FESTIVAL BOLZANO DANZA
GRANDI NOMI E GIOVANI REALTA’ DELLA SCENA CONTEMPORANEA
di Enrico Gusella
Grandi nomi e giovani realtà si incontrano in cartellone
Ha preso il via giovedì 12 luglio la 34ᵃ edizione del Festival Bolzano Danza/Tanz Bozen (prosegue fino al 27 luglio), che si sviluppa tra i grandi nomi della scena mondiale e le giovani realtà della scena contemporanea. Corpi forgiati alla danza, corpi performativi, esperienze sensoriali e pluridisciplinari si incontrano nel cartellone di quest’anno.
Organizzato dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e sotto la direzione artistica di Emanuele Masi, il Festival conta su 35 rappresentazioni, di cui 6 in prima nazionale, 2 in prima assoluta e 4 coproduzioni. le rappresentazioni saranno ospitate nelle sale del Teatro Comunale, al Museion – Museo di arte contemporanea di Bolzano, in parchi cittadini e al NOI Techpark, a Vadena e Renon. L’ouverture del Festival è stata a Museion giovedì 12 luglio con il progetto site specific Argon del coreografo Fabrizio Favale in collaborazione con il collettivo multimediale ZimmerFrei. Mentre le danze in teatro si aprono il 13 luglio (Teatro Comunale ore 21) con Bill T. Jones, e la sua storica compagnia americana con due capolavori del suo repertorio che mettono in dialogo il movimento con la musica di Schubert e Mendelssohn eseguita dai Solisti dell’Orchestra Haydn: Story/ e D-Man in the Water.
Il ritorno di Helena Waldmann sulla scena
Un gradito ritorno al Festival è quello di Helena Waldmann, coreografa tedesca attratta dall’attualità e da riflessioni sul presente che in Good Passports Bad Passports indaga il tema dei confini territoriali e umani (16 luglio Teatro Comunale ore 21). A seguire, il 18 luglio (ore 21) il debutto assoluto della compagnia di Roberto Zappalà: Liederduett. Un lavoro bipartito in cui il coreografo catanese porta in scena quattro danzatori uomini, un controtenore e un pianista per raccontare il primo lutto fratricida – la storia biblica di Caino e Abele – e una possibile redenzione . Mentre Michele Di Stefano, curatore della sezione OUTDOOR di Bolzano Danza, sarà in scena al Teatro Comunale il 19 luglio (ore 21) con Bermudas_Tequila Sunrise – prima assoluta del Festival – un lavoro per dieci interpreti ispirato alle teorie del caos. Di Stefano costruisce una scena carica di tensione relazionale, giochi di attrazioni e repulsioni in un assetto scenografico di grande impatto visivo. E per la prima volta a Bolzano Danza, la serba Dunja Jocic che presenta un’ inquietante e potente duetto maschile incentrato sulle relazioni claustrofobiche che creano dipendenza: Don’t talk to me in my sleep (20 luglio, Teatro Studio ore 21).
Stili diversi per coniugare gli opposti
Ma attesissimo è il debutto in esclusiva nazionale di 10000 Gestes di Boris Charmatz. Coreografo, direttore del Musée de la Danse di Rennes, Charmatz ama stupire con progetti che si interrogano sullo stato mentale e intellettuale della danza oltre che fisico. Da qui muove 10000 Gestes in cui l’autore, capofila della non-danse negli anni ’90, si riconcilia con la storia della post modern dance e con gli impulsi dei suoi 17 interpreti per costruire un’ode all’impermanenza del gesto (23 luglio Teatro Comunale ore 21).
Punk e rock nel rigore coreografico
E altro artista iconoclasta è lo scozzese Michael Clark, figura di riferimento della danza mondiale sin dagli anni Ottanta. Punk e rock, elegante e trasgressivo Clark sa coniugare gli opposti nel rigore coreografico. Per il suo nuovo tripartito spettacolo, in prima nazionale a Bolzano Danza, to a simple, rock’n’roll … song. prende spunto dalla musica e si lascia guidare da Erik Satie, Patti Smith e David Bowie (25 luglio Teatro Comunale ore 21).
Per la prima volta in Italia un ironico duetto sul passo a due
E il 26 è di scena al Teatro Studio (ore 21) la coreografa catalana Lali Aygudadé con un nuovo quartetto dal titolo iU an Me, costruito sulle reazioni umane di fronte a eventi tragici. E compagnia associata al Festival, è Gauthier Dance//Theaterhaus Stuttgart , ospite regolare per il triennio 2018-2020. Per la serata conclusiva del 27 luglio presenta in Teatro Studio Ballet 102, ironico duetto sulle posture del passo a due per la prima volta in Italia, e in Sala Grande tre attesi debutti. Nel nuovissimo Mixed Bill si annoverano gli omaggi a due icone della danza, Pina Bausch e Louise Lecavalier, rispettivamente firmati da Marco Goecke ed Eric Gauthier, e la creazione della canadese Virginie Brunelle insieme al blockbuster Minus 16 di Ohad Naharin, che non mancherà di far ballare tutti gli spettatori.
Un nuovo percorso di visione del panorama e della danza
Infine, per la sezione “OUTDOOR”, il curatore Michele Di Stefano, ha pensato a un coacervo di esperienze multidisciplinari e performative volte a costruire un nuovo percorso di visione del panorama (luoghi geografici) e della danza. Un programma che alterna eventi di 24 ore di durata tra musica e danza come quello firmato da Roberta Mosca e Canedicoda (14-15 luglio, Musica per un giorno, Museion) ad intensi assoli come dont’ be frightened of turning the page di Alessandro Sciarroni (24 luglio Cantina Laimburg -Vadena ore 21). La danza corale si dispiega nel rito di ‘conservazione della specie’ messo in atto da Claudia Castellucci (14 luglio, Verso la specie, Parkhotel Holzner, Renon, ore 18.30) e in Flaming Doors di Maurizio Saiu mentre Lorenzo Bianchi Hoesch propone un’installazione interattiva e partecipativa in cuffia (16 luglio NOI Techpark ore 18). Lo stesso Michele Di Stefano ha pensato a danze di coabitazione e relazione (17 luglio Meteorologia, Parco delle Semirurali ore 21) nonché a una visione prospettica del paesaggio urbano con la performance Veduta (23,24,25 luglio Cassa di Risparmio, Piazza Walther). E ancora la Secret Performance con autore e luogo sconosciuti e un site specific di cui non si conosce la fine, anzi lo spettatore è invitato a ‘provarne una’ delle tre proposte da Strasse (18-19-26-27 luglio, The End Sala prove del Teatro Comunale). A Bolzano, un grande appuntamento con la danza da non perdere.
Per informazioni: www.bolzanodanza.it