Milano da leggere. Milano? Da bere, certo. Ma anche da leggere. Poichè la città della Madonnina, del Salone del Mobile, delle fashion week è una delle Cities of Literature dell’UNESCO. Vale a dire una di quelle città con un’eredità letteraria importante, ricche di librerie e biblioteche. Qui libri e grandi autori rivivono anche grazie ad eventi e iniziative hi tech. Milano, inaspettatamente, ha molto da raccontare ai booklovers attraverso i brani degli autori più (o meno) famosi che l’hanno descritta nelle loro opere.
Milano è, insomma, un palcoscenico letterario dove le pagine dei libri prendono vita tra le sue strade. E’ facile, per turisti lettori e insider, perdersi tra piazze e circonvallazioni. Bello è scoprire i luoghi resi celebri da romanzi e scrittori. Facile andare alla ricerca degli angoli più insoliti e nascosti, tra i palazzi ottocenteschi, le abitazioni liberty e déco. E’ interessante girare per i quartieri dove si sta imponendo il nuovo skyline cittadino.
Milano da leggere, grazie ad un portale
Gli appassionati di letteratura e cultura hanno a loro disposizione un’opportunità unica di esplorare Milano attraverso percorsi tematici ispirati a opere letterarie. Ad aiutarli, infatti, c’è il portale www.letmi.yesmilano.it che propone una serie di itinerari nei quartieri milanesi, seguendo personaggi immortali e vivendo, quasi da protagonisti, storie sempre affascinanti. Sono ventuno i percorsi previsti ma ognuno può crearsi itinerari personalizzati sulla base dei suoi interessi, del tempo a disposizione e della zona di Milano in cui si trova.
Ogni percorso è un invito a immergersi in atmosfere uniche, un viaggio nel tempo, tra pagine di libri e suggestioni poetiche, guidati da romanzi, memorie e racconti.
Milano è stata protagonista o sfondo di tante opere letterarie. Da Manzoni a Hemingway, passando per poeti moderni e scrittori contemporanei, la città ha sempre avuto un ruolo da comprimaria nella narrativa italiana e internazionale. E www.letmi.yesmilano.it porta alla scoperta di questi luoghi, trasformando una passeggiata in un’esperienza culturale.
Pronti per un viaggio letterario squisitamente meneghino? Ecco qualche suggerimento.

Milano da leggere: Manzoni, Renzo e Lucia
Non si può partire per un viaggio letterariamente milanese senza citare Manzoni e il suo I Promessi Sposi che si svolge, in gran parte a Milano. E’ la Milano del Seicento, colpita dalla peste e dalla carestia dove Renzo si aggira e partecipa, senza volerlo, all’assalto ai forni e ai moti di piazza. Allora lo si segue da quando, dopo aver costeggiato il Lazzaretto, entra da Porta Orientale (oggi è Porta Venezia), percorre l’odierno Corso Venezia e si dirige verso Via Cappuccini, dove un tempo c’era il convento dei frati a cui Fra Cristoforo lo aveva indirizzato.
Poi Renzo prosegue verso il Duomo, passa per Piazza Mercanti e arriva in Piazza Cordusio e, seguendo la folla, si trova in via Santa Maria Segreta, di fronte al palazzo del Vicario. LetMi suggerisce anche soste al Lazzaretto e alla sua chiesa di San Carlo (descritta nel romanzo) e due deviazioni: una, doverosa, a Casa Manzoni , in via Morone, a due passi da Piazza della Scala, e l’altra, all’interno del Cimitero Monumentale, al Famedio, ultima dimora del Manzoni e di altri personaggi famosi come Quasimodo e Carla Fracci, Giorgio Garber e Dario Fo, solo per fare qualche nome.

Milano da leggere: Addio a Hemingway
C’è anche Hemingway tra gli autori che hanno descritto Milano nelle loro opere. Lo scrittore americano, infatti, soggiornò a Milano durante la Prima Guerra Mondiale e LetMi suggerisce un percorso nei luoghi che hanno ispirato il suo romanzo Addio alle armi. C’è l’Ospedale della Croce Rossa Americana in via Armorari 4 (lo ricorda una targa) dove Hemingway rimane, convalescente, per tre mesi. Ma anche l’Ospedale Maggiore che in quegli anni era ancora ospitato nella sede originaria della Ca’ Granda (oggi è l’Università degli Studi di Milano).
E la Galleria dove si ferma per un aperitivo o per cenare, il Caffè Cova dove compra una scatola di cioccolatini per Catherine, la donna di cui si è innamorato. Hemingway (o meglio il suo alter ego letterario) attraversa Parco Sempione in carrozza per una passeggiata estiva con Catherine o per andare all’Ippodromo San Siro, altra meta suggerita da LetMi, dove il giovane Hemingway scommette sulle corse dei cavalli.

Una sottile Linea Blu nella Milano da leggere
La linea M4 della metropolitana (per i milanesi, la Blu) è un viaggio in ventuno tappe (quante sono le stazioni) dall’aeroporto di Linate al centro storico fino al quartiere di San Cristoforo. E’ anche un viaggio metropolitano lungo la straordinaria storia letteraria della città. A Linate, porta di casa della città, i personaggi della letteratura passano senza fermarsi, come Andrea in Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino o Alice in La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano.
Nei dintorni di Piazza Dateo (altro pit stop della Blu) la scrittrice Ada Negri raccontava di ascoltare la musica di un violinista e Gadda ricordava via Pisacane nel suo L’Adalgisa. E sePiazza Tricolore e il monumento disegnato da Aligi Sassu vengono ricordati da Oreste del Buono ne La vita sola, Camilla Cederna (ne Il mondo di Camilla) parla di Piazza San Babila e Sciascia racconta il supplizio di una presunta strega impiccata in Piazza Vetra (lo si legge ne La Strega e il Capitano).

Giallo Milano
Milano capitale della moda ma anche del crimine. Quello reale ma anche quello virtuale. Quello della cronaca nera ma anche quello dei romanzi gialli. E allora tutti pronti a seguire i personaggi di Giorgio Scerbanenco ma anche le tracce del maresciallo Binda (uscito dalla penna di Piero Colaprico e Pietro Valpreda) che si aggira per il quartiere bohèmien di Brera o negli scenari più periferici come quello di Baggio. C’è anche il commissario Ambrosio (creatura di Renato Olivieri) che indaga i crimini e i delitti della buona borghesia meneghina che vive in Largo Richini, all’ombra della Torre Velasca e del Duomo. Ma come dimenticare Giuseppe Genna che fa muovere il suo ispettore Lopez tra le vie e tra i viali intorno all’Ortomercato, il quartiere dormitorio di Quarto Oggiaro e il carcere di Opera?
Tutte esperienze culturali coinvolgenti che uniscono storia, arte e narrativa. Pensate per lettori appassionati ma anche per curiosi esploratori urbani a cui viene proposto di vedere Milano sotto una luce nuova e affascinante.
testo di Enrico Saravalle
