Cosa vedere a Mentone. In francese Menton, la più vicina località della Costa Azzurra a pochi metri dal confine italiano, Mentone è famosa la sua Festa del Limone che va in scena dal 1934. È il primo evento della nuova stagione turistica, attira più di 200.000 visitatori e quest’anno si terrà dall’11 al 26 febbraio 2023. Saranno due settimane dense di appuntamenti ed eventi, con sfilate di carri allegorici ripieni di 100 tonnellate di agrumi. Il tutto animato in diurna e in notturna da gruppi musicali e in costume, visite ai produttori, feste in piazza. Nei giardini Biovès si terrà un’esposizione di motivi di agrumi e in parallelo una Fiera dell’artigianato e un colorato e profumato Festival delle orchidee.
Cosa vedere a Mentone, città dei limoni
La leggenda racconta che Eva, cacciata dal Paradiso, si portò via uno dei frutti più belli e dorati. E proprio qui ne abbia piantato i suoi preziosi semi. Di certo si sa che il limone è coltivato a Mentone fin dal XV secolo. Ma è nel ‘900 che conquistò una fama internazionale grazie al suo aroma unico e alla sua moderata acidità. A causa anche delle gelate del terribile inverno 1956, era quasi scomparso per un certo periodo nel secondo dopoguerra. È stato poi reimpiantato con entusiasmo da numerosi agrumicoltori per valorizzare il patrimonio agricolo da una parte all’altra della città rivierasca, adornando di agrumeti i fianchi delle sue colline.
Per poter resistere al freddo, che nel nord del Mediterraneo può anche essere intenso, il limone si carica più che altrove di zuccheri e di olii essenziali. In questo modo acquista un gusto più dolce con aromi più intensi, acidità moderata e un’eccellente conservazione. Il Limone di Mentone ha ottenuto il riconoscimento del marchio IGP a conferma della sua unicità. Inoltre è così dolce che si può mangiarlo con tutta la scorza.
Mentone, cosa vedere nella Riviera Merveilles
Situata all’estremità sud-orientale del dipartimento francese delle Alpi Marittime, si estende dal confine italiano di Ventimiglia fino a Roquebrune-Cap Martin all’ingresso del principato di Monaco. La Riviera Merveilles, come si fa chiamare la zona di Mentone, si allunga su un territorio variegato. Dalle sponde del Mediterraneo arriva alle vette montane del massiccio del Mercantour, risalendo le valli dei torrenti Roya e Bevera. Alle spalle della costa la comunità urbana lascia il posto a villaggi pittoreschi dell’entroterra come Sospello.
Cittadina turistica per la villeggiatura invernale già nel XIX secolo, conta una trentina di alberghi che le conferiscono il suo fascino Belle Epoque. Mentone è racchiusa in una conca di montagne che la riparano dai venti e gode di un clima invidiabile e di una luminosità eccezionale. Qui comincia infatti la Costa Azzurra che si snoda poi con le località famosissime di Montecarlo e Monaco E ancora Cap d’Ail, Eze, Beaulieu, Cap Ferrat, Villefranche e Nizza. Per proseguire ancora oltre fino ad Antibes e a Cannes.
La città di Mentone, piccola e raccolta con un’incantevole atmosfera mediterranea, mostra colori di stampo molto ligure. Fu fondata infatti da un nobile genovese nel ‘200 e successivamente amministrata dai Grimaldi di Monaco per cinque secoli. La storia testimonia però che la località era frequentata molto tempo prima. Proprio perché situata sul percorso della via Julia Augusta che collegava Roma con la Gallia Narbonense. In tempi più moderni, dopo il congresso di Vienna del 1815 per quasi mezzo secolo questo territorio appartenne al Regno di Savoia. Prima di passare alla Francia con il referendum del 1860 che portò alla cessione di Nizza a Napoleone III.
Dal lungomare alla Belle Epoque, cosa vedere a Mentone
Una visita di Mentone comincia naturalmente dal lungomare e con la sua passeggiata punteggiata di palme, separato da un piccolo promontorio. Qui si trova il bastione sul Mediterraneo che ospita il piccolo Museo Jean Cocteau. Versatile intellettuale, scrittore, artista e regista francese. Cocteau è conosciuto per i suoi romanzi, le opere teatrali e i film come La bella e la bestia del 1946.
Da entrambe le parti del promontorio si aprono due riparate insenature, luogo di ancoraggio di barche da diporto. Affacciati sul lungomare si trovano bar, ristoranti e alberghi. Tra questi il piccolo Princess & Richmond, quattro stelle, di solo 38 camere, con lounge e bar al piano terra. Gestito dalla famiglia Caravelli da quattro generazioni è situato proprio di fronte al mare nel centro della Baie du Soleil. Le camere e le suite offrono relax e comfort: dalle loro terrazze si contempla l’orizzonte azzurro o le propaggini delle vicine Alpi. Sul tetto al settimo piano l’area benessere è liberamente accessibile tutto l’anno. Attrezzata con lettini prendisole, jacuzzi e sala fitness e gode di un’ampia vista panoramica dall’Italia a Cap-Martin.
Per rivivere l’epoca d’oro dell’aristocrazia europea in villeggiatura a Mentone alla fine del XIX secolo, bisogna gironzolare lungo il boulevard de Garavan. Qui sono sparpagliate sontuose ville i cui fregi ornano ancora i muri. La città vanta uno straordinario patrimonio immobiliare alberghiero Belle Époque. Sono sopravvissuti infatti 21 hotel di lusso, ancora oggi testimoni di questo glorioso passato. Alcuni sono veri e propri gioielli architettonici, ancorché quasi tutti sono diventati palazzi privati. Preceduta da un grande giardino la costruzione di maggior pregio è l’Hotel Royal Westminster. Sei piani di bianche finestre con balconcini dalle nere ringhiere in ferro battuto.
Cosa vedere nella città vecchia di Mentone
A ridosso della passeggiata sul mare e delle vie dei negozi, attraversata l’antica e stretta porta medioevale, una viuzza pedonale si inerpica nella città vecchia, abbarbicata sulle pendici della collina. Una passeggiata senza fretta e indugiando negli angoli più pittoreschi del centro storico fatto di alte case addossate dai colori giallo e rossastro con piccoli inaspettati angoli di verde. È come tornare indietro nel tempo. Si scopre così la Basilica di San Michele Arcangelo costruita in stile barocco ligure nella seconda metà del XVII secolo che domina la cittadina rivierasca ed il suo porto. A pochi passi si trova la Cappella dell’Immacolata Concezione, anch’essa barocca. Ma in città è stata costruita nel 1892 anche una chiesa russo ortodossa a testimonianza dei tanti nobili russi che presero in quel periodo l’abitudine di svernare in Riviera.
Giardini d’eccezione da vedere a Mentone
Da vedere sono anche numerosissimi i giardini, il tesoro nascosto di Mentone, una sosta piacevole nel cuore della cittadina. Con i suoi giardini notevoli e i giardini d’eccezione, Mentone ha avuto l’ambito riconoscimento francese di ville fleuri. La città è un’attrazione per gli amanti della botanica e delle piante. Dagli agrumi agli ulivi, dalle piante grasse alle specie esotiche, tra fontane, percorsi panoramici e specchi d’acqua. Il giardino Fontana Rosa è stato creato dallo scrittore spagnolo Vicente Blasco Ibanez, originario di Valencia ed è perciò chiamato il giardino dei romanzieri.
Lawrence Johnston, denominato il “cacciatore di piante”, ha creato il giardino all’inglese Serre de la Madone. Qui sono acclimatate piante provenienti del mondo intero, tra specchi d’acqua, fontane, serre e belvedere. Il giardino botanico Val Rahmeh è un’oasi di pace, un laboratorio a cielo aperto collegato al Museo di Storia Naturale. Accoglie numerose varietà di vegetali.
Classificato giardino notevole il giardino del Palais Carnolès ospita la più grande collezione d’agrumi d’Europa, con più di 100 specie diverse. Il giardino Maria Serena invece è un inno al Mediterraneo sul quale si affaccia. Tra cycas e palme il giardino impreziosisce una splendida villa della Belle Epoque che val la pena di ammirare. La villa e il parco della tenuta privata de Les Colombières possono essere visitati tra aprile e ottobre su prenotazione. Il suo giardino si inserisce perfettamente nell’architettura del luogo e offre una splendida vista panoramica sulla città. Il tutto con una giustapposizione di molteplici spazi, fontane e sculture che si susseguono in una rievocazione della mitologia greca.
Cosa vedere e assaggiare a Mentone
Il giardino all’inglese del Clos du Peyronnet infine è caratterizzato da una scalinata d’acqua. E ancora dalla serenità che riesce a infondere con oggetti riposti tra le piante, specchi d’acqua e affreschi opera del proprietario e della sua famiglia.
Sulla passeggiata a mare, il Mercato coperto di Mentone ha mantenuto la sua architettura Art Déco. I produttori locali animano le bancarelle tutto intorno all’edificio in un tourbillon di profumi intensi dei prodotti presentati a gran voce dai negozianti. Frutta, formaggi, pesce fresco, pane, insaccati. La gastronomia mette soprattutto in evidenza un prodotto da degustare sul posto, il barbajuan, una gustosa frittella di pasta ripiena di riso e bietole. I sapori locali sono una declinazione tanto della cucina nizzarda quanto di quella ligure e piemontese. Verdure ripiene, gnocchi, fiori di zucca, pissaladière, pichade, socca, aiolì o bagna cauda si possono assaggiare a seconda della stagione nei numerosi ristorantini del centro.
E a questo proposito non si può non ricordare che a Mentone si trova quello che è stato riconosciuto nel 2019 il miglior ristorante al mondo. È il Mirazur dello chef italo-argentino Mauro Colagreco, tre stelle Michelin che ha imposto uno stile molto personale nell’interpretazione delle materie prime e nel contrasto dei sapori. Creativo, innovativo e attivissimo, Colagreco sovraintende anche la ristorazione del lussuoso hotel cinque stelle The Maybourne Riviera. L’hotel si trova pochi chilometri a ovest di Mentone, appollaiato sulla Moyenne Cornichecon una vista incredibile dall’alto su Monaco e Montecarlo.