Forse non si può ancora fare tutto, ma si può fare di tutto. Succede a Cogne dove la neve appena caduta ha contribuito a far aprire buona parte del comprensorio sciistico. L’emozione si articola in più manche, dallo sci sottile, alla discesa, dalle passeggiate con e senza ciaspole, fino all’ice-climbing per i più coraggiosi e motivati. In questo angolo di Val D’Aosta l’inverno è un’arte che si custodisce, con tenacia, grazie alla protezione della Grivola e del Gran Paradiso, col suo parco nazionale.
La particolare esposizione del comprensorio di discesa, a settentrione, garantisce neve farinosa ed invernale tutto l’anno. Con un giornaliero a 25 euro, gli 8 km di piste, compreso il fun park per chi voglia muovere i primi passi sulla neve o solo lasciarsi cullare dai gommoni del parco giochi, sono aperti, grazie a 20 cm di neve a valle e 100 in quota.
Giù, nella piana di Sant’Orso, invece ecco il “core business” della località: per lo sci nordico si può per ora scorrazzare su 22 km complessivi di piste con anelli di varia difficoltà. Nei “Prati” della piana, l ’innevamento artificiale rinforza il manto naturale sugli anelli da 1,5 km, 2 o 3,5 km. Manto naturale e perfetto anche a Valnontey con un percorso da 5,5 km, così come a Lillaz con altri 5,5 km di binari. Le piste sono realizzate con doppia tracciatura sia per la tecnica classica sia per lo skating. Le biglietterie sono aperte sia nei prati di Sant’Orso sia a Valnontey. La situazione dell’innevamento renderà possibile anche il recupero sulle piste di Cogne della prova di Coppa Italia 15 km a tecnica classica per Domenica 1 febbraio 2015.
Intanto fra un villaggio e l’altro ci si può spostare a piedi, con ramponcini o ciaspole, facendo prima tappa all’ufficio del turismo per farsi consigliare il sentiero migliore. A piedi si possono raggiungere le frazioni di Epinel, Valnontey e Lillaz, “tempio”, oltre che dello sci nordico, anche dell’ice climbing.
Le cascate sono un mondo incantato di acqua ghiacciata da avvicinare grazie alle guide alpine www.guidealpinecogne.it. Sono oltre 150 i percorsi di arrampicata su ghiaccio di varia difficoltà che ogni anno si formano spontaneamente lungo la roccia: per chi non si senta pronto a piccozza, ramponi e “piolet traction” e preferisca restare con i piedi per terra e naso all’insù, le cascate sono un’ottima alternativa per fotografare le prodezze dei grimpeur del ghiaccio www.cogneturismo.it.