Villa Prato. Migliaia di ettari dal 2014 fanno parte dell’UNESCO Heritage col nome di Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte. Langhe-Roero e Monferrato rappresentano un esempio eccezionale di interazione tra l’uomo e la natura. Perché tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo la coltivazione della vite ha plasmato il paesaggio in modo armonioso e sostenibile nel corso dei secoli. Territorio fertile, ruvidamente generoso, questo. Steso ai piedi della Alpi e attraversato da tre fiumi Po, Dora Baltea e Stura dove i pendii dolci delle colline sono ricamati da filari di viti e distese di noccioleti.
Ed è proprio qui, a Mombaruzzo (At), nel cuore del Monferrato, che si trova Villa Prato. La Villa prende il nome dai primi proprietari, i Prato, una famiglia di notai, avvocati e commercianti, che vivevano nel borgo e che nel corso dei secoli ingrandirono la loro dimora. La abbellirono, naturalmente, la impreziosirono con affreschi, tessuti raffinati, arredi sontuosi. Costruirono, perfino, una torretta ottagonale che ancora oggi spicca sulla sommità dell’edificio e da cui il panorama sulle colline e sui profili delle Alpi è mozzafiato. Alla morte dell’ultimo discendente della casata la Villa diventò una casa per vacanze, ma nel 2006, acquistata da una dinasty di distillatori (la famiglia Berta) venne trasformata in un raffinato Relais.
La SPA di Villa Prato: grappaterapia e benessere nelle cantine del Monferrato
Lo si sarà capito. Villa Prato è una dimora storica dagli ambienti raffinati. Ma con le sue undici suite, i due ristoranti goumet, le splendide terrazze panoramiche, l’ampia piscina all’aperto , una prestigiosa cantina da oltre mille etichette, è anche il buen retiro per gli appassionati del benessere, della buona cucina e del relax. Fiore all’occhiello della Villa è, senza dubbio, la sua SPA. Un migliaio di metri quadrati di nicchie, volte e cunicoli che si snodano nel sottosuolo dell’edificio.

E che sono stati trasformati in un’oasi segreta di calma nel cuore più profondo della collina di Mombaruzzo. Qui, tra piscine, bagni di vapore, sale relax e trattamenti dalla saggezza antica, si fa una vera e propria immersione totale nel bien vivre e nella bellezza. C’è dell’altro ovviamente. La sapienza e il know how dei Berta (distillatori, non dimentichiamolo) hanno creato una serie di trattamenti a base di … grappa. Una vea e propria grappaterapia che prevede, per esempio, peeling ai vinaccioli & zucchero, fango avvolgente alla vinaccia, massaggi all’uva e olio di vinaccioli, trattamenti viso alla vinaccia.
Tutti i prodotti della linea di Villa Prato contengono estratti di vinaccia e olio di vinacciolo. A base di principi attivi naturali e antiossidanti, sfruttano il potere dei polifenoli e dei flavonoidi contenuti nelle vinacce (ciò che rimane dopo la pigiatura dei grappoli). Gli effetti? Si leviga la pelle e la si nutre in profondità, favorendo la circolazione e idratando i tessuti. Insomma, non resta che chiudere gli occhi e lasciarsi andare alla rigenerazione.

Alla scoperta delle Distillerie Berta: grappa, storia e degustazioni nel Monferrato
Per gli appassionati di grappa, poi, non manca la possibilità di visitare le Distillerie Berta (quasi un secolo di vita). In un percorso che si snoda tra la produzione, le cantine per la sperimentazione e l’invecchiamento, il museo storico aziendale e la degustazione dei preziosi distillati. Ancora oggi è la famiglia Berta, giunta alla terza generazione, a guidare l’azienda, Nel frattempo, questa è diventata un piccolo universo che affianca alla grappa diverse attività, tutte indissolubilmente legate al Monferrato e all’idea di promuover il territorio, con le sue eccellenze, le sue persone e i suoi luoghi.
Fulcro dell’azienda sono, naturalmente, le distillerie con le quattro cantine per la produzione di grappe, brandy e liquori, dedicata ciascuna a una fase dell’invecchiamento o alla sperimentazione di nuove creazioni. C’è poi il Museo Berta, con strumenti da distillazione di varie epoche, bottiglie, ricettari, documenti e collezione di etichette d’antan. A tutto questo si affianca una pasticceria con la produzione del tipico Amaretto morbido di Mombaruzzo, a base di mandorle, albumi e zucchero.

Esplorare i Paesaggi UNESCO: itinerari tra vino, castelli e borghi dal Monferrato alle Langhe per chi soggiorna a Villa Prato
Nell’epoca del ritorno al turismo sostenibile ed ecoattento, anche luoghi popolarissimi come le colline del Piemonte possono essere guardati in maniera differente. I vigneti terrazzati, i borghi storici e i castelli medievali, infatti, creano in questo angolo di Piemonte un paesaggio unico, dove la tradizione enologica è millenaria. Assolutamente giustificato, quindi, l’inserimento del Monferrato, insieme a Langhe e Roero, nelle World Heritage List dell’Unesco.
Questi territori del vino vanno, però, scoperti con lentezza e attenzione. Si può, ad esempio, passeggiare nei luoghi pavesiani, accompagnati dai testi dello scrittore nato a Santo Stefano Belbo. Oppure visitare le fascinose Cattedrali Sotterranee di Canelli, scavate nell’arenaria. O, ancora, percorrere le terre del Monferrato Astigiano, che, con i loro castelli e le loro fortezze, raccontano assedi, conquiste e battaglie. Percorsi non scontati che esplorano in maniera insolita ma inclusiva quelle che sono sempre state le icone del territorio: la cultura, i paesaggi naturali e, naturalmente, i prodotti i tipici. Il vino, primo fra tutti.
Enrico Saravalle
