Oltre 30 palazzi e giardini aperti al pubblico, molti dei quali dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, a cui si affiancano più di 300 tra edifici e strutture e 700 ettari di giardini e parchi: sono questi i numeri della Fondazione dei castelli e dei giardini prussiani Berlino-Brandeburgo (SPSG), che gestisce lo straordinario patrimonio artistico e culturale della capitale tedesca e del Land Brandeburgo con capitale Potsdam.
Nel 2016 la nuova stagione dei castelli e dei giardini offre due motivi in più per un viaggio nella storia tra la bellezza e l’eleganza di magnifiche architetture: l’anno dell’architetto del paesaggio Peter Joseph Lenné in occasione dei 200 anni del Parco Glienicke e la mostra “Castelli per l’ospite di stato. Visite di stato nella Germania divisa” al castello berlinese di Schönhausen dal 1. aprile al 3 luglio prossimi.
Peter Joseph Lenné 2016 – 200 anni del Parco Glienicke
Fino al 25 novembre 2016
Berlino, Park Glienicke (e altre location)
Correva il 1816 – esattamente 200 anni fa – quando al paesaggista Peter Joseph Lenné venne commissionato il Parco Glienicke nelle immediate vicinanze dell’omonimo ponte (divenuto poi famoso negli anni della Guerra fredda come “ponte delle spie”). Al progetto del parco Lenné lavorò per la prima volta con l’architetto Karl Friedrich Schinkel. A questa prima collaborazione ne seguirono molte altre nel corso degli anni. Non a caso, dunque, i due artisti sono considerati tra i principali artefici del patrimonio architettonico e paesaggistico di Berlino, Potsdam e di gran parte della regione disegnata dal fiume Havel.
Disteso su una superficie di 90 ettari, il parco Glienicke fa parte, insieme al parco dell’omonimo castello di caccia, all’Isola dei Pavoni – entrambi ridisegnati da Lenné – e ad alcuni parchi, castelli e aree di Potsdam, di quello straordinario paesaggio culturale dei Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino dichiarato patrimonio UNESCO nel 1990
Nel 2016 i 200 anni del parco sono l’occasione per festeggiare il paesaggista Lenné e far conoscere al grande pubblico il significato delle sue opere per la moderna metropoli di Berlino. Il ricco programma di eventi comprende speciali visite guidate, concerti all’aperto, letture, incontri, laboratori di giardinaggio e attività per i più piccoli. Mentre è già disponibile la app dedicata (scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play Store anche in lingua inglese), il 22 marzo nel castello Gutshaus Steglitz sarà presentato “1a”, lo special riesling prodotto ad hoc dalla cantina di stato di Bad Kreuznach.
Castelli per l’ospite di stato. Visite di stato nella Germania divisa-
Con il patrocinio di Joachim Gauck, Presidente della Repubblica Federale Tedesca
Dal 1. aprile al 3 luglio 2016
Mostra nel castello Schönhausen, Berlino
Lo Schloss Schönhausen nel quartiere Pankow di Berlino riveste un ruolo unico nel panorama dei monumenti della città. Rimasto intatto nel corso dei secoli, il castello barocco ha avuto una sempre maggiore importanza nella scena della storia e della politica tedesche, soprattutto per la RDT tra il 1949 e il 1990. Schönhausen fu la sede del Presidente della RDT, Wilhelm Pieck e in seguito la prima struttura ricettiva del Consiglio dei Ministri.
Se nel maggio del 1965, il presidente della RFT Heinrich Lübke ricevette con tutti gli onori la regina Elisabetta II nel castello di Brühl, vicino a Bonn, un anno dopo Schönhausen fece da cornice alla visita del Segretario generale di stato ungherese János Kádár, il primo ospite ufficiale del Consiglio dei ministri della RDT. Due visite di stato – due sistemi politici opposti – due castelli.
In questo contesto si inserisce la mostra temporanea “Castelli per l’ospite di stato – Visite di stato nella Germania divisa”, in programma dal 1. aprile al 3 luglio 2016 nel castello Schönhausen.
Foto, documenti, video, oggetti e pezzi di arredamento originali offrono un punto di vista privilegiato dell’auto presentazione e auto percezione della ex Germania dell’Est.
Per maggiori informazioni:
Stiftung Preußische Schlösser und Gärten Berlin-Brandenburg,
tel. 0049 (0)331 96 94 -200,
e-mail: info@spsg.de, web: www.spsg.de