Ceramiche a Umbertide. Il design sposa la tradizione a Umbertide, dove un’azienda antica punta sullo stile contemporaneo e guarda avanti, grazie all’incontro con le nuove generazioni. Rometti Ceramiche, azienda attiva in Umbria dal 1927, da dodici anni premia infatti i giovani talenti. Che vengono ospitati in sede durante l’estate, per poi partecipare con i propri lavori al Premio Rometti, “volato” quest’anno a Perugia.

A vincerlo Giulia Russo, studentessa del NID, Nuovo Istituto Design, che da 40 anni forma i designer del futuro, aiutandoli a trasformare le proprie passioni in una professione. Insieme ad altri cinque studenti, Giulia ha frequentato la bottega Rometti, dove le maestranze aziendali hanno aiutato i giovani a realizzare le loro idee. Ne è nato uno scambio proficuo, che ha dato vita al lavoro premiato, Ellenikà. Ciò che la manifattura offre ai giovani torna indietro, in termini di idee e nuove energie. E il bando per la tredicesima edizione del Premio Rometti è imminente.

Atmosphére di Roberto Capucci

L’identità Rometti a Umbertide, città delle ceramiche

Da quasi un secolo Rometti Ceramiche dà la sua impronta a Umbertide, antica cittadina umbra dall’impianto medioevale, con radici romane ed etrusche. Il cui antico nome Fratta si trasformò nel 1863 nell’attuale Umbertide, in onore di re Umberto I di Savoia. La cittadina è attraversata da un fiume importante, il Tevere, sulle cui sponde viene raccolta una creta di qualità unica, che attraverso le varie fasi di lavorazione si trasforma in pregiata ceramica. La fortuna dell’azienda Rometti è dovuta anche al fiume e al lavoro di ricerca che nel secolo scorso Settimio Rometti fece in quest’area dell’Alta Via Tiberina, incrociando le Avanguardie del Novecento.

Pas de Deux di Roberto Capucci

Ceramiche a Umbertide, nel 1927 nasce la manifattura

La manifattura a Umbertide si sviluppa grazie alla collaborazione tra artisti e designer, tradizione iniziata con Massimo Monini e che prosegue ancora oggi. Romano, erede di una famiglia eccellente di imprenditori umbri, Massimo Monini che si occupava di tutt’altro – export agroalimentare in Francia insieme al compagno Jean-Christophe Clair – si innamora di Rometti. L’azienda, all’epoca in crisi, viene rilevata da Monini, che ne prosegue la vocazione, coniugando la tradizione con il design. Artisti come Ugo La Pietra o Ambrogio Pozzi creano da quel momento la storia di Rometti. Kenzo Takada, Roberto Capucci, Chantal Thomass, Luca Binaglia, la rinnovano, collaborando con l’art director Jean-Christophe Clair.

La sede dell’azienda, che racconta la storia e il valore della produzione Rometti, è un vero museo. Qui si susseguono pezzi unici e opere di design, con colori, forme e ispirazioni che parlano di un luogo irripetibile. Sul retro, si snodano le sale dell’atelier, cuore pulsante della ceramica umbertidese. Dal prodotto finito, il percorso va a ritroso, fino all’argilla del Tevere, conservata in morbidi blocchi pronti all’uso. Fra tre anni, nel 2027, Rometti festeggerà il centenario. Per l’occasione, si sta lavorando a un libro, un volume corredato da belle immagini firmate dalla fotografa Monica Spezia. Che celebra la presenza delle ceramiche a Umbertide.

CERAMICHE A UMBERTIDE
Jean -Christophe Clair e Massimo Monini

I sentieri lungo il Tevere e le ceramiche di Umbertide

In queste terre, il Tevere regala la sua argilla e da centinaia di anni gli abitanti del luogo la raccolgono. Ne fanno vasi e oggetti d’uso quotidiano, con gesti e tecniche che si perdono nella notte dei tempi. Da qualche anno, le amministrazioni del luogo valorizzano i sentieri naturalistici lungo i luoghi che danno origine alla tradizione manifatturiera. A piedi o in bicicletta, si possono percorrere chilometri costeggiando il fiume Tevere, addentrandosi nei boschi e risalendo le colline.

Umbertide è un punto di snodo, da cui passa la ciclovia del Tevere. Un percorso relativamente facile, adatto anche bikers poco esperti, ma con la voglia di immergersi nel paesaggio. Il percorso costeggia la ferrovia, parte a nord da San Giustino e giunge a Umbertide, per poi ripartire verso Perugia e Ponte San Giovanni. Umbertide è il punto di arrivo e di partenza di due tappe, che attraversano la provincia di Perugia da nord a sud e viceversa.

Fysallida di Jean-Christophe Claire

La tenuta di Beniamino Gigli e le ceramiche a Umbertide

Qui si passa in prossimità di Montecorona, splendida abbazia medioevale che domina il paesaggio e la cui cripta risale all’incirca all’anno 1000. In questi luoghi San Romualdo fondò un eremo, che nel XIII secolo fu prima camaldolese e poi cistercense. L’Abbazia di San Salvatore di Montecorona è ancora oggi aperta al culto e alle cerimonie, mentre la badia circostante fa parte della Tenuta di Montecorona, azienda agricola da 2000 ettari.

La Tenuta appartenne in passato al tenore Beniamino Gigli, a cui è dedicata la statua che domina la proprietà. In questi terreni vengono coltivate le pesche e l’olio extravergine Dop, mentre all’interno della badia è possibile pernottare. Al mattino si fa colazione in una grande sala con camino quasi sempre acceso. Qui vengono servite marmellate, miele bio e pane casalingo, mentre in un’altra ala della Tenuta c’è il ristorante Abbazia di Montecorona, gestito dalla chef di Umbertide Samanta Girelli.

CERAMICHE A UMBERTIDE
La Cripta dell’Abbazia di Montecorona

Il nuovo volto della città

Una città antica che si rinnova, così Umbertide cambia volto, conservando l’autenticità del suo contesto storico. Ad accogliere il visitatore c’è la Rocca medioevale trecentesca, che si erge appena fuori le mura della città. Il restauro della Rocca è avvenuto negli anni ottanta, in seguito è stata adibita a Centro per l’arte contemporanea. In particolare, vi sono conservate le opere di Giovanni Ciangottini (Umbertide 1912 – Bologna 1988), artista umbertidese attivo soprattutto negli anni cinquanta e sessanta. All’interno delle mura sono presenti numerose chiese. Tra queste, la chiesa di San Francesco, con annesso il museo di Santa Croce, al cui interno è conservata una Deposizione di Luca Signorelli. Inoltre, La Madonna con il Bambino e i Santi Andrea apostolo, Biagio vescovo, Francesco e Sebastiano del Pomarancio. E la statua lignea di San Rocco.

Ceramiche e bellezze di Umbertide

Il museo di Santa Croce è attualmente in restauro, così come numerosi edifici di Umbertide. Tra questi, il Museo delle Ceramiche Rometti, che contiene di più di 200 opere dell’azienda umbertidese. Oggetti realizzati con il tipico nero fratta, smalto di colore nero metallico con riflessi cangianti, caratteristico della città antica e della Rometti. Che qui espone oggetti delle origini e creazioni di design attuali. Il museo, ospitato all’interno dell’edificio del cinema Metropolis, è in corso di riapertura o di una nuova collocazione.

L’intera città di Umbertide è infatti oggetto di un’importante riqualificazione urbanistica, che sarà realizzata anche grazie ai fondi del PNRR. Il tutto grazie alla progettualità dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Carizia. Intorno al centro storico, si snoda una rete di piste ciclabili e giardini pubblici, che vanno dal Parco Ranieri al Parco della Reggia fino al cosiddetto Parco Lido del Tevere. Questi percorsi fanno già parte del nuovo volto che Umbertide sta per assumere.

di Letizia Riccio

CERAMICHE A UMBERTIDE
La linea Ballo – design Roberto Capucci

INFORMAZIONI:

https://www.umbriatourism.it/it/umbertide

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