SESTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “I MONDI DI CARTA”
DAL 6 AL 14 OTTOBRE A CREMA
Al via una rassegna a tutto tondo
Al via a Crema il prossimo ottobre il festival I Mondi di Carta, rassegna culturale e gastronomica giunta già alla sua sesta edizione.
Il 6 ottobre 2018 si terrà la festa inaugurale, in cui verrà presentata e svelata al pubblico la celebre scultura che, come da tradizione, sarà esposta per un’intera settimana in Piazza Duomo.
Dal 12 al 14 ottobre 2019 presso le storiche sale e i chiostri del Museo Civico Cremasco, ex convento Sant’Agostino, si alterneranno incontri con esperti, eventi, performance di artisti, presentazioni di libri, mostre e show-cooking di chef stellati: una rassegna a tutto tondo, che coinvolge cibo, arte, teatro, cinema, editoria, musica e psicologia.
Numerosi ospiti di grande calibro
Tra i numerosissimi ospiti intervenuti negli anni si annoverano nomi del calibro di Gualtiero Marchesi, Ernst Knam, Cristina Bowerman, Marco Bianchi, Oscar Farinetti, Claudio Sadler, Filippo La Mantia, Tiziana Colombo, Roberta Schira, Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Pietro Valsecchi, Giancarlo Morelli, Edoardo Raspelli, Cristina Gabetti, Al Bano, Carlo Maccari, Franco Finocchiaro, Simona Atzori,…
Alla base, il desiderio di Enrico Tupone, Presidente dell’associazione imondidicarta, di dar vita ad un evento globale, una commistione di arti e saperi, in grado di valorizzare la città di Crema, offrendole visibilità verso l’esterno.
In mostra un insieme di argomenti apparentemente distanti fra loro
Non a caso il nome scelto per la kermesse, su idea di uno degli storici organizzatori, Angelo Dossena, si rifà al titolo dell’omonimo libro di una delle figure più importanti di Crema, Giovanni Vailati, filosofo, scienziato e musicista, vissuto tra il 1863 e il 1909: secondo l’intellettuale cremasco, le teorie sono “mondi di carta” e ogni espressione del pensiero, una volta scritta, può concorrere a produrre una comunicazione d’insieme, in grado di allargare gli orizzonti.
È proprio in questa prospettiva, quindi, che la rassegna si propone di indagare settori apparentemente distanti in un’ottica di arricchimento reciproco.