi mesi di pandemia, raccontando un periodo che ha cambiato la vita di tutti. Teatro nei cortili vuole essere un momento, dopo tante difficoltà, per riflettere utilizzando l’arte della leggerezza e la forza della risata. Un incontro speciale si terrà giovedì 10 settembre all’interno del cortile di via Ornato 7, a Niguarda: Arlecchino e Brighella nel bosco dei giganti. Un appuntamento dedicato ai più piccoli, interamente a tema burattini, scritto e messo in scena da Renato Sarti, cui saranno affiancate alcune lezioni pensate per i bambini, che potranno conoscere meglio questa antica arte: dalla scrittura del testo alla creazione dei personaggi, dalla costruzione della baracca a quella dei burattini, dalla pittura dei fondali alla preparazione di costumi e oggetti di scena.
La rassegna si concluderà martedì 15 settembre a Niguarda, con con il teatro canzone dei Duperdu, alias Marta Marangoni e Fabio Wolf, profondamente legati al quartiere. Milano riparte dalla cultura.
Ricco cartellone al Teatro Parenti, fino a settembre
Molto ricco il cartellone del Teatro Franco Parenti: tanti gli spettacoli da vedere nelle sale interne o ai Bagni Misteriosi, sino a fine settembre. Tra le varie e interessanti proposte, segnaliamo una pièce dalla connotazione fortemente milanese Per seguire la programmazione: https://www.teatrofrancoparenti.it/
Musica, danza, teatro, cinema e arti visive. Vapore d’Estate, sino al 30 settembre, alla Fabbrica del Vapore: una programmazione multidisciplinare condivisa da tutte le realtà attualmente residenti negli spazi di via Procaccini, che vivrà in diversi spazi della Fabbrica, al chiuso e all’aperto, esprimendo l’ecletticità dei dieci laboratori promotori, sostenuti dal Comune di Milano nell’ambito del progetto Spazi al Talento. Si snoderà in diversi percorsi tematici intrecciati tra loro: musica classica contemporanea, jazz, swing, danza, teatro, cinema e videoarte (tutto gratuito ma con prenotazione).
Milano e Torino insieme nel Festival MiTo Settembre Musica
E’ confermato: la 14esima edizione del Festival MiTo Settembre Musica si svolgerà a Torino e Milano dal 4 al 19 settembre, con spettacoli soprattutto all’aperto. Un festival “tutto italiano” che si apre con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Daniele Rustioni, insieme con la violinista Francesca Dego, e si chiude con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini, con il pianista Giuseppe Albanese. Tra i tanti ospiti, i direttori d’orchestra Ottavio Dantone, Michele Mariotti e Alessandro Cadario; il violoncellista Giovanni Sollima e i pianisti Andrea Lucchesini, Davide Cabassi, Filippo Gorini; ben 5 le prime esecuzioni assolute, tra cui una nuova commissione del festival. E, per la prima volta, Radio3 trasmetterà tutti i concerti serali in diretta o differita.
Le due città vogliono unirsi, ancora una volta, per affrontare insieme questo periodo, all’insegna della musica e della cultura: “Ci eravamo abituati a salutare il ritorno di MITO SettembreMusica come segno della ripresa delle attività musicali di Torino e Milano al termine dell’estate – hanno dichiarato i Sindaci di Torino e Milano Chiara Appendino e Giuseppe Sala –. Un modo tutto particolare per riempire di suoni e di idee la vita delle due città, che da tempo condividono quest’avventura. Nel 2020 che stiamo vivendo, la ripresa di MITO prende un significato ancora più forte: fare di nuovo musica per tornare a vivere, superando le difficoltà. MITO ha scelto di resistere e di esistere, trasformando i vincoli in sfide, sapendo di essere un festival fortemente simbolico per la qualità della proposta artistica e per la sua storia popolare, seguito e amato dagli abitanti e dai frequentatori delle due città, oltre che parte dell’immagine internazionale di Torino e di Milano“. Per info e per il programma: http://www.mitosettembremusica.it/it
Milano riparte dalla cultura, con lo sguardo rivolto a Oriente
Un triennio con lo sguardo rivolto a Oriente quello pensato da MilanOltre Festival 2020, che proprio quest’anno avrebbe voluto concretizzarsi nel disegno di un ponte ideale tra il Bacino del Mediterraneo e la Via della Seta. La situazione ha rimodulato il progetto, che vivrà a cavallo di due stagioni: 2020 e 2021. Un’edizione che si svolgerà al Teatro Elfo Puccini e in altri luoghi della città dal 17 settembre all’11 ottobre, espandendosi nel tempo, ma anche nello spazio, con un programma di conferenze in dimensione digitale che porteranno il festival a spettatori di ogni latitudine.
Nella Milano che riparte dalla cultura, sono numerosissimi gli appuntamenti dal vivo tra spettacoli, masterclass, incontri e approfondimenti per celebrare la danza contemporanea internazionale e nazionale. Ai molti artisti italiani si accompagna l’ensemble “mediterraneo” della Compagnie Hervé Koubi con sede a Cannes ma di estrazione multiculturale, con interpreti provenienti da Francia, Italia, Palestina, Bulgaria, Marocco, Algeria, Israele. A inaugurare la 34ma edizione venerdì 17 settembre uno spettacolo di musica dal vivo dal titolo simbolico: TOCCARE-The White Dance, coreografia di Cristina Kristal Rizzo, che ripensa la natura dell’essere e del tempo, necessità tanto più forte dopo i mesi di isolamento forzato e di preclusione del contatto tra i corpi.
Tra le altre esibizioni in programma la performance di SANPAPIÉ A[1]bit, opera di danza itinerante (dal Foyer dell’Elfo Puccini alla stazione del Passante Ferroviario Porta Venezia), Mario Coccetti con la sua S Dance Company che si sdoppia in Whoman? e in Sin.
L’origine della cultura mediterranea
Sempre al Teatro Elfo Puccini, il 23 e 24 settembre sarà la volta di tredici danzatori della Compagnie Hervé Koubi, in scena con un’opera dedicata al tema dell’origine della cultura mediterranea: Les nuits barbares ou les premiers matins du monde. Un lavoro originale che mostra gli aspetti affascinanti dell’incontro fra culture e religioni. Sabato 26 settembre la Compagnia Zappalà Danza, dopo il successo di Corpo a Corpo, propone la seconda parte del progetto di meditazione su Caino e Abele: Come le ali, un’esplorazione utopica della convivenza ottimale, legato all’intesa, al legame che dovrebbe esistere tra gli “organismi animali e vegetali”, alla simbiosi.
E, ancora, tra gli altri, Davide Valrosso in LOVE, Paradisi artificiali, il Balletto Teatro di Torino con due creazioni in prima nazionale, Anemoi e Primitiva Primitiva; l’artista Simona Bertozzi con Tra le linee, una cooproduzione con Torinodanza Festival/Teatro Stabile di Torino, e in conclusione Spellbound Contemporary Ballet che festeggia con il suo quarto di secolo di attività con il nuovo lavoro Spellbound 25 Years.
Per tutta l’estate “Aria di cultura”
Per tutta l’estate, fino al 3 settembre, ogni sera uno spettacolo live con “Un palcoscenico per Milano”: l’edizione 2020 di “Estate Sforzesca”, ospitata al Castello Sforzesco, è il cuore di “Aria di Cultura”, con un totale di 80 appuntamenti, oltre 40 concerti, 20 spettacoli teatrali e 4 di danza, ad ingresso gratuito o a prezzo calmierato. Un grande cartellone che porterà la musica, il teatro, la danza nel cuore della città, diffondendosi in tutti i quartieri, tra chiostri e cortili, biblioteche e musei, spazi pubblici e privati.
Il programma, rintracciabile nel sito Yes Milano, comprende Enrico Ruggeri, nell’ambito de “La Milanesiana” (23 luglio), “Sulla morte senza esagerare”, spettacolo prodotto dal Teatro Franco Parenti” (27 luglio), “Zelig Live Show Summer Edition” (9 agosto), Guido Catalano (28 agosto), Orchestra Verdi (con 2 concerti, il 27 e il 30 agosto). La partecipazione sarà su prenotazione obbligatoria anche per gli eventi gratuiti. L’accesso al Cortile delle Armi sarà contingentato (previsti 360 posti a sedere distanziati tra loro, controllo della temperatura all’ingresso e distanziamento, ad eccezione dei gruppi familiari).
E quest’anno La Milanesiana si rinnova: ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, la nota kermesse culturale che spazia dalla letteratura alla filosofia, dall’economia all’arte alla scienza ha in calendario una serie di appuntamenti dal vivo in Lombardia, da Milano al Lodigiano, sino a Bormio, per poi giungere a Napoli, passando per l’Emilia-Romagna e le Marche.
La XXI edizione si terrà sino al 6 agosto con oltre 40 incontri, 115 ospiti italiani ed internazionali, 5 mostre, 12 città e un tema, scelto dallo scrittore Claudio Magris: “I Colori”. “Questa è stata La Milanesiana più difficile: ho pensato più volte di doverla rimandare – ha sottolineato Elisabetta Sgarbi-. Chi vive in Lombardia ha visto immagini che non potrà dimenticare, ha perso parenti e amici per il Covid, la Milano dinamica e viva si è risvegliata stravolta. Nonostante le difficoltà, non volevo arrendermi al fatto che tutto dovesse essere in streaming, l’idea che la cultura non passi per un’emozione fisica non mi convinceva. Doveva esserci anche una Milanesiana fisica”.
E così il cortile di Palazzo Reale ospiterà il 25 luglio ‘I Colori di Fabrizio De André’, la proiezione del documentario di Walter Veltroni ‘Fabrizio De André e Pfm – Il concerto ritrovato’, con letture di Dori Ghezzi e dello stesso Veltroni; il 27 luglio sarà la volta di I colori della nostra vita. Questo virus che rende folli, spettacolo di Bernard-Henri Lévy introdotto dal giornalista Maurizio Molinari.
Il 29 luglio, nel chiostro del Piccolo Teatro Grassi, andrà in scena una lettura collettiva di La Tregua di Primo Levi. A Sant’Arcangelo di Romagna il 4 agosto Vittorio Sgarbi terrà una lectio illustrata su Guido Cagnacci, Tonino Guerra e Federico Fellini, con il prologo musicale degli Extraliscio. Il 30 luglio al Museo Madre di Napoli si terrà l’apertura della mostra Nuvole e colori, che raccoglie alcune fotografie dell’attore e regista Carlo Verdone, pronto a dialogare, per l’occasione, con il critico cinematografico Paolo Mereghetti.
Il cinema in 50 minuti
A proposito di settima arte, ecco l’Anteo SpazioCinema, che riporta il cinema a Milano, Monza e Treviglio (Bergamo). Oltre alla collaborazione con il Comune per Palazzo Reale, novità di quest’edizione di AriAnteo è lo spazio messo a disposizione dalla Triennale. Non mancheranno anche diverse rassegne, a partire da quella dedicata al design, nonché una parte della programmazione incentrata sul tema dei diritti civili, con incontri e dibattiti.
Rientra sempre nel progetto “Aria di cultura” anche il CineMobile Summer Tour 2020. Protagonista dell’iniziativa, a cura di Cineteca Milano, il mitico camioncino che negli anni Trenta attraversava l’Italia trasformando ogni piazza in una sala cinematografica. Parchi, piazze e cortili di centri culturali e ricreativi di Milano e provincia rivivranno la magia del cinema di una volta, caratterizzato da una dimensione pubblica, collettiva. Milano riparte. Il Cinemobile Fiat 618 del 1936, custodito presso il MIC-Museo Interattivo del Cinema, regalerà al pubblico speciali proiezioni gratuite a cielo aperto.
Il programma? “Tutto il cinema in 50 minuti” è il format proposto: dai fratelli Lumière ai pionieri Georges Méliès e Luca Comerio, dal mondo delle dive fino alla prima animazione, con un cortometraggio a sorpresa alla fine. E ci sarà anche da divertirsi e cimentarsi: già, perché il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente alle proiezioni attraverso quiz, commenti, racconti e suggestioni (tutti i materiali proiettati appartengono all’Archivio Storico di Fondazione Cineteca Italiana). Info: CinetecaMilano.
Musei e mostre protagonisti della rinascita meneghina
Fino al 1° novembre 2020, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini ospita “Inge Morath. La vita. La fotografia”, una retrospettiva dedicata alla fotografa austriaca (Graz, 1923 – New York, 2002), la prima donna a essere accolta nella prestigiosa agenzia Magnum Photos (anche questa iniziativa è parte dei palinsesti culturali Aria di Cultura e I talenti delle donne). “Non appena vede una valigia, Inge comincia a prepararla”, disse di lei il marito, il famoso drammaturgo Arthur Miller.
Una donna tenace, preparata, sempre animata da sincera curiosità, alla quale ci si avvicina attraverso 150 immagini e documenti originali che ripercorrono il suo cammino umano e professionale, dagli esordi al fianco di Henri Cartier-Bresson fino alla collaborazione con prestigiose riviste quali Picture Post, LIFE, Paris Match, Vogue. Si può inoltre visitare, sino al 4 ottobre, la mostra Gauguin Matisse Chagall. La passione nell’arte francese dai Musei Vaticani. Informazioni: tel. 02.89420019. Info https://chiostrisanteustorgio.it/luogo/museo-diocesano-carlo-maria-martini/
Per l’estate la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che conserva capolavori di Leonardo da Vinci, Caravaggio, Raffaello, Bramantino, Bernardino Luini, Sandro Botticelli e molti altri artisti, propone alcune novità, a partire dagli orari di apertura. A luglio e agosto la Pinacoteca Ambrosiana sarà aperta sabato e domenica dalle 14 alle 19, e la sera, dal martedì al venerdì, dalle 18 alle 21. Ogni martedì di luglio e agosto, inoltre, a tutti i visitatori verrà riservato un biglietto d’ingresso ridotto a € 7.
Oltre alle opere della collezione, si potranno poi ammirare due rassegne: la prima, L’anatomia dal Medioevo a Leonardo da Vinci, presenta, nella sala Federiciana, una selezione di volumi, parte del catalogo della Biblioteca Ambrosiana, che consente di tracciare il percorso degli studi di medicina e anatomia dall’inizio del millennio all’epoca in cui fu attivo Leonardo da Vinci. Milano riparte dalla cultura.
L’altra, dedicata alla creatività femminile, propone fino al 6 settembre una serie di documenti di donne che si sono particolarmente distinte nei propri ambiti di lavoro. Ad esempio, alcuni fogli donati dalla poetessa milanese Alda Merini (1931-2009) al Cardinal Gianfranco Ravasi, pagine autografe di Gaetana Agnesi (Milano, 1718-1799) una delle più importanti matematiche di tutti i tempi, prima donna autrice di un libro di matematica e prima a ottenere una cattedra all’Università di Bologna; e poi le lettere a Federico Borromeo di suor Virginia de Leyva (1575-1650), nota per aver ispirato a Manzoni il personaggio di Suor Gertrude, la Monaca di Monza dei Promessi Sposi. Info: tel. 02806921, contatti@ambrosiana.it
Riapre il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia
Per la gioia di piccini (e grandi), ha riaperto anche il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia (inizialmente il giovedì dalle 15 alle 21 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19 con prenotazione online. Fino al 6 settembre, all’interno del Museo saranno previsti percorsi caratterizzati da speciale segnaletica di orientamento e dispositivi per garantire il distanziamento e la sicurezza durante la visita. Che avverrà nelle Nuove Gallerie Leonardo, Spazio e Astronomia, Ferroviario e Aeronavale e nell’esposizione temporanea di immagini satellitari della Terra, “Fragility and Beauty-Taking the pulse of our planet from space”, promossa dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.
Nei tre giorni di apertura settimanale sono proposte visite guidate gratuite per adulti, ragazzi e famiglie con bambini tra i 4 e gli 8 anni, alla scoperta di alcune icone delle collezioni esposte nei grandi spazi o all’aperto: lo spazio esterno Toti (il primo sottomarino costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale); l’area antistante razzo Vega, il modello in scala 1:1 del primo vettore sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea e Avio; il padiglione Aeronavale, la più importante testimonianza della tradizione industriale navale italiana e dell’aeronautica, dagli esordi del volo al futuro dell’aviazione; il padiglione Ferroviario, la suggestiva stazione liberty italiana che racconta cento anni di evoluzione del trasporto su rotaia a partire dalla seconda metà dell’800. E in più… il podcasting: una novità multimediale per arricchire l’esperienza di visita attraverso le voci di curatori ed esperti del Museo, tra i primi a Milano e in Italia a lanciare questo tipo di attività.
A dare il via a questa nuova attività multimediale sarà il podcast Gallerie Leonardo da Vinci, pensato per le Gallerie Leonardo da Vinci, la più grande esposizione permanente dedicata a Leonardo umanista, ingegnere e indagatore della natura. Dal 31 luglio al 2 agosto ecco “Milano Museocity”: per tre giorni i musei milanesi offriranno centinaia di appuntamenti, tra visite guidate, aperture straordinarie e iniziative speciali. Filo conduttore di questa edizione: “Donne protagoniste”, a tema con il palinsesto culturale 2020 “I talenti delle donne”, promosso dall’Assessorato alla Cultura. “Milano MuseoCity” 2020 punterà a mettere in luce non solo le doti di artiste, collezioniste e intellettuali delle donne di ogni tempo, ma anche a valorizzare opere delle collezioni museali milanesi che raffigurano soggetti femminili. Così Milano riparte dalla cultura.
Milano riparte dalla cultura con il Museo Diffuso
Molte anche le iniziative speciali in programma, che consentono a Milano di ripartire dalla cultura: tra queste l’incontro “Museo Invisibile”, durante il quale i diversi istituti avranno l’occasione di presentarsi e raccontarsi al pubblico e che diventerà un podcast scaricabile dai canali di MuseoCity a partire da venerdì 31 luglio. Poi l’itinerario “Museo Segreto”, dedicato a “Le signore dei musei”, permetterà a ogni istituzione partecipante di far conoscere alcune opere della propria collezione ispirate al mondo femminile. Infine la conferenza internazionale “Donne e Innovazione nel Museo contemporaneo”, che sarà trasmessa sabato 1° agosto sul canale Youtube dell’Associazione e che darà vita a un dibattito pubblico.
Ad accompagnare il tutto, “Museo Diffuso”, un percorso virtuale per conoscere meglio i musei aderenti a “Milano MuseoCity”: un approfondimento possibile grazie a una app che fornirà informazioni non solo sui musei, ma anche sulle opere d’arte presenti sulle facciate degli edifici milanesi del XX secolo e su oltre 40 creazioni di street art in realtà aumentata, concesse da MAUA-Museo Arte Urbana Aumentata, per scoprire itinerari cittadini fuori dal centro e dai consueti circuiti dell’arte. Programma completo su www.museocity.it e www.yesmilano.it.
In attesa di “Milano Museocity”, vari musei e sedi del Comune di Milano riaprono le loro sale con nuove iniziative: l’Acquario civico propone la mostra “Confluenze. Letizia Fornasieri”, dedicata al mondo dei paesaggi acquatici della Lombardia, alla flora e alla fauna tipiche di questi ambienti; opere in gran parte inedite che danno seguito al percorso pittorico dell’artista, sempre attenta al tema della natura e della campagna italiana; www.acquariocivicomilano.eu.
Arte contemporanea e musica raccontate al pubblico
Al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea la rassegna “Performing PAC” indaga il rapporto tra arte contemporanea e musica, raccontando tramite opere video, materiali d’archivio, interventi di artisti, critici e curatori, l’interazione tra suono e immagine;
www.pacmilano.it – “Il mio letto è un giardino-Mi cama es un jardín. I tessuti delle donne del monte quichua” è la mostra in corso al MUDEC Museo delle Culture di Milano: una interessante panoramica sulla produzione tessile argentina, grazie all’esposizione di una selezione di esemplari donati al MUDEC nel 2016 da un collezionista privato. Ad arricchire l’esposizione un film/documentario frutto di un lavoro etnografico svolto dai ricercatori del MUDEC nel 2019; www.mudec.it.
I nostri consigli di lettura
Milano riparte dalla cultura. A proposito di milanesità e di cultura, non ci si può esimere dal rendere omaggio a una grande donna che il 31 luglio compie 100 anni. Stiamo parlando di Franca Norsa, in arte Franca Valeri, nata proprio a Milano da una famiglia della buona borghesia lombarda. Celebre attrice e autrice di teatro, cinema e televisione, ma anche scrittrice di talento. Per festeggiarla escono Franca Valeri. Tutte le commedie (La Tartaruga, con la prefazione di un’altra milanese, Lella Costa) e La Ferrarina-Taverna (Einaudi), testo finora inedito, uno dei quattro atti unici che la Rai aveva commissionato a Franca Valeri, andati in onda nel 1970.
Come non inchinarsi di fronte alla bravura di chi ha creato personaggi come la “Signorina Snob”, Cesira la manicure? Per non parlare della protagonista del film “Il Vedovo” di Dino Risi, ossia l’altrettanto indimenticabile Elvira Almiraghi, la ricca sciura milanese sposata all’imprenditore Alberto Nardi, ribattezzato “Cretinetti”. Mitica Franca Valeri, lei con la sua Milano, le sue atmosfere, i suoi pregi e difetti.
Cosa c’è di meglio di una passeggiata a piedi per conoscere più da vicino una città e scoprirne magari gli aspetti meno noti ed evidenti? Nel suo nuovo libro In Cammino. Itinerari tra emozioni e storie (Vallardi) il giornalista Maurizio Bono dedica un intero capitolo al capoluogo lombardo: “La metropoli è davvero il posto perfetto per mettere alla prova il nostro piccolo teorema secondo il quale andare a piedi è, otre che il più naturale, anche il modo più versatile per muoversi nello spazio e nel tempo”. Si parte dalla stazione di Rogoredo, si passa dal centro, da Porta Nuova, dalla Bicocca e si ritorna al Duomo, per assaporare con calma la città.
Milano da scoprire a piedi
In Milano adagio (Enrico Damiani Editore) la giornalista e scrittrice meneghina Teresa Monistiroli non offre scorciatoie, ma “allungatoie”, che sanno portare lontano. Milano riparte. Pagina dopo pagina, si assapora il piacere di una passeggiata da flâneur, tra chiostri e bistrot, musei e panchine. Con calma, senza correre, per gustarsi la città anche solo ammirando un quadro o sedendosi a un caffè, riflettendo sulla qualità delle proprie giornate.
E’ uno storico quartiere popolare di Milano, ma da qualche anno è anche uno tra quelli di maggior tendenza. E’ l’Isola, che viene raccontata con dovizia di particolari nel libro Guida all’Isola (di Milano), scritto da Mauro Morellini, editore che ha scelto proprio questa zona per la sua omonima casa editrice, e da Gianluca Pomo. Le “anime” della zona, la sua storia, gli aspetti legati alla creatività, alla multiculturalità, alla solidarietà e alla vita by night, con anche una parte dedicata alle attività commerciali legate alla quotidianità. Un ritratto sentito e appassionato di un quartiere annesso alla città solo nel 1873, caratterizzato dalle tipiche case a ringhiera. Che accanto alla modernità e all’architettura all’avanguardia di piazza Gae Aulenti con il Bosco Verticale, conserva elementi delle sue radici e del suo passato, dal Santuario di Santa Maria alla Fontana alla Fonderia Napoleonica Eugenia.
Le storie di chi ha costruito il Duomo
In Scolpiti nel marmo (Mondadori) Teresa Signorini narra le storie di chi ha costruito il Duomo di Milano, parlando di “un tempo sospeso che è oggi e ieri, ora e allora, è costellato di rimandi e ritorni, e racconta, romanzandoli, alcuni episodi legati alla vita di personaggi che sono entrati in relazione con il Monumento”. Dal Medioevo al Rinascimento, dall’età borromaica all’illuminismo, dalle Cinque Giornate alle guerre mondiali, sino ai giorni nostri, un viaggio in cui passato, presente e futuro si fondono, a partire da quel marmo di Candoglia che si è concretizzato in un monumento unico al mondo.
Voci raccontate a più voci
“Quella che avete fra le mani più che una guida è una raccolta di storie, spesso interconnesse, raccontate a più voci; uno spaccato trasversale, quasi un carotaggio; una selezione di luoghi attraverso i quali ho ricostruito la storia di Milano”. Così Manuela Alessandra Filippi racconta il suo lavoro Milano nascosta (Hoepli), diviso in dieci capitoli, organizzati in senso cronologico e di genere: dalla città romana alla città del Terzo Millennio. Un libro che si può leggere anche seguendo un proprio personale filo conduttore, passando da un’epoca all’altra, scegliendo liberamente come arrivare all’ultima pagina, alla ricerca delle chicche della città nascosta per eccellenza.
Nel racconto la malavita del dopoguerra
Milano e la “ligera”, ossia la malavita del dopoguerra. Una parte della storia della città, ricordata anche in canzoni come “Ma mi…”, scritta da Giorgio Strehler e cantata da Ornella Vanoni. E di questo mondo parla un graphic novel appena uscito: Milano Criminale-La rapina del secolo (NPE), il primo adattamento a fumetti tratto dal romanzo omonimo di Paolo Roversi (Mursia). Via Osoppo, 27 febbraio 1958. Una banda di rapinatori assalta un furgone portavalori della Banca Popolare, e i giornali titolano “La rapina del secolo”: nessuno sparo, nessun ferito e seicento milioni di lire rubati in pochi minuti.
Un’azione rimasta nella memoria: “Anche Milano ha avuto i suoi eroi criminali -scrive Roversi-. Erano gli anni del boom economico. Dell’uomo sulla Luna, delle grandi passioni politiche e loro rapinavano le banche, assaltavano i furgoni portavalori. Sfidavano la polizia in sparatorie a volto scoperto. Amavano i soldi e la bella vita, avevano le donne più affascinanti, bevevano champagne e indossavano abiti firmati. Volevano conquistare la città, e l’hanno presa con la forza”.
“Volevo raccontare una storia dedicata agli ultimi. La vicenda è ambientata alla periferia di Milano, in una casa popolare occupata, di corte, alla vigilia di un afoso Ferragosto”. Fabrizio Vangelista, milanese doc, è da poco in libreria con La festa del giorno dopo (Morellini Editore). Ventiquattro capitoli che vedono protagonisti Cettina, ex operaia disoccupata, il suo amico Luciano detto lo Zingaro. Sta per uscire di prigione e lei vuol preparare una festa a sorpresa, e Pistacchio, tossicodipendente con un primato di rapine fallite. Uno spaccato di vita dalle tante sfaccettature.
testo di Paola Babich
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