E’ il pluripremiato maestro coreano Myung-Whun Chung a dirigere la grande tragedia Madama Butterfly al Teatro La Fenice di Venezia fino al prossimo 26 marzo. Vincitore nel 2015 del Premio Abbiati, il maestro coreano è stato proclamato «Artista dell’anno» in Giappone, mentre nel 2013 il Teatro La Fenice gli ha conferito il Premio “Una vita nella musica”.
Accanto a Myung-Whun Chung , a cui è affidata la direzione musicale dell’opera di Giacomo Puccini, vi è la regia di Àlex Rigola, e le scene e i costumi dell’artista giapponese Mariko Mori . Madama Butterfly, tragedia giapponese in due atti di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica è tratto dal racconto omonimo di John Luther Long, e dalla tragedia omonima di David Belasco. In questa occasione lo spettacolo è magnificamente proposto nell’allestimento prodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice nel giugno 2013 come progetto speciale della 55^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Le scene e i costumi sono dell’artista giapponese contemporanea Mariko Mori, già autrice di installazioni ispirate all’intersezione tra l’antica tradizione culturale nipponica e i più sofisticati mezzi tecnologici contemporanei. Infatti utilizzando strumenti multimediali e materiali d’avanguardia e valendosi dell’originale head design di milliner by Kamo, Mariko Mori propone un contenitore scenico e un set di costumi e accessori di inconsueto impatto visivo, che trasporta in un immaginario astratto, rivolto al futuro ma nutrito anche di una filosofia zen, evidenziando il drammatico rapporto tra sfruttati e sfruttatori che è alla base della drammaturgia pucciniana.
Notevole anche la regia dello spettacolo, opera del regista spagnolo Àlex Rigola, già direttore per molti anni dell’innovativo Teatre Lliure di Barcellona e dal 2010 della sezione Teatro della Biennale di Venezia. Si affiancano all’opera in corso al Teatro La Fenice, il light designer Albert Faura e le danzatrici Inma Asensio, Elia Lopez Gonzalez, Sau-Ching Wong e Marta Zollet.
Madama Butterfly è andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 ed è stata più volte rimaneggiata da Puccini negli anni successivi. Sul piano musicale l’opera viene proposta nella versione definitiva pubblicata nella partitura a stampa del 1907, presentata in francese a Parigi nel 1906 e in italiano a New York nel 1907.
Con Myung-Whun Chung che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, preparato dal maestro Claudio Marino Moretti, è presente un cast che vede impegnati il soprano Vittoria Yeo nel ruolo di Cio-Cio-San, il mezzosoprano Manuela Custer in quello di Suzuki, il tenore Vincenzo Costanzo in quello di Pinkerton, il baritono Luca Grassi in quello di Sharpless e il tenore Luca Casalin in quello di Goro; Julie Mellor sarà Kate Pinkerton, William Corrò il principe Yamadori, Cristian Saitta lo zio bonzo. Nei ruoli minori di Yakusidé, il commissario imperiale, l’ufficiale del registro, la madre di Cio-Cio-San, la zia e la cugina si alterneranno gli artisti del Coro Ciro Passilongo, Salvatore De Benedetto, Carlo Agostini, Emanuele Pedrini, Marco Rumori, Eugenio Masino, Simona Forni, Marta Codognola, Manuela Marchetto, Alessandra Vavasori, Alessandra Giudici, Sabrina Mazzamuto.
Lo spettacolo proposto con sopratitoli in italiano e in inglese, dopo la serata inaugurale del 18 marzo scorso, vede altre due prossime rappresentazioni: giovedì 24 marzo alle ore 19.00 e sabato 26 marzo alle ore 15.30. Un appuntamento da non perdere, alla Fenice a Venezia.
Enrico Gusella