E’ fresco di stampa per le Edizioni DBS il nuovo libro di Luciana Palla “Reduci trentini prigionieri ad Isernia (1918-1920)“. Il volume, frutto di una accurata ricerca compita dall’autrice tra documentazioni d’archivio e testimonianze scritte e orali, riconsegna alla memoria e alla consapevolezza collettive la tragedia di una vicenda quasi dimenticata che colpì in modo particolare le genti delle valli di Primiero e di Canal San Bovo: l’internamento ad Isernia, allora in provincia di Campobasso, degli ex soldati del disciolto esercito austro-ungarico già rientrati nelle loro case a guerra finita.
Si trattò in ogni caso di uno dei tanti soprusi compiuti dagli Stati consegnati con la guerra in mano all’autorità militare; ed una delle tante storie nefande messe a tacere ‑ fino al tempo presente per motivi di opportunità politica e tuttora poco raccontate.
L’autrice
Luciana Palla ha pubblicato sulla storia delle comunità ladine e sulla prima guerra in area alpina vari studi. Ricordiamo tra l’altro I ladini fra tedeschi e italiani, Marsilio 1986; Fra realtà e mito. La grande guerra nelle valli ladine, Angeli 1991 (ristampato da Curcu&Genovese, Trento 2015); Il Trentino Orientale e la Grande Guerra, Trento 1994. Ha curato l’allestimento di una mostra fotogra‑fica e del relativo catalogo Vicende di guerra sulle Dolomiti (1914- 1918), Seren del Grappa 1996. Per i suoi studi ha ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti, fra cui il “Premio della cultura per il 1986” dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e il “Premio Cortina” per la saggistica nel 1991. Recentemente si è occupata dell’immaginario della montagna nell’area dolomitica e dei primi pionieri dell’alpinismo e del turismo, fra cui della biogra‑ a storica di Tita Piaz, in Val di Fassa. L’ultimo ‑ filone di ricerca esplorato riguarda la religiosità popolare nelle valli dolomitiche.
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