Trevignano Romano – Lungolago

Eventi a Trevignano Romano. “Ho giocato 3 numeri al lotto, 25, 60, 38” recita la canzone scritta per Peter Wan Wood. Ma ora tutto ruota sul 7, come 7 erano le cantanti che quest’anno lo hanno ricordato al Festival “Caro… swing”. Tappa importante, chiude una fase, un periodo di coronamento per chi è cresciuto con le note (7) allegre di un genio assoluto.

Anche il settennato per ricordare Renato Carosone – quindi – è trascorso, senza mai esser interrotto, neanche da una pandemìa. Ed è dove riposa che la folla accorre ogni anno all’appuntamento con la nostalgìa, con le risate e con lo swing. Motivo in più – a inizio estate – per visitare questo romantico paesino adagiato sulle rive del lago di Bracciano, a mezz’ora da Roma, frequentato da artisti e intellettuali.

Storia artistica di Renato Carosone: eventi a Trevignano Romano

Cantautore, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano. Pianista classico e jazzista, è stato uno dei maggiori autori e interpreti della canzone napoletana e della musica leggera italiana nel periodo collocabile tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni novanta, avendo fuso ritmi della tarantella con melodie africane e americane e creato una forma di macchietta, ballabile e adeguata ai tempi.

Fra i suoi maggiori successi si ricordano: Torero, Caravan petrol, Tu vuò fà l’americano, ‘O sarracino, Maruzzella e Pigliate ‘na pastiglia. Carosone è stato anche uno dei due cantanti italiani (l’altro è stato Domenico Modugno) ad aver venduto dischi negli Stati Uniti senza inciderli in inglese.

eventi a Trevignano Romano
Renato Carosone

Finalmente arriva la fama

Il primo successo commerciale dell’artista napoletano fu Maruzzella, composta da Carosone su testo di Enzo Bonagura in quello stesso anno. Accanto a Maruzzella, Carosone pescò tra i successi della musica napoletana di quegli anni e li fece suoi, arrangiandoli secondo il proprio gusto.

Tra questi ci furono Malafemmena di Totò, Scapricciatiello, lanciata da Aurelio Fierro alla Piedigrotta Bideri del 1954, e Anema e core, che una notte del 1955, a Napoli, per esaudire il desiderio di un cliente, Carosone presentò con la propria voce.

Canzoni protagoniste degli eventi a Trevignano Romano

A queste, si aggiunsero La donna riccia di Domenico Modugno, arricchita da una serie di vocine metalliche (già presenti ne …e la barca tornò sola), Eh, cumpari, Eufemia, La pansè, cantata da Di Giacomo (prima posizione nei Paesi Bassi per quindici settimane), ed Eternamente (o Arlecchinata), trasposizione carosoniana del brano Limelight, tratto dalla colonna sonora del film Luci della ribalta di Charlie Chaplin.

Alcuni di questi pezzi fecero parte di Carosello Carosone nº 1, il primo 33 giri del complesso. Di questo periodo furono anche una canzoncina ironica, “Stu fungo cinese“, scritta in coppia con Danpa, e un pezzo strumentale, Pianofortissimo, due brani che vennero inseriti nel secondo long playing della formazione.

Il 7 settembre 1959, al culmine del successo, Renato Carosone si ritirò inspiegabilmente dalle scene. L’annuncio avvenne durante la trasmissione televisiva Serata di gala, presentata da Emma Danieli. Per gli italiani fu uno shock: non era comprensibile come un musicista al massimo della fama avesse potuto abbandonare tutto senza spiegazioni. Alcuni settimanali scandalistici dell’epoca motivarono quella decisione persino con un voto di Carosone alla Madonna, ipotesi che non si poteva scartare a priori, risaputo il profondo senso religioso del napoletano.

Il 6 gennaio del 1987 Renato Carosone insieme ad Antonio e Marcello ritorna dopo tanti anni in televisione nell’ultima puntata di “Fantastico” con Pippo Baudo su Rai 1, eseguendo un medley dei suoi più grandi successi rivisitati in chiave acustico/elettronica.Carosone dichiara a Baudo e a milioni di italiani che Antonio e Marcello hanno il suo stesso “gruppo sanguigno”. Carosone chiuse il decennio sul palcoscenico dell’Ariston, partecipando al Festival di Sanremo del 1989 con il brano “Na canzuncella doce doce”, scritto per lui da Claudio Mattone, che si classificò al quattordicesimo posto.

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Paseggiata tra le strade di Trevignano Romano

A Trevignano Romano gli eventi in memoria dell’artista scomparso

Renato Carosone morì nel sonno la mattina del 20 maggio 2001 nella sua casa di Roma, in via Flaminia Vecchia. Si era trasferito dopo aver vissuto per un periodo sul lago di Bracciano. Ai suoi funerali, celebrati due giorni dopo nella Chiesa degli artisti in piazza del Popolo, parteciparono circa quattromilacinquecento persone. Tra questi Renzo Arbore, Luciano De Crescenzo, Antonio Ghirelli, Marisa Laurito. Enrica Bonaccorti, Mogol, il Mago Silvan, Lucio Villari, Maria Fiore, Peppino Gagliardi, Fiorello, Antonio Bassolino, Michele Guardì e Peter Van Wood.
Il musicista fu poi cremato e sepolto nel cimitero di Trevignano Romano. L’alter ego di Carosone, il batterista Gegè Di Giacomo, assente per motivi di salute, morì a ottantasette anni nella sua casa di Poggioreale, a Napoli, il 1º aprile 2005.

Omaggio a Napoli dopo la morte dell’artista

Il 6 luglio 2001, due mesi dopo la morte di Carosone, venne organizzato, nello stadio San Paolo a Napoli, un primo memorial in suo onore. A partire dal 2002, divenne il Premio Carosone.
Nello stesso anno Gigi D’Alessio (al quale Carosone regalò il suo pianoforte) gli scrisse per omaggio la canzone Caro Renato. Il brano venne inciso nell’album Uno come te. Nato come una lettera, mai spedita, in cui gli “chiese” scusa per non essergli stato vicino nel momento della sua morte.
Nel 2010 il duo australiano di musica elettronica Yolanda Be Cool rielaborò in chiave electro dance il classico Tu vuò fà l’americano, ribattezzato We No Speak Americano.

Divenne un hit durante l’estate. Arrivò a conquistare il primo posto nelle vendite in Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi. Svezia, Germania e Austria.Giunse nelle primissime posizioni in Italia, Australia, Belgio, Spagna, Svizzera, Nuova Zelanda, Finlandia, Norvegia, Irlanda e Francia.
Nel 2017 parte la prima edizione di “Caro… swing” a Trevignano Romano, paese riconoscente per essere stato scelto dal grande artista come meta finale. 
Nel 2021, per il centenario dalla nascita, la Rai omaggia Renato Carosone con la realizzazione di un film TV. Il film ripercorre la carriera professionale dal titolo Carosello Carosone.

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Chiesa di Santa Maria Assunta a Trevignano Romano

Eventi e contest a Trevignano Romano

L’annuale tributo estivo al M° della musica italiana – che si tiene ormai da 7 anni – è sempre nella stessa data. Il 29 giugno, in apertura del cartellone culturale locale. Istituito anche un premio a lui intitolato per i musicisti più meritevoli. Siamo in pieno Parco di Bracciano e Martignano. Lago riserva idrica di Roma, da sempre Bandiera Blu della Fondazione Educazione Ambientale e Bandiera Arancione del Touring Club.

Ma chi era l’artista partenopeo? Suo grande merito fu di far conoscere la musica italiana oltreoceano, creando un genere peculiare. E conferire spensieratezza, alleggerendo – con ironìa – il periodo del dopoguerra.
Pochi sanno che il paesino dell’alto Lazio adagiato sulle rive del lago di Bracciano, ne custodisce le spoglie.

Ma perché un napoletano come lui ha voluto restare per sempre a Trevignano? “Ispirato dalle sue tremolanti lucine riflesse nell’acqua al tramonto” che gli ricordavano la Costiera, rivela il figlio Giuseppe, lucine ammirate dalla villa di fronte. Quest’anno, a ritirare la targa in onore del nonno, c’era il nipote con i bis nipoti. 

A capitare per caso – o venirci apposta – il giorno del festival, si vivrà un’esperienza cinematografica. Passeggiando nel centro storico, sembrerà di essere parte di un film. Fra comparse in abiti d’epoca, auto storiche del circolo “La Manovella” e nostalgiche melodìe che risuonano nei vicoletti.
In piazza si scaldano i ballerini, che in coppia danzano vorticosi lindy hop e charleston.

All’angolo, shooting fotografici per scatti in posa anni ’40 e, più in là, ‘trucco e parrucco’: acconciature vintage e lezioni di portamento per tutti.
Parte la sfilata di Gianfranco Venturi. In passerella non magrissime mannequin, ma giunoniche donne che sfoggiano fiere abiti a palloncino, pochette e bijou della loro adolescenza. E se non entrano più a loro, si prestano le figlie ad indossarli.ù

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Partners e guest stars degli eventi a Trevignano Romano

Il Festival è promosso dal Comune di Trevignano Romano, main sponsor – fin dalla prima edizione – e dal magazine di good news and best practices “WellTribune”; parte social è curata da Initinere.
L’immancabile RGS (Radio Green Stage) ha seguito come sempre l’evento in diretta, realizzando interviste e dibattiti fra il pubblico. Almeno 4 generazioni hanno goduto dell’atmosfera artistica creatasi, senza soluzione di continuità fra passato, presente e – speriamo – futuro. 

Mentre si proiettava sui muri del paese il suo faccione sorridente in bianco e nero, sul palco ospiti eccellenti (Renzo Arbore, Lino Patruno, Dario Salvatori, Jack La Cayenne, etc) lo hanno ricordato negli anni con aneddoti e battute. Anche in questa ultima edizione la direzione artistica è stata a cura di “Lalla hop & Dj Arpad”, nomi indiscussi nel panorama italiano dello swing, garanzia di stile e coerenza filologica nella rievocazione dell’epoca musicale. “Le swingeresse” hanno allietato la platea con un concerto/musical dove hanno ripercorso le fasi della carriera del M°, e la bravissima attrice Stefania Di Michele ha letto un brano sulle ‘sepolture artistiche eccellenti’. La scuola di ballo di quest’anno è stata l’ottima Rocking Boogie.

di Maria Vittoria De Matteis

INDIRIZZI:

http://trevignanoromanoturismo.it

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