Riprende il via stasera la programmazione 2018 con una serie d’importanti spettacoli al Teatro Ristori di Verona. Mercoledì 10 gennaio, alle ore 20.30, sarà sul palcoscenico del teatro una delle figure più sensibili della musica d’oggi: Uri Caine con I VIRTUOSI ITALIANI.
Il pianista americano di Philadelphia Uri Caine, assieme al complesso de I VIRTUOSI ITALIANI, accosta al repertorio jazz, lo spirito di quella musica e dell’improvvisazione alla musica barocca. Da qui nasce il progetto “VARIATIONS – JAZZ LIGHTNING” che fonde il sound del geniale URI CAINE con la qualità musicale di uno degli ensemble più versatili e apprezzati del panorama colto contemporaneo, in un mix di brani classici, filtrati dalla sensibilità compositiva di CAINE, e con pezzi scritti per la collaborazione con I Virtuosi Italiani, in un affascinante equilibrio fra passato e presente.
Nato a Philadelphia nel 1956, Uri Caine inizia a studiare pianoforte con Bernard Peiffer, poi composizione all’Università della Pennsylvania con George Rochberg e George Crumb. Sono gli anni del suo apprendistato di pianista straordinariamente versatile e di improvvisatore:Caine suona con Philly Joe Jones, Joe Henderson e Lester Bowie. Negli anni ’80 si trasferisce a New York, dove è fra i protagonisti di una generazione di artisti impegnata ad ampliare le basi improvvisative del jazz verso una dimensione transculturale della musica:è qui che lavora con Don Byron, Dave Douglas, Rashid Ali, Arto Lindsay, Sam Rivers e Barry Altschul, The Master Musicians of Jajouka e altri.
Uri Caine è senza dubbio uno degli “architetti” più intelligenti e sensibili della musica d’oggi, un geniale alchimista, che compone in modo originale ripartendo dal passato prossimo del grande jazz come da quello più remoto della musica classica, capace di rileggere i repertori di ogni epoca con intelligenza, cultura, humour.
Il suo jazz è una miscela di musica ebraica, classica, rock ed elettronica. Premiato nel 1997 con il Toblacher Komponierhaeuschen, Caine fa così il primo passo verso una serie di rivisitazioni che trasformano, estremizzano e capovolgono i classici. Dopo Gustav Mahler, seguiranno, per la Winter & Winter, Wagner in Venezia, in cui Caine affronta con lo stesso metodo la musica di Richard Wagner per un cd dal titolo Twelve Caprices per pianoforte e quartetto d’archi. Uri Caine ha inoltre ricevuto riconoscimenti dal Pennsylvania Council of the Arts e il National Endowment for the Arts.
Ma appuntamento speciale è rappresentato anche dalla stagione di musica barocca con il “Progetto Bach Goldberg” (dall’11 gennaio) con grandi nomi della musica barocca che presentaranno un corpus dedicato alle variazioni di Goldberg di J.S. Bach, nelle versioni affidate a Roberto Loreggian e il Trio Leonardo, mentre il 13 sarà la volta di Maria Perrotta e Dmitry Sitkovetsky, e il 31 gennaio a Fabio Biondi su musiche di Vivaldi, Locatelli e e Corelli. Ma altri saranno i musicisti sul palcoscenico del Ristori che si avvicenderanno fino ad aprile.
E un altro grande appuntamento è il 19 con “The Swingle Singlers”, a cui farà seguito il 23 gennaio il “Malandain Ballet Biarritz” compagnia che aprirà la stagione di danza, e che presenterà in prima ed esclusiva italiana un repertorio costituito da Nocturnes, la Morte del Cigno, Una Derniere Chanson, per le coreografie di Thierry Malandain.
Ovviamente molti altri da stasera con Uri Caine a maggio, sono i concerti e spettacoli di danza e teatro il cui calendario è visibile su www.teatroristori.org
Enrico Gusella