A seguito di un intenso periodo di ricerca rivolto al simbolo dell’amore Angelo Cruciani espone presso il MA-EC – Milan Art & Events Center, prima Galleria Cinese in Italia per l’arte contemporanea, dal 2 luglio al 29 agosto la mostra inserita negli eventi di Expo in città “LOVVISM. L’amore va di moda”, un percorso che smembra e riassembla l’energia cosmica di un sentimento divino.
I lavori esposti offrono un messaggio che utilizza svariati stili e tecniche: dalla pittura ad olio agli inchiostri, dai quadri timbrici all’utilizzo dei capi di abbigliamento, dall’installazione alla street art.
Si tratta di opere pregne di simboli che interagiscono con il cuore: numeri, denaro, lettere, geometrie; contrasti che generano nuovi punti di vista e ampliano l’orizzonte interpretativo, come si osserva in Love Town, Rules of love e Money of love. Accanto ad esse si ammirano diverse bandiere, realizzate con la tecnica del dripping, fra cui quelle di America, Cina, Israele dove le stelle sono sostituite dai cuori al fine di diffondere un messaggio d’amore.
Sono inoltre presenti una decina di capi d’abbigliamento maschili, pezzi unici correlati alla performance di Cruciani per Pitti di gennaio 2015: divise di soldati dal taglio austero, ma cosparse di piccoli cuori.
Per concretizzare azioni collettive, concettuali ed estetiche in immagini l’artista ha collaborato con Manuel Scrima, con il quale ha realizzato sei opere fotografiche esposte in mostra. Il lavoro svolto a quattro mani ha permesso di oltrepassare le iconografie canoniche e di rielaborarle dando loro un nuovo significato.
Con l’esposizione “LOVVISM. L’amore va di moda” Angelo Cruciani si relaziona con il pubblico facendo ordine nel periodo in cui si era immerso in una spiritualità indipendente dalle religioni.
Nelle esposizioni precedenti l’artista aveva concentrato la sua attenzione sul rapporto sociale con la figura di Cristo, opere di denuncia etico morale fino ad arrivare all’ultima esposizione Apokalypse del 2010 che ha segnato la chiusura di un periodo espressivamente inquieto. Nel 2012 ha inizio una nuova visione artistica: l’esplorazione del simbolo dell’amore come energia comunicativa, da cui nascono spontaneamente installazioni, street art, flash mob, performance, moda, dipinti. Questa mostra è il segno di un momento di transizione in cui Cruciani attinge alla fonte delle soluzioni ritrovate nell’Amore, dove l’interesse è rivolto alla comunicazione del messaggio mentre la tecnica e il linguaggio passano in secondo piano.
Afferma l’artista: “le mie opere non sono dipinte con amore ma ‘con’ l’amore. Mi chiedo spesso: se l’amore fosse la regola e sostituisse le paure del nostro ego, come sarebbe la nostra vita oggi? Il cuore per me è l’essenza su cui costruisco l’immagine, è la possibilità dell’invisibile di diventare materia. Il simbolo diventa matrice, pixel che costruisce l’estetica; e il timbro rimane l’elemento trasversale che accomuna tra di loro gli elaborati”.
Per Cruciani l’Amore resta vivo in una realtà sempre più virtuale dove è in atto una prepotente invasione mediatica, segnale di un indispensabile collettivo bisogno di dolcezza e umanizzazione.
L’artista cerca una forte connessione con il cosmo tramite la pratica del silenzio nella consapevolezza che conduce alla purezza dell’amore.