A Verona prende il via il prossimo 27 maggio la V edizione del Festival della Bellezza, un’originale ed affermata rassegna ispirata a Shakespeare, Dante e Mozart, ma anche un’importantissima kermesse, punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza e le diverse espressioni culturali.
Promosso dal Comune di Verona, il Festival è organizzato dall’associazione Idem con la direzione artistica di Alcide Marchioro.
Il Teatro Romano, il Teatro Filarmonico e il rinascimentale Giardino Giusti saranno gli spazi scenici degli eventi ideati in format teatrale, con concerti e spettacoli in prima nazionale.
Il focus di questa quinta edizione è sugli anni 60 e 70, una stagione di grande fermento culturale e artistico.
E’ Philip Glass, icona mondiale della musica, ad aprire domenica 27 maggio (ore 21,30) nella cornice del Teatro Romano la V edizione del Festival. Nato a Baltimora nel 1937, Glass in ambito musicale ha dato vita a progetti innovativi e ad una larga collezione di nuove musiche. Capofila del minimalismo ha influenzato l’evoluzione musicale contemporanea con opere eseguite da alcuni dei maggiori interpreti e orchestre come Gidon Kremer e i Weiner Philharmonicher, Gustavo Daumel e la Los Angeles Philharmonic. Molto famose le sue composizioni per il teatro, in particolare Samuel Beckett e Bob Wilson, e le colonne sonore di film come “The Truman Show”, “Kundum”, “The Illusionist” e “The Hours”. Glass sarà accompagnato dal pianista e compositore Dennis Russell Davies. Ma l’attenzione del Festival sarà anche sul fenomeno della canzone d’autore e in tal senso sono le presenze di Gino Paoli (28 maggio) e Ivano Fossati (29 maggio).
Gino Paoli tra i più noti cantautori e musicisti italiani, ha scritto e interpretato brani come “Il cielo in una stanza”, La gatta, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d’amore, Quattro amici, e ha composto musiche per colonne sonore. Martedì 29 maggio sarà la volta di Ivano Fossati, considerato anch’ egli uno dei più importanti autori del panorama cantautoriale italiano, che nel palcoscenico del Teatro Romano si esibirà con una riflessione sul teatro-canzone di Giorgio Gaber e la sua affascinante unicità.
Un evento dedicato all’ispirazione del Festival avrà luogo il 30 maggio in una lectio di Umberto Galimberti, nel corso della quale la Bellezza sarà svelata come “segreta legge della vita”.
Il 6 giugno di scena sarà Catherine Deneuve, musa e interprete di capolavori surrealisti e della Nouvelle Vague, che ripercorrerà insieme al critico Gianni Canova la carriera e gli incontri con artisti che hanno segnato la storia del cinema.
E ancora, Fabrizio De André e la sua arte poetica il 7 giugno in una lezione-concerto ideata per il Festival da Morgan e l’estroso lirismo di Lucio Dalla il 2 giugno in un concerto omaggio di artisti con cui ha collaborato.
Il 10 giugno un evento inedito di Stefano Bollani, in un racconto al pianoforte su eccentrici artisti di jazz, classica e canzone in cui il talento funambolico del pianista si fonde con l’ironia e la cultura musicale del narratore. Ed eccentricità e talento in scena anche l’8 giugno con Goran Bregovic, compositore unico nel panorama internazionale per commistione di generi e sonorità, in concerto al Teatro Romano col nuovo disco Three Letters from Sarajevo e i suoi classici.
Una sezione del Festival sarà riservata ai Maestri dello Spirito: Massimo Cacciari in Romantik: filosofia e musica indaga le relazioni tra Beethoven, Chopin e filosofi e gli artisti che hanno impresso una svolta nella fenomenologia dello spirito; Philippe Daverio esplora le dirompenti esperienze di Vivaldi, Dante e Giotto come capostipiti dell’arte moderna; Alessandro Piperno mette in contrapposizione i fondatori del romanzo Stendhal e Flaubert; Fabrizio Gifuni racconta la sua esperienza attoriale in Scena e retroscena di Freud a teatro; Massimo Recalcati propone una riflessione sull’”immagine dell’inesprimibile” attraverso l’analisi di grandi pittori tra Otto e Novecento; Luigi Lo Cascio e Gloria Campaner portano in scena la poetica russa del primo Novecento con Esenin e Rachmaninov; Vittorio Sgarbi si confronta con il genio del Rinascimento nel suo nuovo spettacolo Leonardo. E altra prima teatrale è quella di Federico Buffa sui bivi esistenziali di grandi personaggi che hanno segnato anche la nostra storia, come i Beatles, Pelé e Stanley Kubrick.
Enrico Gusella