5 ITINERARI PER SCOPRIRE L’ALTOPIANO DI ASIAGO
Esistono 5 itinerari per scoprire l’Altopiano di Asiago all’insegna di una vacanza slow, green e rispettosa dell’ecosistema. Itinerari che si percorrono senza difficoltà, a piedi o in bicicletta. Percorsi interessanti non solo sotto l’aspetto naturalistico, ma anche storico e culturale. E per chi vuole affrontarli in compagnia, si possono prenotare escursioni con guide esperte.
I primi 2 itinerari: la scalinata più lunga d’Italia e il Forte Interrotto
Si può iniziare inerpicandosi su Calà del Sasso, la scalinata più lunga d’Italia. 4.444 gradini irregolari di calcare grigio tra rocce e strapiombi, l’antica via dei taglialegna, dove rotolavano i tronchi destinati ai cantieri navali della Serenissima Repubblica di Venezia. Il Forte Interrotto è invece un’ottocentesca caserma militare trasformata in fortezza durante il primo conflitto mondiale. Si trova a quasi 1400 metri di altitudine; ristrutturato di recente, con le sue torrette e la piazza d’armi, è spesso utilizzato per esposizioni d’arte o per spettacoli teatrali.
3° itinerario, Museo della Grande Guerra
Il terzo itinerario, che consente di scoprire il territorio in modo slow, assolutamente compatibile con la scelta ministeriale che celebra il 2019 come “Anno del turismo lento“, sono: il Museo all’aperto della Grande Guerra di Monte Zebio, che ospita un complesso sistema di trincee e gallerie. Monte Zebio, a nord del centro abitato di Asiago, è un importante sito di memoria storica legata ai tragici eventi della Prima Guerra Mondiale. Sul monte, che grazie alla sua posizione centrale divenne un importante caposaldo della linea di resistenza austriaca tra la Val d’Assa e il Monte Ortigara, furono costruite numerose trincee, gallerie e postazioni in caverna, molte delle quali tuttora visibili.
Trincee e gallerie difese inespugnabili
Tutta la zona è ricca di testimonianze storiche e numerosi sono i siti recuperati con la creazione del Museo all’Aperto: le trincee e gallerie nella zona di Crocetta di Zebio, linea di difesa inespugnabile e di perfezione costruttiva che costituisce un esempio dell’ingegno umano nella trasformazione di un’altura in apparenza insignificante in un vero e proprio fortilizio. La Mina di Scalambron, detta la “Lunetta”, dove il terreno sncora sconnesso testimonia i lavori sotterranei di mina e contromina eseguiti da Italiani ed Austriaci. Il reticolo delle posizioni austro-ungariche con le postazioni in galleria e le strutture logistiche. Il sistema dei collegamenti italiani tra le retrovie e le prime linee.
Le strutture logistiche italiane delle retrovie con la lapide e l’ex comando del 151° Reggimento della Brigata Sassari, la trincea didattica e il Cimitero della Brigata Sassari, terra donata dal Comune di Asiago alla Regione Sardegna. Il sito riveste anche un interesse naturalistico in quanto le opere belliche si trovano nella spettacolare cornice della natura dell’altopiano, fatta di foreste di abete, pascoli di alta quota, pozze d’alpeggio e ricche flora e fauna tipiche di questi ambienti.Tutto intorno, foreste di abeti e mucche al pascolo.
4° e 5° itinerario: Osservatorio Astrofisico e Museo dell’Acqua
Poi l’Osservatorio astrofisico, uno tra i più importanti d’Italia: una finestra spalancata sul cielo diurno e notturno. Situato in località Pennar, a 1050 metri di altitudine, l’Osservatorio venne fondato nel 1942 dall’Università di Padova, che ne è tuttora proprietaria. Qui fu inaugurato il più grande telescopio d’Europa dedicato a Galileo, uno specchio riflettore con 122 cm. di diametro. A poco più di mezzo secolo dalla sua costruzionee, gli astronomi lavorano al suo interno con i più moderni telescopi, che montano specchi di diametro fino a 8-10 metri.
Info: https://www.museialtovicentino.it/musei/1921-monte-zebio.html
Per finire, il Museo dell’acqua: un viaggio sopra e sotto la superficie, tra cisterne, pozzi di racconta, bacini d’alpeggio e fenomeni carsici, alla scoperta di un elemento così vitale per l’uomo e la natura. I 5 itinerari suggeriti fanno parte del programma “Futourist”, finanziato dal fondo europeo di sviluppo e cooperazione transfrontaliero Interreg. Italia-Austria. Un progetto che punta alla promozione di un turismo emozionale, per scoprire o riscopre i territori montani, la biodiversità, la mobilità sostenibile e il rispetto dell’ambiente.
Per informazioni: http://www.museodellacqua7comuni.it/
Altopiano di Asiago plastic free
Sul fronte della sostenibilità ambientale, Asiago è uno dei primi comuni di montagna ad essere “plastic free”. Grazie a un’ordinanza entrata in vigore all’inizio dell’estate, sono stati infatti banditi tutti gli oggetti di plastica monouso nei boschi e nei luoghi pubblici: dai piatti alle bottigliette, dai bastoncini cotonati alle cannucce per bere. Il tutto nel rispetto dell’ambiente e della natura.
testo di Paolo Brinis
INFORMAZIONI:
https://www.asiago.it/it/news/art_futourist_ad_asiago_il_turista_del_futuro_e_slow/
ARTICOLI CORRELATI:
https://www.ilviaggiatore-magazine.it/cultura-appuntamenti/asiago-foliage-appuntamento/