ESTATE A SALÒ CON LA MOSTRA “ITALIANISSIMA”
PER UNA VACANZA ALL’INSEGNA DELLA CULTURA E DEL RELAX
Salò rappresenta la base ideale per esplorare il lago di Garda. Celebre per il suo clima mite, la piccola cittadina immersa tra cipressi, agrumi, ulivi e oleandri si è guadagnata, da oltre cento anni, la meritata fama di località turistica per eccellenza. Alimentata sia dalle numerose manifestazioni culturali, sportive e gastronomiche, sia dalla riviera Bresciana, conta alcune della più belle spiagge del Garda.
Da qualche anno Salò vanta un nuovo polo museale: il MuSa. Museo di Salò, inaugurato nell’agosto 2015 e oggi sede di importanti mostre con capolavori di rara bellezza, grazie alla programmazione di mostre temporanee.
Proprio il MuSa, Museo di Salò, ospita la mostra “Italianissima”, aperta durante tutto il periodo estivo e il mese di agosto, per una vacanza all’insegna della cultura e del relax.
Atmosfere magiche e irreali in mostra
Un appassionante percorso costituito da oltre 80 opere di artisti tra cui Carrà, Casorati, De Chirico, De Pisis, Guttuso, Mafai, Marussig, Migneco, Rosai e Scipione.
Le atmosfere magiche e irreali delle opere in mostra ci conducono in una realtà lontana da qualsiasi nostra esperienza. Un incessante peregrinare oltre l’apparenza delle cose, una silenziosa contemplazione, una paziente e profonda ricerca con la determinata volontà di sovvertire il concetto di arte prima di allora concepito.
“Italianissima” è un progetto di Contemplazioni – a cura di Giovanni Lettini, Stefano Morelli e Sara Pallavicini . Realizzato in collaborazione con il Museo Novecento di Firenze, “Italianissima” si configura come un cammino à rebours nell’arte italiana del ‘900. Protagonista indiscussa è la raccolta di opere donate al Museo Novecento da Alberto Della Ragione, mecenate e collezionista che decise di acquistare opere di artisti contemporanei per la prima volta in mostra fuori dalla sede fiorentina.
Ospiti illustri di questa mostra sono i famosi Concetto Spaziale di Lucio Fontana, un Achrome tra i più grandi mai realizzati da Piero Manzoni e un intrigante disegno di Alberto Savinio. Queste opere sono tutte provenienti da collezione privata, quindi non appartenenti alla collezione fiorentina, ma presenti in mostra perché costituiscono esperienze fondamentali per capire il sentimento che ha mosso la ricerca artistica dei protagonisti dell’arte italiana di questi anni.
Otto sezioni per il percorso espositivo
Il percorso espositivo – coloratissimo e di grande impatto grazie al dialogo con i colori delle opere e ai giochi di tono delle resine, donate al MuSa dallo sponsor Gobbetto, utilizzate per dipingere letteralmente gli ambienti espositivi – è diviso in otto sezioni. “Ora et labora” dove si affronta la relazione tra lavoro e preghiera. “Il volto santo”, la sezione dedicata ai ritratti e alla nuova estetica. “Paradisi perduti” per ricordare il ruolo del paesaggio italiano nella vita e nell’anima di tutti noi. “Sacri riti” nella quale la pratica rituale mette in relazione la sacralità dei rituali comuni come lo sport e il gioco con la solennità dei credo religiosi.
“Scenografie urbane” in cui protagoniste sono le nuove architetture di forme e di ambienti dipinti e costruiti con una teatralità che rivela un nuovo concetto di spazio.“Presagi” dove si avverte un nuovo sentimento di preavviso sul determinarsi di eventi futuri, sul loro esito e sulle loro conseguenze. “Natura viva” rivede, invece, il concetto di natura morta e ogni oggetto dipinto diventa presenza viva. Infine “Guardami” un susseguirsi di figure femminili, dipinte, scolpite, sofferte, sognate accompagna verso la fine di un percorso estetico che culmina nella ricerca di una bellezza interiore.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI – www.ticket24ore.it -Biglietteria Musa Salò 0365 20553 – www.mostraitalianissima.it